Quarto anno -prima parte-

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Harry insieme alla sua famiglia e quella dei Weasley, si recò all'evento che ogni mago e strega aspettavano, la Coppa del Mondo di Quiddich. Trovare i biglietti non fu difficile, il Ministero li aveva regalati ai suoi dipendenti e Arthur aveva preso i biglietti per tutti. Così, con l'uso della passaporta giunsero al campo che avrebbe ospitato molte famiglie di maghi e streghe. Harry incontrò alcuni amici e poi entrò in quella che sarebbe stata la sua tenda. Era piccola all'esterno, ma enorme all'interno. Tutti ebbero il tempo di cambiarsi e di comprare dei gadget poi si diressero verso le tribune del grande stadio. Lily teneva sotto controllo Harry, da tempo girava un aria strana, la stessa che ai loro tempi aveva presagito qualcosa di oscuro. La partita inizia quando i giocatori irlandesi e bulgari entrarono in campo. 

Alla fine della partita, la Bulgaria vinse grazie a Viktor Krum, giocatore famoso bulgaro che prese il boccino senza alcune difficoltà. Una volta in tenda, tutti i ragazzi esultavano Viktor ma un forte boato li costrinse a fermarsi. James entrò nella tenda avvisando dell'arrivo dei Mangiamorte, e Lily prese subito Harry per mano. Il piano era scappare quanto prima possibile, e nella folla che si era creata in pochi secondi, Lily perse di vista Harry. Urlava il suo nome e mentre James la teneva, vide che nel gruppo dei mangiamorte c'era anche Mia, i capelli rosso fuoco -simili ai suoi- non potevano che essere suoi, e madre e figlia si trovarono faccia a faccia. Tra la folla, solo le due erano ferme, Mia guardava la madre da sotto la maschera argentata, poi gli putò contro la bacchetta e Lily fu colpita dalla maledizione cruciatus. L'arrivo di altri auror misero in fuga i mangiamorte e Lily venne soccorsa dal marito. 

Poche ore dopo, alla Tana non si finiva di parlare dell'attacco, Lily non aveva detto a nessuno che a colpirla fosse stata la figlia, non se la sentiva di metterla nei guai anche se l'aveva attaccata e avrebbe anche potuto ucciderla. Verso notte fonda, Petunia apparì fuori al giardino e corse in casa. "Sono venuta il prima possibile, cosa é successo?" chiese preoccupata con Blaise al suo fianco. Il padre si avvicinò e la strinse "Ce stato un attacco dei mangiamorte, la mamma é stata colpita." rispose e Petunia corse dalla madre, Blaise invece pensava se anche sua madre c'entrasse con quella storia e se era così aveva messo -in qualche modo si diceva- in pericolo la famiglia della sua ragazza. Sirius parve capire i suoi pensieri e lo portò fuori per parlargli. "Blaise, so cosa stai pensando." il ragazzo guardò l'uomo e attese che continuasse. "So che temi che tua madre potrebbe aver partecipato, ma chiediti ora dove sei. Chiediti se sei da lei o qui. Potrà anche sembrare insignificante, ma tu non devi pensare che sia tu il colpevole. Tutti abbiamo visto quanto ami Petunia e che mai le faresti del male, quindi stai tranquillo." continuò impacciato, ma il ragazzo lo apprezzò.

Petunia tornò in salone e Molly gli offrì della camomilla. Blaise tornò e si sedette accanto "Come sta tua mamma?" "Bene, però ho la sensazione che nasconde qualcosa." rispose e Blaise la guardò curioso "Come mai?" "Non lo so, ma quando gli ho chiesto chi fosse stato, ha tentennato prima di rispondere, come se stesse proteggendo chi l'ha colpita." rispose e colse l'attenzione degli altri. "Davvero?" chiese il padre avvicinandosi al divano "Si. Cioè se fossi stata colpita io vorrei che prendessero chi ha tentato di uccidermi, lei invece dice che non ha importanza. Chi l'ha attaccata deve essere qualcuno che conosce, o non si spiega il perché" rispose al padre. "Hai idea di chi potesse esser stato?" chiese Fred e Petunia evitò di rispondere, Blaise capì che stava parlando della sorella, e cambiò discorso. 

