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All'inizio ci fu il panico— Seungmin aveva paura, paura di quello che sarebbe potuto succedere dopo. Il suo primo istinto fu di spingere via Jisung da Felix. La sua paura si moltiplicò, vedendo il naso di Felix mentre gocciolava sangue sulle piastrelle di marmo sotto di loro.

"Portalo fuori di qui!" Sentì da dietro il ringhio arrabbiato di Chan. Era raro vederlo perdere la pazienza. Cielo, era un uomo spaventoso quando si arrabbiava.

Per un momento,si sentì male per Felix, sembrava distrutto. Il povero ragazzo voleva solo aiutare.

Jisung stava ancora urlando. "Seungmin è il mio ragazzo!" Mentre veniva afferrato e scortato fuori dalla grande sala da ballo.

E Seungmin— Seungmin si guardò indietro, i suoi occhi frenetici erano alla ricerca di una sola persona. Voleva vederla disperatamente, cercare di migliorare le cose e spiegarle la situazione.

Sfortunatamente, il danno era già stato fatto. Una volta che il suo sguardo ebbe incontrato quello di sua madre, le sue lacrime uscirono automaticamente dopo aver visto l'espressione di sua madre.

Era delusa. Seungmin non si era mai sentito così patetico. Non era un ottimo amico, fidanzato— o semplicemente un essere umano in generale, ma si era sforzato di diventare il figlio perfetto. L'unica conferma che desiderava era quella di sua madre.

Fece un passo avanti verso di lei, il suo respiro era irregolare. "Mamma." Mimò piano con la bocca. Nessuno lo sentì ma sapeva che la donna aveva capito.

Fece male vederla scuotere la testa con disapprovazione e andarsene. Le voci di tutti si assordarono intorno a lui, tutto quello che poteva sentire erano i tacchi a spillo di sua madre che sbattevano sul pavimento, mentre usciva dal disastro che una volta avrebbe chiamato il suo primo gala di beneficenza.

"Seungmin, vai in salotto, me ne occuperò io." Sentì Chan dirgli con calma e si guardò indietro. Il buon vecchio Chan. Il biondo avrebbe potuto dire quanto fosse frustrato il più anziano, riusciva anche a vedere la pietà nei suoi occhi. Era stato umiliato davanti alle persone più importanti per sua madre e per i suoi affari. Non poteva andare peggio.

Seungmin annuì, aggiustandosi i vestiti e uscendo dalla stanza con occhi colmi di lacrime.

Il ragazzo non riuscì nemmeno a mettere l'altro piede nel salotto quando la voce di Hwang Hyunjin lo accolse.

"Che festa fantastica!" Elogiò— no, derise. Hyunjin era terribile— una persona malata, davvero.

Il più giovane ricacciò indietro le lacrime, prendendo un profondo respiro. Non aveva la stabilità mentale per litigare con lui. "Hyunjin, vai a casa. Devo dare la caccia a Jisung."

Hyunjin fece un sorrisetto, premendo gli altoparlanti a cui si trovava accanto e facendo partire una canzone che Seungmin riconobbe immediatamente.

Oh mio dio, pensò. "Una storia vecchia come il tempo. Te lo ricordi?" Oh, che piacevole sorpresa— Seungmin non riuscì a reprimere il suo sorriso.

Hyunjin si avvicinò a lui. "Quando eravamo bambini eri così ossessionato con la bella e la bestia e con quella stupida scena del ballo. Volevi sempre ricrearla, ma Jisung, Felix, Changbin ed io non eravamo mai interessati. Ovviamente lo ricordo."

Quando eravamo bambini. Così innocenti e noncuranti. Come hanno fatto le cose and andare così terribilmente male?

Ovviamente Seungmin sapeva la base del valzer, a quell'epoca l'aveva memorizzato, ma sfortunatamente poteva solo esercitarsi con suo padre.

Sarebbe stata una minimizzazione dire che fu sorpreso quando una mano di Hyunjin lo avvolse dolcemente e l'altra avvolse quella di Seungmin. Hyunjin sa i passi?

Era bello, come se Seungmin fosse tornato ad avere sette anni— nessun fidanzato, nessun tradimento, nessuna aspettativa familiare, solo lui e i suoi veri amici che giocavano.

Guardò Hyunjin e divenne confuso.

Il suo sorriso si affievolì, l'oscura realtà lo tirò fuori dal suo stato di euforia.

"Conosco quello sguardo—" Disse senza fiato, studiando il sorriso compiaciuto del suo amico e indietreggiando, ma la presa di Hyunjin sulla sua vita si strinse e lo spinse in avanti. "Fai quello sguardo quando uno dei tuoi piani va per il verso giusto."

Seungmin lo guardò con disgusto e scetticismo. "Lo hai fatto, vero Hwang? Ti è piaciuto." Affermò.

Hyunjin alzò un sopracciglio ironicamente e alzò le spalle. Era stato così insensibile che sentì brividi di dolore, odio e disgusto alla spina dorsale.

Continuò. "Non ti è nemmeno importato dell'effetto che avrebbe avuto su di me. Era tutto per il tuo divertimento, vero?"

"Seung—" Disse piano Hyunjin, notando che la voce del ragazzo biondo si spezzava e venendo colpito da un senso di colpa, solo per essere soppresso in pochi millisecondi.

"No, Hyunjin." Urlò, spingendo via il più grande con tutta la sua forza. "Hai fatto un fottuto casino. Hai rovinato tutto per me e hai provato a separarmi da Jisung. Non provo nient'altro che odio per te." Gridò forte, asciugandosi furiosamente le lacrime con la manica.

Hyunjin provò ad afferrare la sua mano, sorpreso che il suo piccolo scherzo avesse colpito così tanto Jisung. Stava solo scherzando ma a quanto pare Seungmin non lo aveva trovato divertente. Prima che potesse tirarlo indietro, il ragazzo più giovane se n'era andato. La stanza divenne improvvisamente più fredda.

Erano passati diversi minuti e il ragazzo dai capelli corvini era ancora scioccato— era stato preso alla sprovvista.

La porta del salotto si aprì di nuovo. Non gli importava che qualcuno entrasse eccetto Kim Seungmin.

Il rumore di passi si fermò, il telefono vibrò.

Sconosciuto: game over, giocatore.

"Te lo sei meritato." Una voce gli sputò freddamente. Hyunjin era sorpreso che Felix non l'avesse ancora preso a pugni. Dopo tutto quello che aveva fatto...

Scosse la testa. "Non è ancora finita. Jisung non sa ancora di me e Seungmin, lo tengo ancora al guinzaglio." Ringraziò dio per non aver balbettato, nonostante fosse scioccato.

Sentì la risatina di Felix.

"Non sei nient'altro che un egoista e insicuro imbecille, Hwang. Sei sempre stato geloso del tuo migliore amico— il ragazzo più popolare della scuola, il ragazzo del tuo primo amore, il figlio che i tuoi genitori hanno sempre voluto avere."

Hyunjin sentì il suo respiro aumentare, la sua gola era asciutta. Voleva andarsene. Spense la musica e se ne andò. A questo punto, avrebbe potuto essere ovunque tranne che vicino a Felix. Per qualche strana ragione, quella persona lo spaventava.

Vide un lampo di lucenti capelli biondi e corse immediatamente al piano di sopra. Seungmin, voleva stare accanto a lui. Voleva stare vicino al ragazzo. Era l'unica cosa che riusciva a calmarlo.

Prese un respiro profondo,preparandosi e rivedendo ciò che stava per dire per farsi perdonare da Seungmin per le sue azioni negligenti.

Poi vide il suo migliore amico che infilava la lingua nella gola del suo partner.

La schiena di Seungmin era voltata verso Hyunjin, ma quest'ultimo sapeva che delle lacrime gli rigavano le guance mentre avvolgeva le braccia intorno alla nuca del suo ex ragazzo e ricambiava il bacio disperatamente.

Jisung era di fronte a lui, e nel momento in cui separarono le loro labbra, i suoi occhi si spalancarono dopo aver visto il suo migliore amico fissarlo con un'espressione illeggibile.

Non l'aveva mai visto arrabbiato. Voleva solo scusarsi con Seungmin per aver aver incasinato le cose. Con sua grande sorpresa, Seungmin sembrava averlo già dimenticato, bramava l'amore.

Jisung fece l'occhiolino a Hyunjin,sorridendo mentre un Seungmin inconsapevole gli baciava il collo. "Entriamo." Sussurrò Jisung mentre spingeva lentamente la porta dietro di lui.

Hyunjin si girò, sentendo qualcosa bagnargli le guance. Stava piangendo.

Autrice: ciao ragazzx,come state?
avete visto il concerto?
FELIX NERO JKJJSSJSJDDKK
vabbè,comunque spero che il capitolo vi sia piaciuto.
al prossimo sabato.

SHAMELESS (italian translation)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora