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<<Ho parlato con Yoongi>>

Disse Jungkook serio, senza smettere di fissare la strada davanti a se
<<Dillo Kook, ho già capito dal tuo tono>> qualcosa in lei fece un rumore sordo, causandole un fortissimo dolore, le bastava vedere il volto del ragazzo al suo fianco per capire, per soffrire
<<È confuso, mi ha detto di dirti che al momento deve stare solo, ma che ti meriti una spiegazione e che, se vorrai, stasera potrai andare a casa per parlare>>
<<Cos'è, gli creo così fastidio che non riusciva a dirmi nemmeno queste cose? Un cazzo di messaggio era troppo? Sai che c'è? Appena finiamo dal piercer, se non ti scoccia, mi accompagni a casa di Yoongi, mi aiuti a prendere tutte le mie cose e le portiamo da te, appena prendo lo stipendio me ne vado in affitto, così lui non dovrà neanche avere l'ansia di venire da te se vorrà, è confuso? Confuso di cosa? Un mese fa mi ha detto di amarmi! Un mese! Solo un cazzo di mese! Sono stata solo un esperimento? Un fine per raggiungere qualcosa? Uno sfogo? Un chiodo schiaccia chiodo per la storia con Jimin? Cosa? Cosa cazzo sono davvero per lui? No, non voglio più parlargli, non voglio più vederlo! Mi aveva detto che non mi avrebbe fatto soffrire! È solo un bugiardo! Ti giuro Kook in questo momento vorrei solo picchiarlo!>> si sfogò urlando tutto quello che aveva dentro, tirando fuori tutto il dispiacere, tutto il dolore, tutta la delusione, tutto il disprezzo, tutto, era furiosa e confusa, non capiva, ma allo stesso tempo non le interessava neanche di capire, perché se lui avesse tenuto a lei, anche solo un minimo, sarebbe andato a dirle in faccia quelle cose, avrebbe chiarito e spiegato tutto ieri una volta tornato, o meglio, lo avrebbe fatto prima che lei accettasse il lavoro e si trasferisse in un paese diverso e lontano dal proprio; e visto che lui non aveva fatto niente del genere, sicuramente non sarebbe stata lei ad andare da lui, distrutta, a chiedergli perché, era troppo orgogliosa per farlo e in più quei ragazzi, come lui stesso, le avevano insegnato a volersi bene e andare da lui, voleva dire tutto, tranne che volersi bene.

Jungkook non disse niente, era furioso con l'amico perché non riusciva a capirlo, non riusciva ad accettare ciò che stava facendo a quella ragazza, l'aveva già fatta soffrire una volta e ora, stava facendo la stessa cosa, anzi, ora aveva superato il limite, l'aveva delusa.

Parcheggiarono davanti allo studio di un tatuatore
<<Credo che ti ci voglia più di un piercing, farai la prima seduta per il tatuaggio e anche il piercing, il tatuaggio te lo pago io, consideralo come un regalo del compleanno anticipato>> disse Jungkook scendendo dalla macchina
<<Kook sei pazzo? No davvero, non...>>
<<Sara, quello stronzo ti ha ferita fin troppo, ti serve qualcosa che almeno un po' ti distragga, mentre tu soffri io andrò a prenderti tutte le cose da quella casa e le porto da me, così non c'è rischio che tu debba incontrarlo, almeno che tu non...>>
<<No, non voglio incontrarlo>>
<<Come pensavo, allora ti farai tatuare?>> le sorrise
<<Se ti azzardi a farmi un'altro regalo per il compleanno ti picchio>>
<<Ok, non ti farò altro>> disse ridendo per l'espressione buffa che aveva fatto la ragazza, la quale, a quel punto, gli sorrise e lo abbracciò
<<Grazie Kookie! Sai che Tae ci ucciderà vero?>>
<<Tu metti i tappi stasera, ci penso io a farlo calmare>> disse facendogli l'occhiolino, cosa che la fece ridere
<<Ricevuto>> si staccarono finalmente dall'abbraccio rendendosi solo in quel momento conto, che erano ancora stretti tra loro, ma nessuno dei due si imbarazzò per questo, entrambi vedevano la cosa come del tutto naturale e normale.

<<Che ci fai tu qui?>> chiese Yoongi a Jungkook vedendolo entrare in casa sua
<<Sono venuto a prendere le cose di Sara, non verrà, come ti avevo già preannunciato, Yoon io non so che cazzo ti prende, ma ti posso assicurare che l'hai delusa, e la delusione non passa con delle semplici scuse o una cena romantica, te la stai giocando veramente e mi stai facendo girare i coglioni anche a me, ora, se non ti dispiace, vado a fare le valigie>> rispose incazzato ma senza alzare la voce, non era tipo che urlava, piuttosto ti uccideva con lo sguardo, ed era proprio quello che aveva fatto in quel momento con il maggiore
<<Non vuole sapere che è successo?>> continuò Yoongi seguendolo
<<No, perché tu non ti sei neanche degnato di dirgli o scrivergli che dovevate parlare, hai usato me come tramite e giustamente lei ha pensato che se ti faceva così repulsione, venire a parlarti distrutta per capire il perché, non ne valeva la pena, perché togliere tutto il proprio orgoglio, tutto il proprio essere per ascoltare una persona alla quale non gliene frega niente e l'ha solo usata?>>

~You are my red thread~ BTSDove le storie prendono vita. Scoprilo ora