Eravamo dietro di Voldemort.
Mano nella mano.
Le nostre dita erano intrecciate.
I nostri sguardi combinati.
Era l'inizio di una fine, o la fine di un inizio.
Alcune lacrime silenziose bagnavano il mio viso stanco.
Ma non stavo piangendo, stavo soffocando.
Il mio cuore era stritolato dalla sensazione di oppressione che mi sovrastava.
Una lacrima cadde al suolo, e alzai lo sguardo su cosa mi trovavo davanti.
Nessuno piú combatteva.
Eravamo al centro del cortile.
Erano tutti fermi.
Voldemort:arrendetevi ed unitevi a me.
Nagini era al suo cospetto, che sibilava.
In quel momento vidi la vita passarmi davanti agli occhi e capii.
Capii che se io sopravvivevo, lo avrebbe fatto anche lui.
Capii cosí tanto che faticai a crederci, e passò un'eternità prima che alzassi di nuovo lo sguardo.
Guardai il mio passato attraverso il mio cervello, e il mio futuro attraverso il mio cuore.
Il respiro era regolare, ma il battito cardiaco era flebile.
Sentii tutto ovattato, girai il capo e osservai il viso perfetto di Mattheo.
I lineamenti, il labbro leggermente spaccato, il perfetto profilo del suo naso, interrotto da una cicatrice che lo rendeva ancora piú attraente.
Passai alle nostre mani unite e sorrisi.
Sorrisi per le promesse che non avrei potuto mantenere.
Sorrisi perché lo amavo.
Poi, poco piú in là vidi la spada dei grifondoro.
Cosa ci fa lí?
Scattai in avanti staccando le nostre mani e la afferrai.
Molti Mangiamorte mi puntarono la bacchetta contro.
Voldemort:non fatele del male!
Voldemort mi guardò, quasi annoiato.
Voldemort:arrenditi ragazzina, ormai é finita.
Y/n:No!Non é finita, non é per niente finita.
Mattheo:cosa stai dicendo?
Y/n:mi dispiace, a volte le promesse si spezzano, a volte non si riescono a portare a termine Mattheo.
Mattheo:y/n, ferma, cosa stai facend-
Y/n:io sono un horcrux Mattheo, e lui non può morire se io sopravvivo.
Non so come, ma iniziai a parlare sibilando.
Mi accorsi di star manipolando Nagini, e pensai che era la'occasoone giusta.
Voldemort mi gettò delle occhiate furiose, ma non osò farmi del male.
Nagini si fermò e provò ad attaccarmi, ma mi scostai in tempo.
Impugnai la spada.
La presa era forte.
Era tutto nelle mie mani.
E le mie mani scelsero.
Proprio quando stava per attaccarmi di nuovo infilzai la spada alla sua gola.
Questo gettò un flusso di sangue abbondante prima di accasciarsi al suolo.
Y/n:ora rimango solo io, Voldemort.
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Insane //MATTHEO RIDDLE
FanficY/n Greyback é una ragazzina normale. Scherzavo, ha qualcosa di strano. É qualcosa di strano.