Quarto anno -sesta parte-

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Una volta fatto ritorno al dormitorio, i srpeverde festeggiarono Petunia e la sua vittoria. dRaco e Theo avevano trafugato nelle cucine per prendere cibo e bevande per festeggiare, Petunia stava seduta sul divano a bere burrobirra mentre parlava con Astoria e Pansy. Le due ragazze non finivano di scusarsi per il loro comportamento faceno sorridere la bionda, ch avea deciso di lasciarsi tutto alle spalle e credere che davvero aveva l'appoggio della sua seconda famiglia. "Quindi pensate che tu sai chi usa la scusa del torneo per fare il suo ritorno? Per questo sia io che mio fratelo siamo stati scelti dal calice?" chiese Petunia alle due ragazze che annuirono. "Da quelloche sappiamo dainostri genitori, i suoi fedeli sono sicuri del suo ritorno, non penso he fanno tanto rumore per nulla, qualche verità sito ce" Petunia sospirò e finì la sua burrobirra.

Poco dopo si avvicinò Blaise che le chiese di andare in stanza perché doveva parlarle. Petunia annuì e lo seguì nella sua stanza, ma una volta entrati Blaise prese la ragazza e la spinse sul suo letto. "Blaise cosa fai?" chiese la ragazza curiosa da quel gesto, il moro si stese su di lei e le bloccò le mani sopra la testa."Voglio solo farti due coccole" rispose ma alla ragazza sembrò che volesse fare altro, e se così fosse stato non si sarebbe tirata indietro. "Fai pure allora, avevo proprio voglia di due coccole." rispose la ragazza mentre portava le gambe intorno al bacino del moro che sorrise a quel gesto. I due si guardarono negli occhi studiandosi a vicenda poi, il moro fece il primo passo e posò le sue labbra su quelle della ragazza e diede inizio ad un bacio carico di passione.

Petunia spinse con le gambe il ragazzo ancora di più di essa e approfondì il bacio dandogli una carica in più. la voglia di andare oltre era tanta, e stavano anche per riuscirci ma un lieve bussare alla porta li fece staccare. Pochi secondi dopo entrò Draco "Non volevo disturbarvi, Petunia tuo fratello ti cerca" disse scusandosi di nuovio. Petunia si sistemò e andò dal fratello che l'aspettava fuori il dormitorio. "Che succede?" chiese appena lo vide "Mia è riuscita a scappare si pensa che sia stata aiutata da Bellatrix." Petunia strinse le mani a pugno "È peggio di una blatta, mamma e papà come stanno?" "Spaventati che potrebbe uccidere qualcuno di noi" con quelli si riferiva a lei, solo Mia sapeva che a ridurla in quel modo era stata lei e sapeva che anche i genitori sospettavano di lei, per questo erano preoccupati.

"Non toccherà nessuno di voi, e me che vuole. Sono stata io a farla rinchiudere" ammise e vide il fratello calmo come se se lo aspettasse. "Ma tanto già lo sapevi e sicuro anche mamma e papà" e lo vide annuire "Perché non avete detto nulla?" "La mamma ce lo ha proibito, dice che avevi i tuoi buoni motivi per farlo." Petunia annuì e sospirò "In ogni caso fate attenzione, Bellatrix non va sottovalutata e se è stata lei ad insegnare a Mia le arti oscure anche di Mia dovete stare attenti." "Anche tu devi stare attenta, non vogliamo perderti. Quindi niente più testi estremi e se sei in difficoltà chiedi aiuto. Ah, quando puoi passa da zio Rem, deve dirti una cosa anche lui" poi la salutó e andò via. Petunia sospirò, era sicura che sarebbe stata lei il primo target delle due, e doveva farsi trovare pronta.

Intanto a kilometri di distanza, nella vecchia casa di Voldemort, tutti i suoi seguaci furono chiamati per una riunione."Parlerò io per il nostro signore" iniziò Bellatrix alzandosi "Dobbiamo fare in modo che sia Petunia a prendere la coppa, come ben sapete non è Harry il prescelto, ma la ragazza. Catturando la ragazza il rituale potrà concludersi e il nostro signore tornerà più forte di prima. Mia, è sicuro che la profezia designa tua sorella e non tuo fratello come prescelto?" Mia la guardò e annuì "Così hanno sempre detto i miei genitori." "Sai che se così non fosse, sarai sacrificata tu vero?" Mia annuì e poco dopo la riunione finì.

Al castello era arrivata l'ora di cena, ma Petunia non toccò cibo,era troppo impegnata a pensare alle prossime mosse della sorella, la cui fuga aveva messo un'agitazione mai vista prima al ministero. Al tavolo dei docenti i genitori la guardavano preoccupati "Se dovesse succedergli qualcosa non me lo perdonerò, se solo gli avessimo dato prima le attenzioni ora non succederebbe tutto questo" disse la rossa, che solo pochi giorni prima aveva deciso di mettere fine alla gravidanza, con tutto quello che stava succedendo non se la sentiva di portarla avanti. "Amore, proteggersi Tunia a tutti i costi, non permetterò a nessuno di farle del male, fosse l'ultima cosa che faccio" rispose James sicuro di quelle parole. Sempre al tavolo dei docenti, l'impostore pregustava la riuscita del piano e la gloria che avrebbe avuto alla fine di tutta quella storia. Non doveva fare altro che fare vincere i due fratelli ale restanti due prove, così da condurli alla passaporta. Doveva riuscirci o avrebbe fatto la stessa fine di Nick quasi senza testa.

"Tunia, cosa succede?" "Dopo devo parlarvi, e devo chiedervi delle cose" rispose e gli amici annuirono. Finita la cena il gruppo di amici si diressero nei sotterranei, ma ancora prima di poter avvicinarsi al dormitorio, un forte scoppio li fece cadere per terra e se non fosse stato per Blaise, Petunia avrebbe sbattuto la testa contro una statua. Il forte rumore aveva fatto correre i professori, James fu subito dalla figlia e si assicurò che stesse bene, poi tutti e cinque furono portati in infermeria per dei controlli più approfonditi. Intanto i docenti cercavano l'origine dello scoppio ma non trovarono nulla, cosa che li insospettì molto. "Per questa sera Serpeverde e Tasso fisso dormiranno in sala grande, domani controlleremo centimetro per centimetro." intervenne Silente e per il momento la questione finì lì.

Petunia Potter: la Potter non desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora