Capitolo 8

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"E questi sono scherzi di merda!" Dico io chiudendo la chiamata. Odio profondo per certe persone.

11 settembre

15:30

Daniele si avvicina a me. "Linda, tutto okay?"

"Certo. Devo solamente stare in questo cavolo di bar tutti i santi giorni senza un attimo di pace."

"Questo lavoro l'hai scelto tu, eh..."

"Lo so ma e' l'unico che sono riuscita a trovare. Tu perché l'hai scelto?"

"Mi piace fare il barista." Risponde lui con faccia scocciata vedendo l'ennesimo cliente del giorno entrare.

"Certo, si vede come ti piace."

"Spiritosa..." risponde lui sorridendo.

Punto il mio sguardo sulla porta che si apre e vedo Leonardo.

"Ecco un ennesimo stupidissimo cliente. Che ti do, Decarli?"

"Nulla. Sono passato, cosi. Tanto per vederti."

Per vedermi.

"Eccomi Decarli." Rispondo io ridendo, lui fa lo stesso.

"Bimba dai capelli biondi, quand'è che finisci il tuo turno?"

Bimba dai capelli biondi.

"Tra dieci minuti, perché?"

"Usciamo a farci un giro?"

"Certo, perché no?"

I nostri sguardi si incrociano, solo ora mi rendo conto della bellezza dei suoi occhi...Io però sono la prima ad abbassare lo sguardo. "Andiamo?"

"Ma i dieci minuti non sono ancora passati."

"Che precisione Decarli, chi se ne frega, andiamo."

Saluto Daniele ed esco insieme a Leonardo dal bar.

Per un attimo camminiamo in silenzio, poi però parlo. "Perché mi chiami bimba bionda?"

Lui sorride e abbassa la testa. "Non lo sei?"

"No. Non sono ne bionda ne una bimba." Dico, sto per ridere.

"Però da piccola lo eri."

"Ovvio, ma ora ho 21 anni..."

"A me piace chiamarti Bimba Bionda e non smetterò di farlo."

"Bene." Dico io ridendo. "Io posso chiamarti Leo? Sai, non è tipico che io abbrevi i nomi."

"Mi piace Leo." Risponde lui. "Detto da te suona bene."

Detto da te suona bene.

Ma che faccio? Ripeto ogni frase che dice su di me nella mia mente??

Ti piace.

No. No che non mi piace.

"D'accordo, Leo."

Ad un tratto si ferma e mi guarda. "Hai degli occhi bellissimi..." dice lui a bassa voce, ma io faccio finta di non averlo sentito.

"Cosa?"

"Ehm Ehm, niente. Perché?"

"Nulla, Leo..."

Ora mi fissa come per dire "Adoro quando pronunci >. Fallo ancora."

Ti piace.

BASTA! No che non mi piace. Fanculo.

Perché non lo ammetti?

Ma che voglio ammettere? Basta.

"Linda...stai bene?"

"Sisi." rispondo io. "Benissimo."

Lui mi osserva...ancora più intensamente di prima.

"Anche io."

Lo Zero Che Crea L'infinito. (FF Su Leonardo Decarli)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora