CAPITOLO 11

2.5K 140 20
                                    

Ciao a tutte!!!!

Volevo chiedervi di partecipare ad un mio piccolo esperimento... 

Prima di iniziare a leggere la parte che inizia dopo questo segno(💖💖💖💖) ascoltate la canzone che ho allegato a questo capitolo. E' stata la canzone che mi ha accompagnata durante la creazione della scena che poi leggerete (nonché una delle mie canzoni preferite). 

La musica è sempre stata una delle mie fonti d'ispirazione più grandi. Una parola, un suona, la voce di un cantante o una cantante può portarmi a scrivere mille storie. Ma, in questo caso, mi ha fornito il "fuoco" che mi serviva per creare qualcosa di particolarmente sensuale. 

Vi prego, fatemi sapere se tutto questo è stato del vostro gradimento. Buon ascolto e buona lettura!!!! 🥰🥰🥰

La seduzione era l'unica via che doveva seguire con Levana... Doveva averla visto che pensare a lei gli aveva impedito di portarsi a letto una delle due donne che aveva incontrato la notte scorsa. La piccola donna che dormiva nella sua villa, che portava in grembo suo figlio lo destabilizzava parecchio.

Aveva bisogno di dimostrare a sé stesso che aveva il controllo su quella strana sensazione che sembrava prenderlo ogni volta che era vicino a Levana. Quando era rimasto seduto lì a guardarla, aveva avvertito uno strano calore nel petto... Una sensazione che lo aveva in qualche modo, trascinato, chiamato.

Lei gli aveva chiesto cosa stesse pensando e la sua mente di colpo era sembrata vuota, perché non stava pensando, stava sentendo. Per qualche incomprensibile ragione, il termine seduzione era stata la prima cosa che gli era uscita dalla bocca. Non era un'invenzione, era la pura verità.

Quel giorno, quando l'aveva incontrata al ristornate, e più tardi, nella suite, Levana aveva sfidato tutto ciò che Iker aveva sempre saputo riguardo a sé stesso. Lui non aveva mai perso il controllo, eppure con lei era accaduto.

Quindi o continuava ad evitarla, il che le avrebbe lasciato il potere che sembrava avere su di lui, o attizzava il fuoco tra loro e prendeva il comando della situazione. Sì, quest'ultima era decisamente l'idea migliore. L'unica altra possibilità era permettere a quella bella, piccola ladra di divenire padrona della sua libido e questo era inaccettabile.

Dopo aver fatto una doccia e aver cambiato i suoi vestiti, si sentì rinvigorito e vagò per la villa. Non aveva dormito da quando era tornato a casa, ma il piano che aveva tracciato gli avrebbe fatto altrettanto bene.

Si spostò in soggiorno e uscì sulla terrazza, perdendosi a guardare i terreni. Non aveva visto in giro Levana e si chiese se stesse ancora male. Solo pensare a lei, lo... emozionava. La desiderava con tutto sé stesso.

Gli sembrava quasi di assaporare di nuovo quelle dolci labbra rosa scuro e il miele tra le sue cosce. Si eccitava al solo pensarlo. Da quanto tempo non voleva una donna in quel modo? Era mai accaduto? Gli piacevano le donne e il sesso, ma nessuna durava più di qualche ora o al massimo, una notte.

Bramava oggetti d'arte e auto eleganti, ma mai donne. Anelava alla bellezza per poterla collezionare e conservare, desiderava le cose perché più ne possedeva, più dimostrava il suo potere.

Non ricordava di essersi mai sentito più indifeso che da bambino, quando non possedeva nulla. Per questo aveva deciso che sarebbe diventato un uomo ricchissimo a tutti i costi e anche per questo, aveva comparato quest'isola, aveva domato la natura selvaggia che la copriva e aveva fatto diventare 'El Rifugio del Oasis' il centro del suo impero. Da qui, dominava il mondo...

IO TI AVRÒDove le storie prendono vita. Scoprilo ora