Ma, così come lei, tutti avevano pensato a Mia, ma ammetterlo ad alta voce era come avere una conferma, e nessuno era pronto. Poi finalmente andarono tutti a dormire e il giorno dopo Blaise tornò a casa. Da lì a cinque giorni sarebbero tornati al castello, ma nessuno era in vena di shopping o di immaginarsi il nuovo anno. Harry e Petunia passavano tutte le giornate insieme a parlare, a fare congetture su chi fosse stato, ma mai i due parlarono della sorella. Lily sapeva che stesse sbagliando, ma voleva proteggere la figlia -si diceva che fosse stata plagiata- e voleva cercare di farla tornare sui suoi passi. Intanto, al Manor, Draco aveva fatto i conti con ciò che era successo alla coppa del mondo. I suoi genitori, anzi suo padre, aveva partecipato e si sentiva in colpa nei riguardi della sua amica. Poi, venne a conoscenza che Mia faceva parte di quella che lui chiamava setta e pensò di scriverlo alla sua amica, ma non voleva dargli altro dolore.

Quando tutti si ricontarono sul treno, si anche Mia, si creò dell'imbarazzo, e poi i due gruppi si divisero, Petunia andò con i suoi amici e Harry fece lo stesso. Nello scompartimento verde argento, nessuno parlava. Petunia dovette uscire dalla cabina non sopportando più quell'aria pesante e andò nella cabina del fratello dove vi trovò anche i gemelli. "Posso?" chiese e i due la fecero sedere al centro. "Come mai qui?" gli chiese il fratello "Nella mia cabina sembra che sia morto qualcuno" rispose e prese delle piume di zucchero. "Credo che si sentano in colpa, alla fine le loro famiglie hanno partecipato" rispose Fred accarezzandole i capelli "Lo so, ma non devono. Non stavano loro lì a fare danni, anzi stavamo nella pace dei sensi" rispose sospirando. 
"Tranquilla, devi solo parlarci. Penso che siano intelligenti, no?" la rassicurò Harry e per il resto del viaggio si divertì con tutti loro.

Alla stazione di Hogsmeade si riavvicinò ai suoi amici "Stavi da tuo fratello?" le chiese Blaise e la ragazza annuì. "Tutto bene?" chiese Draco vedendola distante "Si, sono solo stanca tutto qui." e salì sulla cabina. Quando arrivarono al castello, ebbe l'impulso di sedersi con il fratello, ma cambiò idea quando vide la sorella guardarla male e si sedette al suo tavolo. "Benvenuti ad un nuovo anno scolastico ragazzi, quest'anno al castello ospiteremo altre due scuole per l'evento che dopo secoli é tornato qui al castello, il Torneo tre Maghi" annunciò il preside e tutti batterono le mani entusiasti. "Ma ora, passiamo alla conoscenza delle due scuole ospitanti, dalla fredda Bulgaria, la scuola di Drumstrang" e dalla porta entrarono degli studenti con su delle pellicce e si esibirono in diverse acrobazie. Ron notò anche la presenza di Viktor Krum. "Ed ora passiamo alla scuola francese Beauxbatons" e graziose ragazze e ragazzi entrarono sculettando. 

Tutti i ragazzi batterono le mani e le ragazze guardarono le ragazze francesi gelose, poi anche loro presero posto. Al centro poi apparì il famoso calice di fuoco che da quella sera sarebbe stato acceso fino al 31 di ottobre. Finalmente iniziò la cena e Petunia vide la sorella guardare il docente di difesa quasi sollevata. Si chiese il motivo e divenne sospettosa. Al tavolo docenti i genitori guardavano Mia, la madre voleva salvarla e Mia non voleva. Petunia si chiese come sarebbe stato quell'anno mentre mangiava il suo pasticcio di carne. 

Petunia Potter: la Potter non desiderata.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora