Capitolo 21

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"Un vecchio ricordo." Dico per poi alzarmi e andare in bagno a farmi una doccia.

I cinque giorni sono passati in fretta.
Sono stata davvero bene qui, con Leo.
In questo momento stiamo facendo le nostre valigie perché oggi torneremo a Milano.
"Sei pronta?" Mi fa lui.
"Si, andiamo."
Usciamo dall'hotel e saliamo nella sua macchina.
Durante il viaggio facciamo a turni per guidare e approfittiamo per dormire.
"Linda..." dice per svegliarmi mentre mi scuote.
Allontano la sua mano, vorrei continuare a dormire.
"Siamo arrivati." Mi fa aprendo lo sportello.
Sono costretta ad uscire.
"Dormi a casa mia stasera."
Prendo la valigia, poi gli faccio una domanda:"Perché devo dormire da te?"
"Perché voglio." Dice entrando in casa, lo seguo.
"Come vuoi."
Ci lasciamo cadere sul suo letto e ci addormentiamo. Adoro dormire insieme a lui, soprattutto quando passiamo la notte abbracciati.

Mi sveglio di soprassalto dopo aver fatto un incubo.
Non ricordo cosa stesse succedendo nel sogno, so solo che mi ha spaventato da morire.
Controllo l'orario. Sono le 4:00 di mattina.
Sono a sedere sul letto, ancora sto tremando.
Ho sicuramente svegliato Leo, infatti...
"Linda." Dice mettendomi una mano sulla spalla. "Che hai?"
"Incubo." Rispondo.
Si limita ad abbracciarmi, ci rimettiamo entrambi sotto lo coperte.
Non ha intenzione di staccare le sue braccia da me.
Mi lascia un bacio e poi, ci riaddormentiamo.

3 mesi dopo.
18 Dicembre.
Io e Leo stiamo tornando da un raduno, fatto al centro della città.
Ha voluto che anche io salissi sul palco, nonostante il mio imbarazzo.
Tutti hanno chiesto il bacio, naturalmente. Noi che abbiamo fatto? Semplice. Li abbiamo accontentati.
"Allora?" Mi fa lui. "Piaciuto?"
"Non salirò mai più su un palco..."
"Certo, come no. Ammettilo che ti sei divertita!"
"Ovvio che mi sono divertita, ma mi sono anche trovata un po' in imbarazzo..."
Sorride e non dice nulla.
Dopo circa dieci minuti, lo sento sussurrare qualcosa.
"Che?" Domando girandomi a guardarlo.
E' pallido in viso, non mi risponde.
"Leonardo...che hai?"
Si comporta come se non mi sentisse, non mi rivolge nemmeno uno sguardo.
Sembra agitato e spaventato.
"Leo..." provo a richiamarlo, ma è sempre la stessa storia.
Non mi guarda, non risponde.
Sto iniziando a preoccuparmi.
"Perché non rispondi?!" Dico con il tono di voce alto.
E' ancora più pallido di prima.
Tiene gli occhi chiusi per circa due secondi, poi li riapre. Sono lucidi.
Lo vedo scattare. Mi slaccia la cintura e in un attimo mi ritrovo a rotolare in strada.
Mi ha letteralmente scagliata fuori dall'auto.
SPAZIO AUTRICE:
Suspance...vi chiedo ancora scusa se questi capitoli possono sembrare noiosi e poco dettagliati, ma una storia non puo' stare sempre in avventura. Devono esserci anche parti "calme". Come al solito fatemi sapere se vi piace e...boo. Buonanotte, dato che sono le 22:53.
 

Lo Zero Che Crea L'infinito. (FF Su Leonardo Decarli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora