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<Ma devo proprio andarci?> chiesi esasperata a Natasha cercando un vestito <Tony vi ha invitato> rispose lei aiutandomi a cercare qualcosa di adatto <Ma noi manco lo conosciamo> protestò Lena mettendosi l'eyeliner <Che ne dici di questo?> chiese Nat trovando un vestito decente ignorando Yelena <No> risposi fredda per poi trovarne uno perfetto: nero, corto, scollato e provocante. <Non ti metterai una cosa così provocante alla festa di Tony> disse Natasha cercando di rubarmelo di mano <Stai tranquilla, non ti ruberà il fidanzatino> scherzò Yelena <Non so manco se mi piacciono i fidanzatini> mormorai tra me e me, le due si zittirono e mi fissarono.

<Perchè state zitte, cosa c'è?> chiesi in imbarazzo <Cosa hai detto?> chiese Yelena sorridendo <"Cosa c'è?"> replicai facendo finta di non capire <Quello prima> ripropose Natasha <"Perchè state zitte?"> ripetei facendo la finta ingenua <Ancora prima> reiterò Lena quasi minacciandomi <Ehm... non... non ho detto niente> balbettai grattandomi nervosamente il collo <Vic, non ti diciamo nulla, dovresti sapere che le tue sorelle sono completamente ally> mi sorrise Nat avvicinandosi a me <Ally!> replicò Yelena entusiasta e confusa allo stesso momento <Io non... non sono lesbica o cose del genere... io sono completamente etero...> cercai di difendermi <più tosto tu Natasha lo sarai!> partii all'attacco, Natasha spalancò gli occhi <Io... no... assolutamente no...> si difese lei qualche secondo dopo <Ally!> esclamò Yelena facendoci ridere.

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<Ciao> salutai <C-ciao> ricambiò impacciato <Sei spiderman?> chiesi io, il ragazzino si grattò nervosamente il collo <No... c-come fai a saperl- Volevo dire... p-perchè lo pensi? Voglio dire sarebbe fighissimo esser-> lo interruppi tappandoli la bocca <Stai peggiorando la situazione, comunque prima ti ho visto mentre ti toglievi la maschera che ora usi come fazzoletto dello smoking e poi hai la camicia mal abbottonata e quindi ti si vede la tuta da ragno> gli risposi indicando proprio il punto in cui si intravedeva <Oh, non dirlo a nessuno, chiaro?> mi domandò lui cercando di fare il duro <Stai tranquillo, anche tu per l'annuncio di Stark?> chiesi dopo, lui annuì <Voi due venite, vi vuole Tony> ci chiamò un tizio <Noi?> chiesi io indicando me e il ragazzo, l'uomo annuì afferrandoci per le braccia. 

<Come ti chiami bell'imbusto?> domandai tirandoli un pugnetto sul braccio <Happy> mi rispose Peter sussurrando, subito dopo il nostro caro Happy ci lasciò in una stanza vetrata con all'interno Lena e Kate. Che ci facevano lì? <Ciao a tutti> ci salutò un uomo entrando <Sono qui per proporvi un'offerta> divagò slacciandosi il bottone dello smocking <Diventare dei baby Avenger! Sareste i primi, ma non gli ultimi> ci annunciò lanciandoci sguardi entusiasta, spalancai gli occhi <Verrete affidati a dei tutor tranquilli> aggiunse dopo "tranquillizzandoci" <Chi ti dice che accetteremo?> lo sfidò Yelena <I soldi> affermò lui <Oh se la metti così...> borbottò dopo facendo la finta vaga <Quanto, signor Stark?> domandò scalpitante Peter; Stark... Oh cazzo lui era Tony... Tony Stark! e io manco lo avevo riconosciuto <Cinquemila mensili, Kid> ci informò lui disinteressato <Dove si firma?> chiesi io pronta a firmare anche mille moduli per avere quei soldi <Dovrete qua il 2 gennaio... Ora devo andare a fare il conto alla rovescia> annunciò andandosene via dalla stanza.

Ci guardammo analizzandoci, poi Yelena mise la mano al centro della stanza <Non fatemi sentire in imbarazzo> strepitò fulminandoci, così impaurita da mia sorella appoggiai la mia mano sopra la sua e cosi fece anche Kate e Peter. <Uno... Due... Tre! Oh mio dio, l'ho veramente fatto?> ci chiese seria dopo aver alzato le mani al cielo come una squadra di supereroi ma quella dei bambini nei cartoni animati per intenderci. Tutti e quattro scoppiamo a ridere e proprio in quel momento un sacco di fuochi d'artificio scoppiarono tutti insieme <Wow> sospirai ammaliata da quell'immenso spettacolo di luci <Andiamo a bere?> domandai poco dopo <Ok> disse Lena dirigendosi dalla porta <Va bene> consentì Kate, e proprio quando stavamo per uscire... <Io ho solo 16 anni... e mezzo> sputò Peter nervoso, mi voltai guardandolo <E allora?> domandai sorridendo e non capendo <Non si può bere fino al compimento dei 21 anni> mi suggerì Kate <Scusate ma che paese è questo! Voi potete guidare, potete uccidervi a 16 anni ma per ubriacarvi dovete aspettare i 21 di anni, ti faccio bere io Peter, ora andiamo> urlai esasperata dell'America e degli Stati Uniti.

<Un Bacardi 151> ordinai al balcone, la donna che vi era si girò <Unica russa che prende il Bacardi> borbottò la donna voltandosi <Cosa ci fai qua, Natasha?> domandai io incuriosita <È bello sai, mi diverto a fare i drink> mi informò passandomi il bicchiere di alcol <Ed io a berli> ridacchiai bevendolo <Non ti fa male il Bacardi? Sai quanti gradi ha? Così ti puoi ubriacare> si preoccupò Natasha come al solito, solo perchè ero la più piccola non mi permetteva di fare nulla <Natasha da quando sei mamma?> chiese una voce di un'uomo da dietro, mi girai e incontrai un biondino <Chi sei?> domandai a quel volto tanto familiare <Steve Rogers!> rispose, aggrottai le sopracciglia continuando a cercare di capire chi fosse <Captain America> aggiunse freddo nella possibilità che io mi ricordassi di lui <Ahhh, si ecco! Sapevo di averti già visto> lo scrutai un attimo <Alexei dice veramente di averlo battuto?> chiesi a Nat dubitante, come risposta alzò gli occhi al cielo mentre Steve probabilmente neanche capì <Penso che l'alcol mi stai facendo effetto, vado> annunciai ai due scomparendo tra la folla di gente venuta alla festa.

Uscii dalla torre per andarmene <Ciao Vic> mi sorrise lei <Dov'erano le possibilità di incontrarci proprio ora> scherzai <Poche> ammise lei ridacchiando <Finalmente siamo sole> sibilai sorridendo <Vic, sei ubriaca, vuoi che ti d'ho un passaggio a casa?> si offrì lei <Lui non è qui ora> la sfidai guardandola negli occhi <Sta arrivando> m'informò lei <Ho poco tempo> sospirai io, Kate mi guardò confusa <Cosa farai?> mi domandò, le afferrai il polso e la spinsi sul muro <Posso essere una fidanzata migliore di lui, posso fare qualunque cosa che lui non può fare> esclamai arrabbiata <Sei ubriaca> disse lei guardandomi negli occhi <Non è vero, lascialo e stai con me> quasi la supplicai a due centimetri dalla sua faccia <Cosa avresti in più di lui?> ridacchiò lei scherzando <Tutti i miei vestiti ti starebbero bene> le feci considerare io, fece un segno con la testa come in risposta <Poi sono più brava a letto> aggiunsi sussurrandoglielo all'orecchio <Come faccio a saperlo> mi provocò lei, mi allontanai un passo da lei <Ti ho dato una dimostrazione> risposi ricordandomi della "dimostrazione" <Devo andare, è arrivato e forse ha visto tutta la scena> mi lasciò lei sul marciapiede davanti alla torre.

Secret love || Kate BishopDove le storie prendono vita. Scoprilo ora