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... quindi questo è il piano. Chiaro?> ci ha chiesto Steve finendo il suo spiegone, sinceramente mi addormentai ancor prima che iniziasse con la prima parte del piano, quindi seppi già che avrei seguito il mio istinto. Tutti nel mentre annuirono, così, per par condicio, lo feci anch'io. <Una domanda veloce... La missione quando dura? Perchè ho una gara importante con la scuola a Washington e non voglio perdermela> disse in ansia Peter, come se fosse la cosa più importante al mondo. <Non lo so, penso che ci metterete poco> stimò Steve, guardando fuori dal finestrino, visibilmente divertito dalla domanda <In che senso: "ci metterete" tu non vieni?> chiesi io confusa <это было первое, что он объяснил в плане (questa è stata la prima cosa che ha spiegato nel piano)> mi spiegò Yelena, in russo per non farsi capire, con tono stanco o forse, addirittura, infastidito. <Volevo dire... Io lo sapevo già che tu non c'eri, volevo vedere se gli altri si ricordavano> ridacchiai nervosamente, cercando di migliorare la situazione invano.
<Faccio finta di niente... Arriveremo tra 10 minuti preparatevi> c'informò Cap andando in cabina di pilotaggio.

Così grazie all'avvertimento di  Steve mi infilai la pistola nella fondina, lanciai uno sguardo agli altri tre e vidi che non si preparavano al contrario di me <Pet, perchè non vi preparate?> domandai a Peter confusa, lui scosse la testa ridacchiando  <Dovrete stare una settimana in incognito tu e Kate per controllare la situazione, dopo di che attaccheremo la base, solo lì metterai la tua tuta> mi spiegò ridendo. <Chi l'ha deciso? Perchè dovrei farlo io?> chiesi sulla difensiva, contrariata <Io ho scuola e Yelena odia andare in incognito quindi io e lei non lo facciamo. Inoltre Kate si era offerta e Steve ti aveva chiesto se volevi e tu hai risposto di sì> mi spiegò brevemente Peter <Ma stavo dormendo!> esclamai facendomi sentire da tutti, perfino da Steve, o almeno penso <Ieri quando mi hai chiamata stavo dormendo> mi inventai sul momento urlando come avevo fatto prima, così che tutti potessero sentire e darsi spiegazioni. Infatti tutto diventò tranquillo come prima in una manciata di secondi. <Hai dormito bene, eh?> mi prese in giro Peter.
Eravamo già amici in poco più di un giorno. Non mi ero mai trovata così in confidenza con un ragazzo in così poco tempo. Comunque in due/tre minuti mi cambiai mettendomi vestiti normali dato che saremo state in incognito, ma comunque mi portai una piccola pistola, nascosta dalla giacca, "In caso di evenienza" come diceva sempre Natasha.

<Dov'è il fascicolo?> chiese Kate ad alta voce, cercandolo. Di cosa stava parlando, quale fascicolo? Perchè diavolo mi ero addormentata nella spiegazione? <Tieni> glielo passò Yelena trovandolo subito. Lancia uno sguardo a Yelena sorridendo ma lei, come da tutto il viaggio, m'ignorò e sapevo bene il perché... Così mi avvicinai pian-piano a lei disposta, perfino, a chiedere scusa, quando Steve mi chiamò urlando <Victoria, Kate, pronte?> ci chiese <Sì?> rispose Kate incerta se io lo fossi <Ovvio, puoi ripetere le nostre identità segrete? Sai mi sono distratta> domandai a Steve cercando di lucrare le informazioni base <Solo per questa volta... Ti chiami Vittoria Rushman, ti stai laureando in architettura e abiti con la tua coinquilina Kaytline Brown, che sarebbe Kate. Per il resto come ho già detto, c'è scritto nel fascicolo. Ora atterreremo nell'aeroporto e da lì andrete alla vostra nuova casa> mi rispiegò con cautela Cap, annuì sorridendo come se con questo gesto lo ringraziassi.

Presi la mia valigia e scesi dal jet, mi affiancò Kate <Abbiamo fatto un ora e qualcosa di volo e poi siamo nel Queens?> chiese Kate shockata, mi guardai in torno ignorandola, perchè sapevo che se l'avrei guardata, anche per poco, non sarei più stata lucida. <Di qua> dissi indicando la strada. Camminammo e per tutto il tragitto io e Kate non scambiammo parola. Appena arrivata nell'abitazione, presi la mia valigia e iniziai a mettere al proprio posto i vestiti che c'erano in valigia, tra l'altro chi sa chi aveva preparato le valigie perchè di certo non ero stata io.

<Mi stai ignorando?> quasi se lo chiese da sola Kate, mi voltai guardandola in faccia. <Anche se volessi non ci riuscirei> sospirai rigirandomi e riprendendo da dove avevo lasciato <Perchè fai così?> mi domandò, o forse si lamentò,m <Così come?> le chiesi di risposta alzandomi velocemente <Prima sei affettuosa e poi mi vuoi ignorare, perchè? Cosa sto sbagliando?> mi interrogò facendomi indietreggiare in dietro <Stai, o forse stiamo, sbagliando tutto. Perchè tutto quello che facciamo è sbagliato. Tu sei fidanzata ed io sono un'assassina che non è fatta per l'amore, non dobbiamo essere soltanto colleghe nulla di più... Poi non potremo fare nulla insieme, perchè con queste mani, sporche di sangue di centinai di persone, non posso toccarti> le spiegai trattenendo lacrime e frustrazione. <Vic, lo so che è presto per dirlo, ma tu mi piaci. Mi piaci da appena ti ho visto e forse provo anche qualcosa di più di un semplice "mi piaci" e ti giuro che, se è per il mio ragazzo, lo lascerò per stare con te ma per favore...> disse Kate appoggiando la mano sul muro e in qualche modo inchiodandomi sul posto <Smettila di promettere cose che non accadranno> borbottai guardando per terra <Ti prego> sussurrò probabilmente tra se e se. <Ti rovinerò, ti farò del male, non riuscirò a proteggerti> le spiegai velocemente e di sicuro non con calma <Mi va bene, il male fa bene alcune volte> controbatté lei guardandomi negli occhi <Stare con me ti farà solo perdere> mi giustificai sapendo che, purtroppo, era vero. Kate mi guardò negli occhi e poi senza dire nulla se ne andò.

Finii, finalmente, di sistemare i vestiti nell'armadio, ripensando a cosa avevo appena fatto con Kate e di come avevo rovinato tutto con Natasha e Yelena. Così di getto presi il telefono e andai sul gruppo che avevamo io e le mie sorelle.

Io: ciao...
scusate per tutto
rovino sempre tutto
e non sto cercando di far la vittima, perché sappiamo che è così
mi sento così in colpa per trattarvi sempre male
so che siete arrabbiate con me e mi va bene
perchè avete ragione
ora mi servirebbe un vostro abbraccio ma sopravviverò senza:)
scusate...
Nats🧡: oh звезда (stella)
è tutto apposto
smettila di torturarti in questo modo
Lena💛: sappi che ti perdono
in fin dei conti era anche colpa nostra se hai reagito così
dovevamo ascoltarti e starti vicino!
Nats🧡: esatto
scusami Vic, avevi ragione quando avevo "distrutto" la stanza rossa avrei dovuto cercarvi e non andare via
Io: è colpa mia, smettetela
Lena💛: calmati
va tutto bene
Io: non riesco a non pensare
ho rovinato tutto
Nats🧡: Prendi un respiro
va tutto bene
Lena💛: ti vogliamo bene!
Nats🧡: se c'è qualcosa che non va chiamami
Io: scusate
vi voglio bene anch'io

Proprio quando inviai l'ultimo messaggio, si aprì la porta. Mi alzai, rendendomi conto di essere in ginocchio col telefono tra le mani <La cena è pronta> sospirò Kate, non riuscivo neppure a guardarla negli occhi, gli stessi in cui mi ero persa <Va bene> mugugnai sempre a testa bassa. <Scusa> mormorò mettendo una mano sulla mia spalla <Guardami per favore> quasi lo sussurrò e così alzai la testa e solo dalla sua espressione mi accorsi che stavo piangendo. Senza dire niente mi abbracciò. Mi abbracciò e basta, perchè sapeva che a me bastava solo quello per sentirmi meglio.

Secret love || Kate BishopDove le storie prendono vita. Scoprilo ora