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"Hwang Hyunjin non dovrebbe essere in ginocchio, implorandoti di perdonarlo per i suoi errori al posto di scappare a Parigi?" Chiese, mentre camminava lungo il familiare vicolo con il suo migliore amico, un cipiglio decorava la sua bella faccia.

Seungmin roteò gli occhi, guardando a terra, la sua presa sulle borse della spesa si strinse per la rabbia. "Gli ho salvato la vita e quel figlio di puttana è scappato in quel modo. Magari dovrei trovare qualcuno di nuovo con cui frequentarmi." Mormorò.

Changbin guardò il suo migliore amico e ridacchiò. Non riusciva nemmeno a capire se il ragazzo stesse scherzando o fosse serio.

"Certo, ma escludi Jisung dall'equazione. Ora Jisung si sta frequentando con Minho. Sono sorpreso che lo abbiano fatto così tardi." Affermò il più basso.

Il giovane ragazzo biondo annuì. "Perché Jisung è uno stupido cieco." I due risero sapendo che non era una bugia.

Ora le cose andavano meglio, Jisung aveva un ragazzo buono e premuroso e anche Changbin. Felix e Jisung non erano più arrabbiati l'uno con l'altro,pronti ad affrontare il fatto che in qualche modo avevano condiviso una madre. Gli affari di Chan andavano a gonfie vele e Jeongin era, ed era sempre stato, lo stesso ragazzino allegro, come avrebbe dovuto essere.

Hyunjin era stato visto l'ultima volta dai genitori a Parigi per Dio solo sa cosa, Felix aveva spiegato che il ragazzo meritava una pausa dopo la merda che quella puttana pazza di Minji gli aveva fatto passare, ma Seungmin la pensava diversamente.

"Sono felice che tutto sia tornato normale." Il biondo proferì timidamente, le sue guance si scaldarono per la brezza invernale.

"Ad essere onesto, siamo tutti un gruppo di stronzi, ma questo è quello che ci rende noi. E nonostante le nostre famiglie e le nostre relazioni siano incasinate, la nostra amicizia è la più forte. Siamo gli unici che possono capirsi l'un l'altro senza essere troppo giudicanti."

Seungmin annuì, i due fecero ancora qualche passo prima che il rumore del motore di un'auto facesse rizzare i capelli del più giovane sulla nuca.

Changbin guardò al suo fianco e sorrise alla Mustang nera.

"— e questo è il mio segnale per andarmene." Constatò prima di voltarsi e di tornare all'interno del negozio di Louis Vuitton da cui avevano appena comprato.

Seungmin si costrinse a mantenere la sua faccia neutrale, o forse arrabbiata, per nascondere il fatto che era così patetico che lo stronzo gli era mancato.

"Hyun—" Seungmin fallì.

La sua bocca si spalancò quando vide il ragazzo aprire la portiera della macchina, i suoi capelli erano un po' più lunghi ed erano di colore biondo chiaro, in contrasto con lo splendido abito nero che indossava, che era della stessa tonalità della macchina. Era uno spettacolo su cui valeva la pena sbavare.

Il ragazzo sorrise e agitò una scatoletta bianca insieme ad un mazzo di rose di colore rosa—le preferite di Seungmin.

"Sei un giorno in ritardo, stronzo." Tu, splendido Dio. Voleva urlare ma si fermò per proteggere la sua autostima.

"Mi dispiace. Dovevo andare a Parigi per comprarti dei Macaroon. So che ogni anno intorno a Natale li desideri ardentemente."

Vaffanculo.

Seungmin non poté fare a meno di sorridere impotente. Eccolo lì— così bello e affascinante. Seungmin come avrebbe potuto essere uno stronzo con lui?

"Quindi vieni qui e baciami, stupido."

Non ebbe bisogno di chiederlo due volte, dato che Hyunjin entro un nano secondo gli si avvicinò, avvolgendo un braccio intorno alla vita minuscola del suo amante, mentre l'altro teneva le rose e i Macaroon, sorridendo come se stesse vedendo la cosa più bella del mondo. E lo era.

Furono dette solo due parole prima che il più grande potesse rivendicare l'amore per le sue labbra.

"Ti amo."

Gemette irritato quando sentì il più giovane staccarsi dalle sue labbra e sorridergli. "Aspetta, dillo di nuovo."

Ridacchiò prima di unire le loro labbra e di assaporare il dolce sapore che gli era mancato così tanto. Era come se Seungmin appartenesse alle sue braccia.

"Ti amo." Mormorò di nuovo. "Ti amo. Ti amo. Ti amo. Sei così carino. Così perfetto. Fatto solo per me. Mio bel minnie." Enfatizzò ogni frase con un dolce bacio sul viso del biondo.

Seungmin sorrise imbarazzato. "Ti amo anche io, cretino."

Fine

Autrice: ebbene sì raga, questa è la fine
devo dire che questa storia mi mancherà però non preoccupatevi perché sto già traducendo una nuova storia

SHAMELESS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora