Dire che Seo Changbin era frustrato sarebbe stata una minimizzazione.
Era un disastro assoluto sin dal mattino grazie alle due entità demoniache che si chiamavano Kim Seungmin e Hwang Hyunjin. Maledetti stronzi.
"Binnie!" Una voce profonda interruppe i suoi pensieri. Sospirò profondamente, il ragazzo aveva pregato di non imbattersi in una particolare e splendida testa rossa, ma sembrava che Dio non gli stesse facendo alcun favore quel giorno.
Si girò lentamente per guardare il ragazzo, una smorfia adornava la sua faccia. "Ciao Felix." Gli rivolse un sorriso a labbra strette.
Il più giovane decise di ignorare il breve cenno che il suo ex aveva lanciato perché chiaramente non era a suo agio o interessato a conversare con lui e gli rivolse invece un sorrisetto sfacciato. "Santo cielo— oggi sei così carino— uh— comunque— mi chiedevo se potessimo pranzare insieme? Sai, incontrarsi l'un l'altro. È passato così tanto."
Lo fissò in attesa, vedendo il ragazzo dai capelli scuri massaggiarsi le tempie. "Felix, perché stai facendo questo?" Chiese con un tono un po' offeso.
Le sopracciglia di Yongbok si aggrottarono per la confusione. "Facendo cosa?"
"Questo! Comportandosi come se tutto andasse bene!" Gridò irritato. "M-mi hai lasciato— ci hai lasciati tutti senza una parola, non ti sei mai preoccupato di contattarci, non hai mai provato a farci visita e ora torni dopo due fottuti anni interi, comportandoti come se non fosse successo nulla. Non è così che funziona!"
Il ragazzo più alto si passò una mano tra i capelli morbidi, a dir poco sorpreso. Era uno di quei momenti in cui Seo Changbin aveva perso la calma— o meglio, forse negli ultimi due anni era cambiato molto.
"Ok bene. Hai ragione, sono stato uno stronzo con te." Sospirò tristemente. "Ma sai molto bene che me ne sono andato per una dannata buona ragione. Non è stato facile neanche per me, binnie." Fece un passo avanti e strinse gentilmente il palmo di Changbin, dandogli un piccolo bacio. "Ti amo ancora."
Il cuore di Changbin si strinse, spingendolo a piangere nel caldo abbraccio del suo ex, dirgli tutto quello che aveva in mente— dirgli la verità, dirgli che anche lui lo amava ancora— l'aveva sempre fatto. Ma temeva la sua reazione.
Changbin si sarebbe completamente spezzato se l'unico ragazzo che avesse mai amato sinceramente avrebbe finito per disprezzarlo.
"D-devo andare." Liberò la sua mano dalla presa del rosso piuttosto rudemente e corse via, lasciando dietro di sé un Felix mezzo confuso e mezzo ferito.
"Penso che qualcuno stia cercando di portarmi via Seungmin."
Hyunjin quasi si strozzò con l'americano che stava sorseggiando. Tossì con disagio prima di girarsi verso destra, dove si trovava il suo migliore amico. "Cosa te lo fa pensare?" Fissò Jisung meticolosamente.
Diversamente da Hyunjin— che era raggiante per la quantità di piacere che aveva ricevuto ultimamente— Jisung sembrava un assoluto e terribile disastro, la sua uniforme scolastica non era stata indossata correttamente, i suoi capelli erano così disordinati che il ragazzo dai capelli corvini dubitò che si fosse fatto la doccia quella mattina, aveva un odore strano, i suoi occhi avevano occhiaie chiaramente visibili ed erano gonfi, presumibilmente per il pianto.
Ovviamente, la disperazione di Jisung era peggiorata dopo aver appreso la notizia che si era perso il compleanno del suo ragazzo.
Hyunjin si sentiva quasi in colpa.
"Beh, Seungmin è radioso, sembra molto felice e leggero per qualche motivo, è sospetto. In più, ho ricevuto questi strani messaggi. All'inizio pensavo fosse uno scherzo stupido, ma comincio a pensare che sia legato a minnie." Spiegò, completamente demoralizzato.
Il ragazzo dai capelli corvini sogghignò, dando una pacca sulla schiena al suo migliore amico. "Seungmin sembra più felice, no?" Sorrise con orgoglio. "Penso che sia perché questa settimana ospita finalmente il suo primo ballo di beneficenza, lo stava aspettando dall'anno scorso, quindi ovviamente è elettrizzato. Stai pensando troppo, sung. Nessuno 'te lo sta rubando'."
Jisung sospirò, calmandosi un po' e annuendo con la testa. "Oh, sì sì. Il ballo di beneficenza. Ne ha parlato tutto l'anno." Prese a calci un sassolino a terra tristemente, ricordando il sorriso luminoso del suo partner mentre era solito spiegargli cosa aveva intenzione di fare per l'evento.
"Dovevo essere il suo accompagnatore per la serata." Disse, la sua voce si spezzò.
Hyunjin roteò gli occhi, ma lo sguardo del ragazzo dai capelli blu era focalizzato a terra, perciò non notò l'azione maleducata e irrispettosa. "Guarda il lato positivo, sung. Avresti potuto rovinare tutto per lui."
Gli occhi si rimpicciolirono. "Cosa dovrebbe significare?" Domandò, leggermente offeso dalle parole del suo migliore amico.
Il più alto sollevò il sopracciglio destro. "Non sai chi è l'organizzatore della festa?" Chiese e il più giovane scosse la testa.
"Jisung, é Bang Chan. Sta aiutando Seungmin."
Il ragazzo si accigliò, provando a ricordare il nome familiare. "Bang Chan? Non è—"
"Il cugino di Lee Yongbok. Si, è lui. Sai che è tornato, giusto?" Hyunjin riuscì a nascondere il suo sorriso dopo aver visto la postura del suo migliore amico diventare rigida e contrarsi per la rabbia.
"Stai cercando di dirmi che Seungmin si sta avvicinando a quel verme?" Chiese a denti stretti. Hyunjin annuì divertito. Quanto sembrava incazzato Jisung, avrebbe mentito se avesse detto che non si stava divertendo.
Prima che potesse dire qualcosa, il suono della campanella della scuola lo fermò. "Uh- comunque, io entro." Affermò il più alto, indicando con un cenno del capo l'edificio principale della loro scuola. "Vieni?"
Il più giovane scosse la testa, imbronciandosi. "Ho l'allenamento." Borbottò piano mentre indicava il suo pallone. "Come sempre." Dopotutto era il capitano della squadra.
Schioccò la lingua, guardando il suo amico con sospetto. "È davvero questo il motivo? O hai paura di affrontare il tuo ex ragazzo?"
La sua aura si oscurò improvvisamente, fece un passo più vicino al suo migliore amico, sicuro di sé come sempre, nonostante la loro altezza estremamente diversa. "Non è il mio ex ragazzo, jin. Siamo ancora fidanzati. Ricordalo." Lo avvertì.
Il ragazzo più alto ridacchiò, deridendo il più giovane con un tono basso. "Seriamente? Pensi davvero che Seungmin voglia ancora fidanzarsi con te dopo tutto quello che gli hai fatto? Non essere sciocco, tu e lui siete finiti. Accettalo."
Il cipiglio di Jisung, se possibile, s'incupì ancora di più dopo aver sentito quelle parole. "Ma lo amo ancora." Bisticciò.
Fissò senza speranza il più grande mentre lo derideva. "Non lo ami, amico." Affermò come se lo conoscesse meglio di quanto conoscesse sé stesso, prima di girarsi e dirigersi verso il palazzo con un enorme sorriso sul volto.
Il telefono di Hyunjin vibrò.
Sconosciuto: bastardo, traditore, sfascia coppie, bugiardo e manipolatore? Hwang Hyunjin,sei veramente il diavolo incarnato.
Sconosciuto: peccato, Seungmin non lo apprezza. Stai ancora piangendo per il fatto che non gli piaci? Che peccato.
Il ragazzo ringhiò, respingendo l'impulso di lanciare il suo telefono e farlo a pezzi. Mi vendicherò sicuramente.
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SHAMELESS (italian translation)
Fanfiction⚠️Questa è solo una traduzione quindi la storia NON è mia ma è di @binclub e tutti i diritti e i crediti vanno a lei.⚠️ Kim Seungmin non è perfetto come gli altri lo percepiscono,e Hwang Hyunjin sembra che sia l'unico a saperlo. ⚠️TW: linguaggio pes...