CAPITOLO 8

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Era riuscito a scioccarla e Levana lo fissava a bocca aperta con gli occhi spalancati.

"Cosa?" sussurrò lei dopo un po'.

"C'è qualcosa di poco chiaro in quello che ho appena detto?" chiese Iker.

Avvertì una fitta allo stomaco, come una sorta di... di cosa? Non lo capiva neanche lui... Se fosse stato qualunque altro uomo, avrebbe potuto pensare che si trattasse di... insicurezza, ma era impossibile.

Iker non sopportava l'idea di provare a corteggiarla, dato che la reputava ancora una ladra, ma forse trattarla così duramente era inutile. Decise di tentare una strada leggermente diversa.

"Quello che intendo dire è che manterrò te e il bambino, perché trovo inaccettabile l'idea che lui o lei cresca senza una madre. Però, non ho ancora recuperato quel milione di dollari e quindi trovo giusto trattenerti in cambio."

L'espressione di Levana, questa volta, passò da scioccata a furiosa e lui ebbe di nuovo la netta sensazione di non aver scelto il modo corretto.

"Tu vuoi fare... cosa? Trattenermi?! Ma sei fuori di testa! Non puoi certo costringere una persona contro la sua volontà!"

"Posso eccome! Ho un'isola privata nel Mare delle Baleari e ho intenzione di portarti là."

"Non puoi dirlo sul serio..."

"Sì, invece e ti ci porterò subito."

"Non posso partire..." rispose lei. "Cosa succederà con il mio gatto?"

"Tu hai un gatto?"

"No... ma... potrei averlo."

"Smettila con le stupidaggini! È deciso. Partirai con me. Oggi stesso!"

"E il mio lavoro?"

"Qual è il problema con il tuo lavoro?" chiese lui. "Fai la cameriera, ma, in quanto madre di mio figlio, non dovrai mai più servire ai tavoli."

"Non capisco... Solo un paio di settimane fa mi hai scaricata, promettendomi denaro purché me ne andassi..."

Sembrava... disperata e parecchio arrabbiata.

Sì, le aveva detto tutto questo perché in quel momento, era stato annientato dalla sua rivelazione e aveva deciso di reagire in modo non certo gentile, decidendo di non crederle perché era più facile.

Levana non poteva essere incinta... Non di lui che aveva usato un preservativo. Iker si era addirittura convinto che probabilmente lei non lo era affatto, ma poi l'immagine di quella donna dagli occhi grandi e marroni aveva continuato a perseguitarlo e così, aveva deciso di andare all'appuntamento del dottore per assicurarsene.

Lei era lì e poi... e poi il battito di quel piccolo cuore! In quel momento, aveva avuto la certezza che fosse suo figlio e si era convinto che lei avesse detto la verità. Tuttavia, non voleva che si sentisse troppo sicura, non mentre lui stava ancora analizzando i propri sentimenti.

"Ma tu sembravi desiderare che fossi presente nella vita del bambino."

"No! Io non ho bisogno di te... non presente fisicamente..." replicò lei. "Tutto quello che voglio è il tuo aiuto materiale per crescere questo bambino... Tutto qui..."

"Non sono d'accordo."

"Tu hai detto che non volevi essere padre."

"Ma sto per diventarlo. Maggiori scrupoli o un preservativo più resistente e non saremmo in questo pasticcio, ma ahimè, non abbiamo avuto né gli uni, né gli altri. Però la situazione si può ancora salvare."

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