XLIII

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All I really care in you wake up inmy arms

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All I really care in you wake up in
my arms

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Quando apre gli occhi, si chiede inizialmente dove sia ma dopo si ricorda di essere salito un treno per raggiungere la sua dolce metà. Si gira verso l'altro lato e la trova intenta a dormire, abbracciata al cuscino, come se lui non ci fosse. Gli scappa un sorriso e le accarezza i capelli castani, osservando i suoi dolci lineamenti al momento del sonno. Guarda l'orologio e vede che sono già le 8 del mattino, ma nessuno dei due ha fretta e possono prendersela comoda per oggi. Dopo mezz'ora lei apre gli occhi e si stiracchia, aprendo lentamente gli occhi e restando a fissare il soffitto per un po': vorrebbe tanto tornare a dormire. Si volta poi con la testa e trova il fidanzato intento a guardare lo schermo del telefono, quindi si avvicina e si attacca a lui.

-Buongiorno.- mormora lei.

-Buongiorno amore mio.- risponde, poggiando il cellulare sul comodino e voltandosi in sua direzione per un bacio.

-Dormito bene?-

-Meravigliosamente.-

-E torna a dormire.- lo incita ma lui scoppia a ridere e cerca di svegliarla.

-Allora anche tu sei pigra.-

-Voglio godermi questa bellissima giornata di riposo con l'amore della mia vita, cosa c'è di sbagliato?-

-Se la metti così..- mormora e torna a sdraiarsi, abbracciandola.

Ma lei riapre gli occhi e sorride, dando tanti piccoli baci sulle labbra di Paulo che circonda la sua vita e si limita a bearsi di quelle coccole. Quando poi si decide a fermarsi per un bacio un po' più lungo e passionale, il calciatore ne approfitta per mandare in porta il piano a cui ha pensato giusto questa stessa mattina. Fa in modo che le loro lingue si incontrino e giochino insieme, poi fa forza sulle braccia e si posiziona su di lei che poggia le mani sulle sue spalle, le sue sono sulle sue cosce. Lia sospira quando le sente salire e superare il tessuto della maglietta del pigiama, arrivando al seno che accarezza con dolcezza oltre il tessuto del top sportivo che indossa.

-Paulo..- lo guarda come per dirgli cosa stia succedendo.

-Rilassati.- sussurra lui.

Non avrebbe accelerato le cose, ma vuole ricambiare il favore di ieri e vederla mentre geme anche lei e quale momento migliore di questo? Quando è più rilassata e tranquilla. Tiene impegnate le sue labbra mentre lascia scorrere la mano fino al bordo dei pantaloni, tirandoli giù quanto basta. Lei sospira quando sente abbassare l'elastico delle mutande e geme quando sente delle dita toccarla. Chiude gli occhi per quale secondo e sente il respiro farsi sempre più pesante, mentre una sensazione di calore si propaga in tutto il suo corpo a partire dal basso ventre. Paulo comincia a muovere le dita con dei gesti circolari sul suo punto più debole, facendola gemere mentre stringe istintivamente le gambe, rilassandone i muscoli poco dopo. Guarda gli occhi verdi del ragazzo e si morde il labbro quando con con un dito la penetra, aggiungendone subito dopo un secondo per migliorare la sensazione. Le muove lentamente per far si che si abitui e capisce subito che questa lontananza è stata dilaniante anche per lei sotto il punto di vista sessuale, se ne accorge da come muove i fianchi e le gambe.

-Paulo..- mugugna mentre poggia le mani sul suo petto, non riuscendo a trattenere i suoi versi di piacere.

-Si?-

Ma lei scuote la testa, come per dirgli che non ha nulla da dire, chiudendo gli occhi. Lui sorride ed accelera il tutto, osservando ogni suo cambiamento espressivo.

Non avrebbe mai immaginato di ricevere un buongiorno simile, non adesso per lo meno ma non se ne lamenta. Sente come se ogni fibra del suo corpo si stia finalmente rilassando, era da tanto tempo che non si sentiva così e deve dire che le era mancata parecchio questa sensazione. Affonda le dita tra i capelli castani di Paulo quando questo si abbassa e solleva la maglietta, abbassando il reggiseno per baciare il suo petto. Schiude immediatamente la bocca quando si alza per unire le loro labbra in un bacio e, proprio in quel momento, sente le gambe cominciare a tremare e quel calore farsi sempre più denso. Si stacca dal contatto con Paulo e piega la testa all'indietro mentre si morde il labbro, lasciandosi andare all'orgasmo.

Sente il respiro pesante e dunque chiude gli occhi per riprendersi un attimo, venendo raggiunta dal suo amato Paulo che la accoglie in un abbraccio, aiutandola a sistemarsi.

-Come mai tutto questo silenzio?-

-Io.. è stato bellissimo.- dice, ancora in preda alle sensazioni di poco fa.

-Sono felice che ti sia piaciuto.- sussurra al suo orecchio.

-Sono rimasta senza parole.-

-Wow, è la seconda cosa nuova che scopro su di te questa mattina. Se per farti stare zitta basta un modo così piacevole, allora credo di aver trovato il modo per non farti aprire più bocca.-

-Sei spregevole.- ride.

-Oh no, ti sei già ripresa?-

-Scemo.- lo spinge come per allontanarlo, ma lui la afferra e la chiude in una presa ferrea. -Così non è giusto.- poggia le mani sulle sue braccia e prova a staccarsi, ma non sembra funzionare.

-Prova a scappare se ci riesci.-

-Al diavolo, si sta bene qui.- si arrende, accoccolandosi contro il suo petto.

-Ti sei già arresa?-

-Se questa è la prigione, allora resto qui per sempre.-

-Ah si?-

-Si.- risponde, baciandogli la spalla.

-Spero che il buongiorno sia così tutti i giorni quando ci vedremo più spesso.-

-Dipende da come ti comporterai.-

-Mi hai scambiato per un bambino?-

-Non è quello che sei?- scherza mentre si tira su, allontanandosi da lui. -Sono fuggita!- esulta.

-Non è giusto, mi hai distrutto con false effusioni.-

-Bisogna saper sfruttare il momento, mi stupisce che proprio tu non lo sappia.-

-Alla faccia di tutte le cose che hai detto, hai imparato a mentire proprio bene.-

Una vita non basta // Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora