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Kirishima

Cerco di riprendermi il più rapidamente possibile, nonostante mi sforzi di fare con calma, non solo perché non ho davvero forza per affrettarmi ma anche perché è lui a dirmi di poterlo fare... e se è lui, riesco sempre a crederci di più.
Iniziamo a mangiare seduti con le spalle contro la parete e mi sforzo di prendere qualche boccone giusto per non stare a stomaco vuoto, anche se completamente chiuso per la stanchezza. Lui mi tiene una mano sulla coscia, con l'intento di confortarmi e incoraggiarmi a parlare, e continuo il racconto nel modo più tranquillo che riesco a mantenere.
<<Ci siamo praticamente scontrati nel corridoio, non l'avevo proprio visto... mi ha portato nel suo ufficio con l'intenzione di parlarmi, ha detto che voleva già farlo perché aveva notato che qualcosa non andasse e ha voluto capire la situazione, dopo che mi ha aiutato a calmarmi>> riassumo la conversazione, fermandomi un attimo prima di continuare con la parte più faticosa, che aggiungo quasi sussurrando <<comunque... mi ha proposto di parlare con Recovery Girl, per avere sostegno>>
Lui si blocca, e non guardandolo mi arriva come una reazione negativa, invece mi smentisce subito con tono calmo e sollevato.
<<È un'ottima cosa, sono contento>>
Rimango in silenzio, immobile.
<<...tu no?>>
Sospiro, alzo la testa fino a poggiarla contro il muro, ma tengo lo sguardo dritto per non incrociare il suo.
<<Non lo so>>
<<Cosa ti mette in dubbio?>> chiede comprensivo, girandosi di più verso di me. Scuoto leggermente la testa, anche se so bene cosa sia, ma non riesco a comunicarlo.
<<Non lo so>> ripeto.
<<Hey, guardami un attimo>> mi richiama lui dopo qualche istante, poggiandomi una mano sulla guancia, e seguo il suo movimento per spostare timidamente gli occhi verso i suoi.
<<È normale che ti spaventi, ma non devi pensare che sia da deboli non fare tutto da soli... non si può fare tutto da soli, credimi>>
Gli credo, gli credo sempre.
Soprattutto se è lui a darmi rassicurazioni come queste.
Lo guardo con più decisione, catturato dalle parole che gli si districano man mano dalle labbra.
<<E non sono ipocrita a dirlo, so anch'io quanto serva aiuto, specialmente in queste situazioni e anche se pesa. Perché non ti rende meno forte e tu lo sei davvero tanto, okay?>>
Annuisco piano, col viso di nuovo basso per un attimo, prima di risollevarlo con timore.
<<L'hai fatto anche tu?>> mormoro.
<<Cosa?>>
<<Chiedere aiuto>> rispondo dopo un paio di secondi, quasi spaventato dalla sua possibile risposta o dalla sola idea di poterlo far star male nel parlarne.
<<Certo, anch'io... ed è andata più o meno come a te>> replica invece con tranquillità e lo guardo sorpreso per entrambe le risposte, curioso di capire cosa intenda.
<<Cioè? Cos'è successo?>>
Lui sorride, ripoggiandosi alla parete per cominciare a raccontare.
<<È stato all'inizio dell'anno, sempre con Aizawa. Mi portavo ancora dietro tutti gli strascichi di idee e aspettative, che una volta sul punto di dover concretizzare cominciavo a credere non potessero realizzarsi. Penso non mi rendessi conto di dove fossi, ovvero in mezzo ad altri prossimi eroi altrettanto forti, e tra cui non dovevo più primeggiare... ma non lo capivo>> si ferma per un attimo e arrossisce, probabilmente per l'ammissione di quel bisogno di superiorità, schiarendosi la voce prima di riprendere. <<Comunque, quella mattina eravamo normalmente in classe. Alla fine di una lezione cominciavo ad essere sempre più soffocato da dubbi e paure, ma essere ancora molto chiuso mi ha permesso di passare inosservato. Almeno credevo, infatti al cambio dell'ora entra Aizawa, e nemmeno il tempo di capire cosa stesse succedendo, mi chiama fuori. "Ecco", ho pensato, "mi ha già inquadrato e ho fatto qualcosa di sbagliato". Invece si era solo subito accorto di quanto stessi andando nel panico. Mi sono anche detto "guarda tu, proprio ora", e infatti era proprio per quello.>> si interrompe per una risata, continuando a parlare con il viso rivolto verso l'alto, e non riesco a non ammirarlo.
<<Una volta fuori mi ha chiesto se stessi bene, e ovviamente gli ho risposto male. Comunque è riuscito a tirarmi fuori il problema, dopo avermi calmato. Gli ho spiegato le mie preoccupazioni e ricordo ancora all'incirca una frase che ha detto e ha mi ha fatto sbloccare: "non cedere alle bugie della tua testa e agisci per smentirla... sei l'unico che può cambiare le cose"... e poi, ricordo con certezza: "sei molto più forte di quanto credi">> termina, rivolgendo lo sguardo su di me a quell'ultima frase, sorridendo.
Capisco il motivo di quell'espressione e sorrido anch'io.
<<Mi sembrano familiari queste parole>> commento con una sfumatura di ironia nella voce, certo di ciò che ci siamo comunicati attraverso questo implicito scambio: quelle rassicurazioni sono state le stesse con cui mi ha calmato la prima volta che ho chiesto il suo aiuto, durante un attacco di panico.
E ammetto che hanno sortito lo stesso effetto anche dentro me.
<<Chissà...>> risponde trattenendo un sorriso per fingersi davvero incerto, facendo vagare lo sguardo per la stanza. Io rido, dandogli una lieve spinta sulla spalla, e risponde anche lui con una risata.
<<Aizawa è davvero un grandissimo insegnante... sono felice che ti abbia aiutato>> aggiungo poi più serio, sorridendo.
<<Mai quanto te però>> mi smentisce avvicinandosi col viso al mio.
<<Dai!>> ridacchio, ma arrossisco, incantandomi inevitabilmente nei suoi occhi così vicini ai miei da potermici immergere.
<<È la verità>> aggiunge, avvicinandosi ancora di più.
Fisso le sue labbra, poi ancora i suoi occhi, e sorrido mentre compio gli ultimi millimetri che ci separano per poterlo baciare.
<<Anche tu, lo sai, vero?>> sussurro separandomi appena.
<<Cosa?>>
<<Quanto mi hai aiutato... e aiuti>>
Alza le spalle. <<Nessuno può fare tutto da solo>> sorride furbo, sottolineando così come stia di nuovo ripetendo proprie parole.
<<Anche questo te l'ha detto Aizawa?>> rido.
<<Chissà>> risponde come poco prima e riprendo a ridere, lasciando sfumare quel sollievo in un altro bacio.

Anche su un'altra cosa Aizawa ha ragione: penso anch'io che stiamo davvero bene insieme.

[𝘶𝘯]𝘣𝘳𝘦𝘢𝘬𝘢𝘣𝘭𝘦Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora