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Il suono di passi frettolosi attirò l'attenzione di Seungmin prima che potesse andare a frequentare la sua lezione.

In circostanze normali, Jisung avrebbe corso verso di lui con un sorriso che scalda il cuore, chiedendogli dei baci e degli abbracci e sussurrandogli piccole cose dolci nelle orecchie.

Ma quel giorno— quel giorno era diverso.

Jisung era arrabbiato. Molto arrabbiato.

Non era uno spettacolo di tutti i giorni. In effetti, Jisung era relativamente molto più calmo di Ssungmin, Changbin e Jeongin insieme.

Seungmin sospettava che il ragazzo fosse stressato a causa degli allenamenti di calcio, da quando era diventato capitano aveva molta pressione su di sé.

Il biondo sospirò. Se avesse potuto, sarebbe andato da lui e gli avrebbe risollevato il morale. Comunque, al momento non era nel giusto spazio mentale (1).

La conversazione del giorno prima con Hyunjin era ancora incisa nella sua mente, era rimasta lì come una ferita aperta, e faceva ancora male.

Era insopportabile. Il giovane non poteva negare che una parte di lui aveva sperato che Hyunjin si scusasse e cercasse di riconquistarlo. Il ragazzo dai capelli corvini aveva precedentemente chiarito che gli piaceva.

Era finita?

Seungmin temeva che Hyunjin avesse perso interesse verso di lui. Era patetico. Avrebbe dovuto essere sollevato. Era finita, Hyunjin non lo avrebbe più infastidito. Poteva tranquillamente tornare indietro e vivere la vita da sogno che aveva con il suo Jisung.

Ma non la voleva più.

Scosse la testa, sperando di scacciare via quei pensieri ridicoli.

A cosa stava pensando ancora? Giusto, Jisung.

Fissò il suo ex ragazzo, un po' sorpreso dal fatto che lo avesse completamente ignorato. Stava andando altrove.

Seungmin si accigliò, notando Minho dietro— ugualmente arrabbiato.

Aveva dimenticato qualcosa?

I due camminarono furiosamente lungo il grande corridoio, catturando sguardi curiosi dai passanti-Seungmin e Changbin inclusi.

Guardò i due fermarsi davanti a qualcuno, era—

All'inizio era disorientante. Seungmin sentì degli ansimi e delle grida di sorpresa, mentre correva oltre la folla che si stava formando per impedire a Jisung di spaccare la faccia di Hwang Hyunjin.

"FOTTUTO BASTARDO! COME HAI POTUTO FARMI QUESTO!?" Sentì il suo ex fidanzato urlare mentre prendeva a calci lo stomaco del ragazzo dai capelli corvini.

La vista di Jisung si appannò mentre delle lacrime si formavano nei suoi occhi.

Lo sapeva. Han Jisung sapeva.

E la parte più brutta era che non stava piangendo per Jisung, ma per Hyunjin.

Lo odiava. Odiava che Hyunjin si facesse male in quel modo. Odiava aver rovinato l'unica amicizia di Hyunjin. Odiava che prima aveva trattato Hyunjin come un pazzo animale.

Se ne era reso conto in uno strano modo incasinato. Era innamorato di—

Hyunjin gemette per il dolore mentre Jisung prendeva a calci la sua gamba, prima di afferrargli i capelli e scaricare presumibilmente il sesto pugno sulla sua faccia ora gonfia e sanguinante.

Dio, non era sorpreso che il ragazzo atletico fosse un buon lottatore.

"Basta!" Lo implorò, non volendo che il ragazzo soffrisse più. Era doloroso anche guardarlo, Dio sapeva quanto male si sentisse Hyunjin.

"NON TOCCARMI, STAI MENTENDO, PUTTANA TRADITRICE!" Jisung scattò, facendo sobbalzare Seungmin e lasciando andare la sua mano.

Il ragazzo infuriato si voltò verso il suo cosiddetto 'migliore amico', pronto a tirargli un altro pugno. "TU—"

"SI,L'HO FATTO! HO TOLTO LA VERGINITÀ AL TUO RAGAZZO! HO PRESO VOLENTIERI QUELLO CHE TI AVEVA OFFERTO QUELLA NOTTE!" Urlò Hyunjin, ugualmente furioso mentre bloccava il potente attacco del suo amico.

Tutti lo fissarono con terrore, scioccati dallo scatto improvviso. Hyunjin lo derise, asciugandosi il sangue che gli gocciolava dall'angolo delle labbra.

"Ti ha dato così tante fottute chance! Ammettilo Jisung, lo hai dato per scontato! Era disposto a perdonarti anche dopo aver scopato il suo migliore amico. Almeno lo ami!? Lo tratti come un dannato animale domestico! Ti interessa solo quando ti senti minacciato che qualcuno te lo stia rubando! Puoi chiamarlo puttana e chiamarmi traditore ma non essere sorpreso che ti ha lasciato. Non meriti qualcuno come Kim Seungmin."

Seungmin non riusciva a credere quanto quelle parole lo avessero colpito. Si sentiva caldo dentro e fuori. Le sue guance rigate dalle lacrime si scaldarono, e si ritrovò a singhiozzare per ragioni sconosciute, mentre fissava il viso ammaccato del ragazzo.

Jisung sembrava...scioccato, per non dire altro. Era praticamente impossibile che la sua rabbia fosse svanita in quel modo, ma che ci crediate o no, per un secondo era successo davvero.

"Pensavo che fossimo migliori amici." Disse Jisung, aveva provato a suonare rigido ma la sua voce si ruppe.

L'espressione di Hyunjin sembrò addolcirsi. "Per quello, Jisung...mi dispiace veramente. Sei veramente il mio migliore amico, fa solo fottutamente schifo che io sia follemente innamorato di Seungmin."

"O mio dio." Sputò fuori Seungmin. Non riuscì a nascondere quella reazione all'interno di sé e anche nessun altro lo fece. Anche la mascella di Minho cadde.

Amore. Hyunjin lo amava. Aveva detto che lo amava davanti alla fottuta intera scuola.

Seungmin si sentiva male. Era troppo enorme per lui da affrontare. Sperava di svenire e di usarlo per evitare del tutto la situazione.

"I—io." Balbettò Jisung, non riuscendo a dare un senso alle sue parole. Il dolore nei suoi occhi si ripristinò in una frazione di secondo.

"Non ti perdonerò mai per quello che hai fatto. Vaffanculo, Hyunjin—"

"— È esattamente perché tuo padre ti odia e tua madre ti ha lasciato."

Emersero una serie di sussulti e bisbigli dalla folla.

Seungmin giurò di aver visto gli occhi di Hyunjin lacrimare prima di riportarli alla normalità.

"È abbastanza, Han Jisung." Si sentì parlare mentre si metteva tra i due ragazzi, la schiena rivolta verso Hyunjin e il suo sguardo arrabbiato diretto a Jisung."

Se qualcuno avesse detto a Seungmin che sarebbe andato contro Jisung per difendere Hyunjin, il ragazzo biondo avrebbe riso.

Il bruno lo derise con incredulità prima di voltarsi e andarsene, Minho lo seguì come un fedele cane da guardia.

La folla si liquidò e Seungmin si ritrovò immediatamente ad avvolgere Hyunjin in un abbraccio.

Non era sessuale come la maggior parte delle loro interazioni, erano solo due anime perse che cercavano di confortarsi a vicenda.

L'abbraccio durò a lungo, ma non abbastanza. Il calore che Hyunjin emanava creava dipendenza.

"Seungmin." Sentì il colpo di tosse del più alto prima di staccarsi. Seungmin lo fissò intensamente, non si era nemmeno reso conto che le sue guance e il suo naso erano rossi e che i suoi occhi da cucciolo stavano ancora lacrimando.

Hyunjin prese un intenso respiro.

"Non vediamoci più."

autrice: e niente, Hyunjin ha fatto la cazzata del secolo.
comunque, buon sabato

SHAMELESS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora