Capitolo 25

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Mi chiudo la porta alle spalle.

2 settimane dopo

Sono passate due settimane e Leo non da ancora segni positivi.

Rimane li, con gli occhi chiusi. Vicino ma allo stesso tempo molto lontano.

Vengo tutti i giorni alle 12:00, rimango qualche ora, gli faccio visita e poi me ne vado.

Simone, Valerio e Alessio hanno saputo dell'accaduto qualche giorno dopo che è successo.

Ora sono impazienti davanti alla porta aspettando di poter entrare.

Un dottore si avvicina a loro:"Potete entrare. Solo cinque minuti."

Simone alza un sopracciglio. "Solo cinque minuti?!"

"Si." Risponde lui. "Due alla volta."

Entrano Valerio e Alessio, Simone si avvicina a me.

Mi mette una braccio dietro le spalle.

"Credi che riuscira' a svegliarsi?" Gli chiedo.

Sta un attimo in silenzio.

"Io lo spero, Linda." Mi guardo un attimo attorno. "Tu...credi che dovremmo comunicarlo ai fans?"

"No." Rispondo senza pensarci due volte. "Non devono sapere. Non voglio."

Lui si limita ad annuire.

Ci sediamo, aspettando che sia il nostro turno per vedere Leo.

Quello che segue mette mi mette i brividi: I due Fancazzisti escono di fretta chiamando aiuto.

Mi alzo di fretta dalla sedia e vado da Valerio:

"Che cazzo è successo?"

Vedo i medici correre nella stanza come dei razzi e chiudere di botto la porta.

Ripeto la domanda a Valerio. Lui mi fissa.

"Non so dirtelo...qualcosa di brutto."

Non faccio in tempo a dire una sola parola che mi blocca:

"Non chiedere nulla, Linda. Solo che..." sembra non voglia continuare, ma sa che deve. "Potremmo rischiare di non vederlo mai più."

Il mio cuore perde battiti, non voglio crederci.

Indietreggio, poi mi giro e corro fuori. I ragazzi cercano di fermarmi, ma io non li ascolto e una volta all'uscita scoppio in lacrime.

"Non puoi abbandonarmi, Leo..." sussurro. Non riesco a smettere di piangere.

Cado a terra, provo a rialzarmi ma fallisco.

"Linda!"

Mi volto, sono loro.

Mi prendono per un braccio e delicatamente mi fanno alzare.

"Io non voglio perderlo!"

Loro si stanno trattenendo per non piangere.

"Neanche noi." Interviene Simone.

"Andiamo dentro." Dice Alessio, poi tira su con il naso.

Facciamo quello che lui ci dice.

"Guardate..." inizio io. "Non serve fare i duri. Lo so benissimo che morite dalla voglia di cacciare quelle lacrime."

Simone si passa le mani sul viso.

"Non voglio fare il duro." Dice con voce un pochino tremolante.

Ci sediamo, stiamo in silenzio.

Lo Zero Che Crea L'infinito. (FF Su Leonardo Decarli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora