Capitolo 11

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In questo momento è come se appartenesse a lui.

Arriviamo sotto al mio condominio e Leo mi lascia la mano.
"Grazie per avermi riaccompagnata..."
"Di nulla." Risponde lui.
Si avvicina a me e mi lascia un bacio sulla guancia. Poi se ne va. Io resto a guardarlo.
Lo vedo allontanarsi per poi "scomparire".
"Torna qui..." sussurro.
"Tranquilla, tornerà." Mi giro e noto Johanna.
"Oh, ciao..."
"Stai sempre con lui..." Dice lei con il suo solito sorriso. "Chissa' perche'..."
Sorrido, un po' imbarazzata. "Lo sai..."
"In 21 anni questa è la prima volta che ti innamori."
"Ho avuto una piccola cotta alle medie."
"Ah, mi ricordo...quella però era una piccola cotta." Poi si avvicina e mi sussurra all'orecchio: "Questo è amore, Linda. Il bacio sulla guancia che ti ha dato l'ho visto..." Poi si allontana e ride.
"Tu sei ovunque." Rispondo.
"Forse..."
Poi torno seria. "Lui però molto probabilmente non proverà nulla per me. "
Johanna ride più di prima. "Certo, come no. La sua offerta il giorno dell'incontro, ti ha dato il suo numero, ti ha chiesto di fare un video, ti tiene la mano, ti da i baci..."
"Johanna! Era solo un bacio sulla guancia. Comunque resto dell'idea che non provi nulla."
Lei annuisce, ma so a cosa sta pensando.
Il mio sguardo va a finire dietro di lei. Quasi mi prende un colpo. Il furgoncino bianco di prima e' parcheggiato poco distante da noi. L'uomo mi guarda, sempre con quello sguardo.
Comincio ad agitarmi. "Ora ho da fare."
Johanna mi saluta e si allontana. Nel frattempo entro velocemente nel condominio e poi nel mio appartamento.
Ecco dove l'avevo visto...E' da un pò di giorni che sta parcheggiato qui sotto.
Quel tizio ce l'ha con me, ne sono sicura.
Il mio telefono vibra. Mi è arrivato un messaggio, non è visibile il numero.
"Alla fine ti sei accorta di me..."
"Chi sei?"
Passano due ore e l'anonimo risponde.
"Non importa. Ti consiglio di non uscire più da sola..."
Per un attimo mi si gela il sangue. Magari è solo un brutto scherzo.
"Sono sempre qui."
No. Comincio a pensare che sia una cosa seria. Però saltare alle conclusioni ora non mi va. Ignorerò, sperando di riuscirci.
00:00
L'anonimo non ha più scritto da prima, per fortuna.
Vado alla porta e mi assicuro che sia ben chiusa e poi chiudo tutte le finestre. Tranne una, ovvero quella della mia camera per controllare.
L'uomo è li sotto, che mi guarda. Spaventata chiudo anche questa.
"E' inutile."
Ignoro il messaggio e mi butto sotto le coperte. Prendo sonno poco dopo.
6:50
Suona la sveglia e mi alzo dal letto.
Nel tempo in cui mi preparo non mi ricordo dell'accaduto di ieri. Finche' non prendo il mio cellulare e rivedo i messaggi.
Guardando dalla finestra noto che, come al solito, il furgoncino c'è. L'uomo no.
Prima di aprire la porta guardo molto attentamente dallo spioncino. Non c'è nessuno.
Scendo le scale e mi ritrovo davanti la porta d'ingresso del condominio, aperta come sempre.
Esco.
Delle mani mi toccano.
Una voce dice: "Eccoti."
Mi esce un urlo, poi mi abbraccia. Come se volesse rassicurarmi.
Alzo lo sguardo e tiro un sospiro di sollievo. Leo.
"Tranquilla, sono io." Grazie al cielo! "Che succede?"
"Niente..." Dico staccandomi delicatamente da lui.
Nel suo sguardo capisco che sa che c'è qualcosa, ma non chiede nulla.
"Ti accompagno a lavoro." Mi dice mentre mi prende la mano.
Tutti i miei pensieri negativi spariscono, ora c'è solo lui nella mia mente.
Vorrei che fosse sempre cosi.
SPAZIO AUTRICE:
Ecco finalmente il mio primo "spazio autrice."
Vorrei ringraziarvi a voi che leggete e votate la mia storia.
Prima di questa ne avevo fatte altre due. Ma nessuna aveva ricevuto voti. Ora riceverne mi rende davvero felice! So che sono pochi, ma è normale. E' solo una settimana che la sto scrivendo.
Grazie ancora e...nulla.
Buona lettura per i prossimi capitoli ^-^

Lo Zero Che Crea L'infinito. (FF Su Leonardo Decarli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora