Capitolo 35

834 29 6
                                        

Arrivai per prima nella sala relax ormai le lacrime erano arrivate al limite e stavano per uscire ma appena sentì la porta aprirsi le ricacciai dentro.

"Ciao biondino" non rispose nemmeno che si fiondò nelle mie braccia, così colsi il momento per stringerlo a me e per parlare

"Tia ascoltami, lo so che in questo momento stai pensando che sarà dura andare avanti ma tu ce la devi fare sia per me, per te e per i nostri amici. Non voglio vederti piangere perché preferisco centomila volte il tuo bellissimo sorriso e poi io non ti lascio ci sono sempre anche se non mi vedrai h24 in casetta, io ti seguirò da casa e quando avrai la possibilità di usare il telefono ti chiamo. Va bene? Però adesso basta piangere." Finalmente alzò lo sguardo e puntò i suoi occhi color oceano nei miei verdi e lui disse due parole che non mi aspettavo in quel momento

"TI AMO" gli sorrisi dolcemente "Ti amo anche io Tia." Poi mi baciò e devo dire che non vedevo l'ora che lo facesse. Dopo un po' ci staccammo e gli sorridi "ora basta lacrime e fai uscire il tuo bellissimo sorriso, torna di là in studio e fai vedere chi è il vero latinista Mattia Zenzola e poi mi aspetto che mi dedichi un'altra coreografia." Lui fece una piccola risata per poi stringermi di nuovo "non è giusto però" "Tia è giusto così purtroppo" "mi mancherai tantissimo." "anche tu biondino ma ora è arrivato il momento che tu vada in studio. Ci sentiamo quando prenderete i telefoni." "Posso venire con te?" "No Tia, c'è Chri che ha bisogno di te." Come risposta lui mi baciò e poi ci avviammo vicino alla porta "ciao biondino, mi raccomando non fare conquiste adesso che non ci sono altrimenti faremo i conti." "non preoccuparti gelosona." Lo bacia l'ultima volta e lui chiuse la porta alle sue spalle e in quel momento mi cadde il mondo addosso e le lacrime iniziarono a scendere lungo le guance. All'improvviso la porta della sala relax si riaprì di nuovo e da essa rientrò Mattia

"perché sei tornato?" "perché sapevo che ti avrei ritrovata così, ho visto che stavi cercando di trattenerti." Mi rifugiai di nuovo nelle sue braccia fin quando una ragazza della produzione disse che dovevo andare in casetta a prendere le valigie. Così riaccompagnai Mattia alla porta e lo salutai definitivamente

"ciao biondino" "ciao Miss Guance Rosse, ti amo" "anche io" mi baciò e poi lo guardai andarsene; chiusi la porta presi tutte le miei cose e andai in casetta.

Arrivai in casetta presi al volo le ultime cose rimaste fuori dalla valigia, poi andai nella stanza verde e posizionai la mia felpa preferita con la lettera sul letto di Mattia e poi andai nella stanza arancio e appoggiai sul letto di Alex il mio plettro preferito che mi rubava la maggior parte delle volte. Presi la mascherina e andai in giardino, guardai l'ultima volta la casetta e le dissi addio.

POV'S MATTIA

La mia miss guance rosse se n'è andata sembra uno scherzo ma non lo è; sono tornato in studio da cinque minuti e non vedo l'ora che questa puntata finisca così posso tornare in casetta e starmene solo per un po'. Finalmente dopo due interminabili ore la registrazione finisce e senza aspettare nessuno andai in sala relax per poi andare velocemente in casetta. Mi fa strano fare la strada di ritorno senza confrontarmi con lei sulle coreografie o sulle altre esibizioni, cercai in tutti i modi di non iniziare di nuovo a piangere fin quando non arrivai in casetta e andai nella mia stanza e quando vidi cosa ci fosse sul letto lì fu inevitabile che i miei occhi si facessero lucidi. Chiusi la porta per poi sedermi sul letto e annusare la sua felpa, dopo due minuti mi feci coraggio e iniziai a leggere la lettera che mi aveva lasciato. Dopo averla letta collegai che era questo il motivo per cui ieri sera aveva gli occhi lucidi quando la trovai fuori nel giardino, ripensandola mi venne un sorriso spontaneo. All'improvviso sentì bussare alla porta e dopo aver dato il permesso vidi entrare Alex, non mi aspettavo di vederlo qui, ma Fara mi aveva accennato qualcosa sul suo comportamento perciò gli feci segno di mettersi accanto a me. Il primo a parlare fu lui

"lo so che per te sono l'ultima persona alla quale tu possa rivolgersi e so anche che non abbiamo chissà quale amicizia ma abbiamo un persona a cui vogliamo entrambi bene, anche se il nostro bene è diverso, ma volevo dirti che per qualsiasi cosa io ci sono." Ci fu un attimo di silenzio ma poi mi voltai verso di lui "grazie mille Alex e volevo dirti che per qualsiasi cosa ci sono anche io." Poi lui fece un gesto inaspettato cioè mi abbracciò e quando ci staccammo notò la felpa sul mio letto

"vedo che ha lasciato qualcosa anche a te" "perché ha fatto la stessa cosa con te?" "Sì, mi ha lasciato il plettro che le rubavo sempre." Entrambi ci mettemmo a ridere e poi insieme andammo a cenare e grazie ai miei compagni riuscì a distrarmi un po' anche se lei era sempre nella mia testa. Ma so anche che lei non vorrebbe vedermi triste e le ho promesso che continuerò il mio percorso qui dentro anche per lei e poi le ho promesso di dedicarle una coreografia. Dopo cena passai un po' di tempo con i ragazzi in giardino ma poi tutti andammo a dormire stanchi dalla pesante giornata, in camera vidi la sua felpa e sussurrai "mi manchi amore", poi mi misi nel letto e caddi finalmente tra le braccia di Morfeo però continuando a pensare a lei. 



🤍🖤

"Amici"/Mattia ZenzolaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora