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Era la metà di Giugno e una ragazza era appena uscita di casa per dirigersi alla Fiera di Roma, dove i suoi più grandi idoli avrebbero fatto il loro primo firma copie in Italia, dire che era emozionata e nervosa era poco, si mise le cuffiette e, con la loro musica a palla, si incamminò verso la metropolitana.

Per l'evento aveva optato per il suo solito stile, dei cargo neri, un po' larghi, con una catena, un top aderente nero che lasciava scoperto un filo di pelle tra esso e i pantaloni, senza maniche, degli stivaletti di pelle, anche questi rigorosamente neri, uno zainetto semplice, ovviamente nero, dove al suo interno aveva riposto un berretto della NY, nero con le lettere bianche, qualora avesse dovuto fare la fila sotto al sole caldo, i capelli li aveva lasciati asciugare al vento, le arrivavano sopra le spalle, mossi con la base scura e le punte blu, aveva diversi orecchini e il piercing al naso, tutto assolutamente nero senza eccezioni, aveva optato per un trucco semplicissimo, una leggera matita nera, che le allungava ancora di più i suoi occhi già leggermente a mandorla, e un rossetto naturale che le evidenziava solo il contorno delle sue labbra, le quali formavano un cuore ben definito al labbro superiore.

Arrivò finalmente davanti alla sua destinazione, si era fermata a comprare 7 rose finte di colori diversi, ognuna pensata e destinata ad uno dei suoi idoli, in più, nei giorni precedenti, aveva scritto un biglietto da affiancare alla rosa per ognuno di loro; si avvicinò a quella che era la prima fila per poter entrare, erano le 12:00 e l'evento sarebbe iniziato solo alle 16:00, eppure era già pieno di gente, c'erano ragazze e ragazzi di tutte le età e anche qualche famiglia "Sono così fiera di loro" pensò vedendo tutte quelle persone, si mise in fila e come pensava, dovette mettersi il cappello che teneva nello zaino.

Alle 15:00 aprirono il padiglione e iniziarono a far entrare la gente, dopo poco, dalle casse iniziarono ad uscire le canzoni dei ragazzi e tutto il padiglione iniziò a cantarle a squarciagola, l'atmosfera era allegra ed emozionata, alle 15:45, da dietro il lungo tavolo, dove si sarebbero seduti i cantanti, iniziarono ad apparire i video delle loro canzoni, a quel punto l'intero padiglione esplose in urla di gioia ed euforia, la ragazza però si limitava a sorridere, cercando di trattenersi il più possibile, non era da lei esternare in quella maniera esagerata, ma comprensibile, ciò che sentiva, però le iniziarono a sudare le mani, era veramente troppo emozionata, non solo a breve avrebbe visto i suoi salvatori, ma avrebbe anche avuto l'occasione di parlare per qualche secondo con il suo Bias, tutto il suo corpo le diceva di urlare e saltare come il resto della sala, ma rimase ferma.

Alle 16:00, puntuali come un orologio svizzero, i 7 ragazzi fecero il loro ingresso, bellissimi ed eterei come sempre, anzi dal vivo erano anche meglio; se prima c'era casino, ora c'era il panico più totale, c'era chi urlava dei "vi amo" chi il nome del suo Bias chi semplicemente urlava e basta, lei no, lei si limitava a fissare ognuno dei ragazzi con il cuore che impazziva e gli occhi che quasi le uscivano dalle orbite.

~You are my red thread~ BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora