Capitolo 29

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1 Maggio


"L'hai detto a Leonardo?" Chiede mia zia dall'altra parte del telefono.

"No. Non lo faro'."

"Linda, non è una cosa da prendere alla leggera. Lui potrebbe aiutarti!"

"Ci sentiamo." Dico in tono freddo e chiudendo la chiamata.

"Chi era, amore?"

Spero non abbia sentito nulla.

"Mia zia. Voleva sapere come stavo." Dico, facendo un falso sorriso.

"Tutto qui?"

"Tutto qui."

Si avvicina e mi da un bacio. Dopo alcuni secondi ci stacchiamo.

"Ricorda che se hai bisogno io ci saro' sempre."

Punto i miei occhi contro i suoi.

"Certo."

Mi rivolge un ultimo sguardo e poi se ne va. Deve registrare il video con gli altri.

Dopo due minuti dalla sua uscita, qualcuno bussa alla porta.

Senza pensare a nulla vado li e l'apro.

"Ciao." Fa la solita voce calma e tranquilla di Luisa. "Per fortuna è uscito. Mi stavo stufando di aspettare nascosta li fuori."

"Per fare cosa?"

"Parlarti."

Alzo un sopracciglio mentre faccio un lieve sorriso.

"Certo, entra."

Subito domanda:"Cos'hai?"

"Cos'ho?"

"Ultimamente sei strana."

"Perché pensi questo?"

"E' vero che ci frequentiamo poco, ma sto notando che il tuo comportamento non è come quello che hai sempre."

"Sono la stessa." Dico, emettendo una breve e finta risata.

"No. Non lo sei."

Mi sto innervosendo anche se so che le sue intenzioni non sono per niente cattive.

"Sara' una tua impressione."

"No! Sei un po' cambiata..."

"Senti, è una tua cavolo di impressione! Contiamo anche che di me non sai quasi un cazzo e forse mi frequenti solo per arrivare a Leonardo!"

La sua espressione è nulla.

"Io so molto piu' di quanto tu possa immaginare."

"Ma che dici? Non so nemmeno il tuo vero nome!"

Le spunta un leggero sorriso sul volto.

"E questa sarebbe la Linda di sempre?"

Mi accorgo di quello che ho fatto e senza rispondere abbasso lo sguardo.

Mi alza leggermente la testa.

"Possibile che non ti ricordo nessuno?"

Scuoto la testa.

"Guardami bene..."

Io continuo a non capire chi mi possa ricordare. O magari, chi possa essere.

"Forse è arrivato il momento di dirtelo."

"Dimmi."

"Tu non hai mai avuto un'amica con un nome strano?"

"Si, una...molto speciale per me."

"E come si chiamava?"

Faccio una breve risata ripensando a quella mia vecchia amica che mi diede il peluche.

"E' difficile da credere...Etna. I suoi genitori avevano molta fantasia."

"La vorresti rivedere?"

"Certo che vorrei..."

Lei mi porge una mano, come quando ci si presenta.

"Che fai?" Chiedo io. Non risponde. Vuole solamente che io la stringa.

"Piacere, Etna."

Spalanco gli occhi. Non è possibile.

"Cosa?"

"Sono io. Etna."

Non riesco a dire nulla. Riesco solamente a buttarmi contro di lei e abbracciarla.

"Mi sei mancata."

"Anche tu, Linda."

"H-Ho un mucchio d-di cose da dirti!"

Lei sorride. "Però con calma!

Rido.

"Allora, come va con Leo?"

"Una meraviglia, il nostro rapporto migliora di giorno in giorno."

"Sono felice."

Il mio sguardo torna serio quando il problema che per un attimo avevo dimenticato torna nella mia mente.

Sento il cellulare che vibra. E' un messaggio da Leonardo.

"Sto tornando a casa. Valerio non è potuto venire e abbiamo rimandato."

Visualizzo senza rispondere e rimetto in tasca il telefono.

"Leo...sta tornando."

Annuisce e infine, esce di casa.

SPAZIO AUTRICE:


Non vado molto fiera di questo capitolo. Ma vi prometto che il prossimo sara' migliore e piu' lungo! Cioè, cerco di provarci. Ho il blocco dello scrittore.


Avrei dovuto aggiornare Domenica ma ho fatto bordello con i miei amici e non ho potuto. :P


Abbiamo spaccato un po' di robe, dato fuoco ad una banca perché, zì, se non diamo fuoco ad una banca siamo proprio dei coglioni.


Okay, qui l'unica cogliona sembro io anche se non ho dato fuoco a nulla...al prossimo capitolo!




Lo Zero Che Crea L'infinito. (FF Su Leonardo Decarli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora