Sono passati quattro giorni da quando Mattia non mi rivolge la parola e sono due giorni che non sto affatto bene e non dormo. Stamattina come le altre due precedenti mi sono svegliata con delle occhiaie scurissime sotto agli occhi ma ormai sia io che i miei compagni ci avevamo fatto l'abitudine, in questi giorni sono stati sempre al mio fianco Alex, Christian, Carola e molte volte anche Serena mi veniva ad abbracciare o a chiedere come stessi o se mi andasse di parlare. Oggi io e Alex avremmo iniziato le prove per il duetto, così mi alzai verso le 8.30 cercai di restaurarmi un po' in modo da non far preoccupare ancora di più i miei compagni e giusto per essere un po' più carina non misi la mia solita tuta ma sta volta misi un jeans bello stretto. Andai in cucina dove trovai solo i cantanti perché i ballerini avevano palestra alle 8, vidi Alex vicino alla macchina del caffè così andai da lui e l'abbracciai per poi prepararmi il mio amato caffè. Dopo aver preso le nostre cose andammo entrambi in aula 3 e lì trovammo la vocalcoach già pronta per metterci al lavoro, subito iniziammo a provare e devo dire mi sono divertita molta dopo giorni abbastanza pesanti. Per essere la prima lezione insieme devo dire che già eravamo ad un buon punto con la canzone è devo dire che c'era molto complicità e mi sento che questo pezzo verrà una vera bomba. Dopo ben 3 ore di lezione concludemmo anche perché Alex aveva lezione con Lorella io invece avevo finito per la mattina e avrei avuto un'altra lezione per provare i pezzi il pomeriggio. Mentre ero in corridoio pronta a tornare in casetta sentì qualcuno che mi chiamava così mi girai verso quella voce e vidi che era il prof Raimondo Todaro così gli andai in contro per vedere cosa volesse
"buongiorno Raimondo, mi stavi chiamando?" Dissi un po' imbarazzata perché non sapevo cosa aspettarmi
"sì potresti venire un attimo con me?" Annuì con la testa e lo seguì in palestra, appena entrai il mio umore cambiò totalmente perché vidi Mattia seduto a terra e capì che stava facendo lezione con il suo prof. Mi misi a debita distanza da lui e mi girai verso Raimondo per cercare spiegazioni
"allora Fara ti ho fatto venire qui perché vorrei capire cosa sta succedendo a Mattia." disse abbastanza serio
"Raimondo non so se posso darti del tu ma mi dispiace deludere le tue aspettative ma non so come aiutarti perché non so nemmeno io cosa gli stia succedendo." dissi seria continuando a non guardare Mattia perché sono sicura che se l'avessi guardato negli occhi mi sarei messa a piangere.
"Sto notando che c'è parecchia tensione tra voi due, quindi suppongo che sta così per qualcosa che è successo tra voi due. L'unica cosa che vi chiedo è parlatene perché sia tu che lui non potete continuare così perché incide sul vostro percorso qui dentro. Quindi adesso vi lascio da soli per un po' così almeno potrete parlare e con te Mattia ci vediamo oggi pomeriggio e spero che sia tutto apposto." Raimondo ci salutò e ci rimase da soli e forse fece un enorme sbaglio perché quando se ne andò cadde un silenzio tombale in quella palestra, io non alzai minimamente lo sguardo da terra e non spiccai parola perché non avevo nulla da dire. Inaspettatamente lo sentì parlare
"Hey..." disse in modo molto impacciato però io non lo risposi perché le parole mi si bloccarono in gola.
"Come stai?" Continuò poi, mi feci coraggio e cercai di risponderlo
"una favola, tu?" dissi in modo molto ironico senza alzare lo sguardo
"va ma potrebbe andare meglio" disse con un tono molto triste. I miei occhi si riempirono di lacrime e per evitare che mi vedesse cercai di andarmene
"se non ti dispiace vorrei tornare in casetta." Con tutte forze che possedevo cercavo di trattenere le lacrime
"aspetta" lui cercò di avvicinarsi a me ma io istintivamente indietreggia di alcuni passi.
"Fara cavolo parlami, insultami, picchiami fai quello che vuoi ma per favore non fare così." Disse pregandomi con la voce così alzai finalmente gli occhi ma purtroppo il mio viso era rigato dalle lacrime
"cazzo sono un coglione, non c'è la faccio a vederti piangere." Disse scombussolato da quello che stava succedendo
"dovevi pensarci prima e non adesso, tutto questo l'hai voluto tu." Dissi in modo freddo e con la voce un po' spezzata
"lo so e non sai quanto io mi senta in colpa ho passato tutte le sere a piangere."
"Secondo te io come sono stata? Adesso ti racconto: ho passato quattro giorni a non dormire, ho passato quattro giorni a pensare cosa avessi fatto di sbagliato nei tuoi confronti, ho passato quattro giorni a piangere tra le braccia di Carola, ho passato quattro giorni a parlare continuamente di te con Alex e con il tuo migliore amico Christian, che hai trascurato e non pensato più per non so quale motivo. E ora non venirmi a dire che sei stato male perché io sono stata peggio il triplo e gli unici momenti che sono stata bene sono stati quando ero con gli altri oppure quando cantavo. Ah poi ho visto come sei stato male e scommetto che Sissi ti abbia consolato bene e che ti abbia tirato su di morale. Cavolo Mattia non mi hai rivolto la parola per quattro cazzo di giorni, non ti sei degnato manco di dire ciao e ora mi vieni a dire che ti dispiace. Però quando eri abbracciato con Sissi non ti dispiaceva? Sembravate proprio due fidanzati, sembrava lei la tua fidanzata anziché io e sta cosa ha fatto più male del resto." Gli dissi tutto quello che provavo, avevo bisogno di sfogarmi perché so che non avrei retto ancora per molto e ormai il poco trucco che avevo era tutto colato ma non mi importava. Mattia non mi rispose ma iniziò a girare per la palestra con le mani nei capelli e con sguardo assente, poi si avvicinò a me ma io indietreggiai di nuovo.
"Per favore non ti spostare." Così mi fermai come mi chiese e lui mi prese le mani facendo un piccolissimo sorriso
"parto col dirti che sono veramente un coglione e che non immagini nemmeno quanto mi dispiace averti fatto stare male per delle mie cazzate. Mi sono comportato in questo modo perché ero geloso di Alex, all'inizio la mia idea era farti ingelosire semplicemente ma ho esagerato troppo e diciamo che Sissi si è presa il dito con tutta la mano. Non sto incolpando lei perché dovevo essere io a fermarla ma non l'ho fatto e mi assumo tutte le conseguenze. So che sei arrabbiata e delusa da me e per questo ti chiedo scusa." Concluse guardandomi negli occhi
"perché sei geloso di Alex? Perché non sei venuto personalmente a parlarne? Perché hai creato tutto questo? Perché Matti?"
"Perché sono un imbecille e non ho avuto il coraggio di venire da te. La mia gelosia nei confronti di Alex è data perché ti vedevo continuamente con lui e ho paura che tu abbia iniziato a provare qualcosa per lui"
"Mattia dimmi che stai scherzando? Allora dovresti essere geloso anche di Christian, di LDA, di Luigi perché anche con loro passo moltissimo tempo. E poi come puoi pensare che dopo che io ti abbia detto che sono fottutamente innamorata di te possa piacermi un altro. Alex per me è come un fratello e io per lui sono la sua sorellina ma niente di più, tra me e lui c'è un bene fraterno." Mentre parlavo avevo alzato leggermente la voce infatti me ne resi conto e mi scusai. Dopo non so quanto tempo lo guardai negli occhi che ormai erano pieni di lacrime e posso dire che quei maledetti occhi azzurri mi erano mancati tantissimo
"piccola mi dispiace tantissimo, sono stato veramente un coglione." "Sei stato un ciglione perché hai trascurato anche Christian." "Lo so infatti stasera avevo intenzione di parlare con lui per scusarmi." Nel mentre stavamo parlando io mi ero appoggiata al muro invece Mattia si era seduto a terra, continuammo a guardarci negli occhi fin quando non resistetti più e gli dissi
"sei stato un coglione ma non posso negare che mi sei mancato tantissimo quindi vieni qui e abbracciarmi" non se lo fece ripetere due volte e in due secondi mi ritrovai tra quelle braccia che mi facevano sentire a casa. Mentre eravamo abbracciati gli sussurrai nell'orecchio
"non puoi capire quanto cavolo ero gelosa a vedere Sissi tra le tue braccia." Con la coda dell'occhio vidi che stava sorridendo poi si staccò leggermente e mi guardò negli occhi
"prima di ricevere uno schiaffo volevo chiederti posso baciarti?" Sorrisi a quella domanda e poi feci "guarda non lo so se te lo meriti" però non lo diedi nemmeno il tempo di rispondermi che lo baciai io. Dopo un po' ci staccammo e fu lui a parlare
"quanto cazzo mi è mancata la mia Allegria" "la prossima volta pensaci due volte prima di agire e vieni a parlarne con me" "lo farò" poi riprese a baciarmi. E finalmente posso dire
di essere tornata la solita Fara detta anche Allegria. Tornammo in casetta insieme e appena i nostri amici ci videro iniziarono a battere le mani, l'unica che non si unì agli altri fu Sissi ma sinceramente non mi importava assolutamente nulla.
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"Amici"/Mattia Zenzola
FanfictionLei: sogna di partecipare ad Amici da quando era piccola, cantare la fa stare bene. Molto timida e molto insicura ma quando inizia a fidarsi di qualcuno è capace di regalarti l'anima. Lui: aspirante al banco di latino. La prima cosa che ti colpisce...