IO TI AVRÒ

CAPITOLO 1

          'Ti aspetto da 'The Mark' oggi alle tredici e trenta. Indossa l'abito che ti è stato già mandato e la biancheria intima che troverai nel sacchetto. Se non obbedirai lo scoprirò e sarai punita. I.'

Levana Phillips guardò la busta della costosissima boutique, appoggiata sul tavolo nell'ingresso. Era di un anonimo color grigio scuro, ma sul fianco era stampata l'etichetta di una famosa marca di lingerie.

All'interno, sotto fogli di carta velina, c'era una busta bianca sottile con dentro un cartoncino. La aveva aperta e, dopo aver letto le istruzioni, si era sentita fremere di rabbia. Ora il biglietto era di nuovo dentro la busta, ma Levana non voleva rileggerlo, una volta le era bastata.

'The Mark', ovvero 'Il Bersaglio'...

Un posto geniale per invitarla ad un incontro, dato che sei mesi prima, lui era stato esattamente questo per lei e suo padre: un bersaglio, oggetto di una grossa truffa. Un bersaglio che ora l'aveva alla propria merce.

Levana detestava sentirsi in svantaggio. Avrebbe dovuto cacciare via suo padre quando, dopo essere sparito per un anno, era rientrato nella sua vita. Ma avere suo padre di nuovo con lei l'aveva fatta stare bene... almeno per po'.

'Ancora una volta, Levy... Soltanto un'altra volta, tesoro... Soltanto un'altra e alla fine, sarà tutto fantastico. Te lo prometto!'

Quante volte l'aveva sentito sussurrarle quelle frasi? Quante volte aveva voluto che fossero vere... Ma suo padre era come un tossico dipendente... Una volta portava ad un'altra e poi ad un'altra ancora...

Se lo rivedeva ancora davanti con la sua tipica strizzatina d'occhio e il sorriso irresistibile che conquistava chiunque... Quanto aveva desiderato poter far parte della vita di suo padre... Fare veramente affidamento su di lui...

Contare che l'avrebbe portata ovunque, invece di lasciarla sempre a chiedersi quando sarebbe tornato, invece di abbandonarla prima da sua nonna e in seguito, in un appartamento vuoto a prendersi cura da sola di sé stessa e della casa mentre lui usciva e 'lavorava'.

Le ripeteva sempre che avrebbe smesso con tutto questo una volta fatto il colpo perfetto. Ma non finiva mai... Era assolutamente un genio nel raccontare storie fantastiche.

A Levana sarebbe piaciuto tantissimo vivere in quel mondo scintillante di cui lui parlava continuamente, dove tutto era semplice e dove sarebbero stati insieme, ma occorreva sempre un altro lavoro ancora... e un altro ancora...

Per tutta la vita, suo padre aveva promesso che dopo la tempesta sarebbe arrivato l'arcobaleno, ma finora tutto ciò che lei aveva visto erano stati tuoni e fulmini. E questa volta non faceva eccezione...

Solo che stavolta lui l'aveva lasciata in un bell'imbroglio, con in mano solo un parafulmine. Nell'attimo in cui suo padre aveva abbandonato la città, Levana aveva saputo di essere nei guai, ma era rimasta perché non sapeva dove altro andare e lì aveva una vita e un lavoro.

In fondo, era sempre riuscita a non farsi scoprire e si era sentita sicura anche quella volta. Erano passati sei mesi... Sei mesi di silenzio, sei mesi in cui la sua vita era andata avanti come sempre, cercando di superare il tradimento del padre e di dimenticare che si era fatta un nemico potente.

E ora quella richiesta, arrivata il giorno dopo che quell'uomo l'aveva contattata sul cellulare. Levana sapeva che aspetto avesse il famoso Iker Jiménez Elizari, un multimiliardario spagnolo temutissimo nel mondo degli affari e un playboy adorato dai media.

Iker sembrava un modello e nelle foto appariva sempre su macchine potenti, in compagnia di ragazze brillanti e spumeggianti come la più costosa bottiglia di Chandon-Moet. In sostanza, tutto quello che serviva per catturare l'attenzione del pubblico.