Come siamo arrivati a così tanto?
Finalmente sto volando e se so
che ti avrò al mio fianco, volerò
sempre più in alto, più in alto.×
×
×-Pronto?- risponde solo dopo il 4 squillo.
-Tu sei pazzo.- esordisce invece Lia, sentendolo ridere dall'altro lato del telefono.
-È il miglior modo per farti capire quello che penso.-
-Bastava un messaggio.-
-Non sarebbe bastato e poi non è nel mio stile.-
-Non so davvero che dire, ti ringrazio. Sia per i fiori che per le belle parole.- osserva quelle rose e sente un nodo allo stomaco.
-Di nulla, è la verità.-
Poggia la testa contro la testiera del divano, chiude gli occhi, sorride e morde il labbro, immaginando di essere con lui in questo momento, magari tra le sue braccia, stretta a lui.
-Sei la donna più speciale e bella che io abbia mai incontrato e mi dispiace non avertelo detto quando eravamo faccia a faccia.- continua e lei sente il suo cuore spezzarsi sempre più.
-E tu sei troppo gentile, lo sei sempre stato.- mormora.
-Me lo dicevi spesso.- anche lui sente l'incessante bisogno di pensare che sia lì con lei, che si stiano abbracciando amorevolmente sotto le lenzuola, reduci da una giornata piena, spezzata dalla monotonia da quei baci che si starebbero dando, dai loro corpi che si starebbero unendo.
-È anche questa la verità.-
Ridacchia ed osserva il paesaggio di Torino fuori dalla sua finestra, sperando per un attimo che sia Milano.
-Dimmi che ci sei al ritiro di questo mese.-
-Certo che ci sarò.- risponde immediatamente.
-Allora non vedo l'ora di vederti, Lia.-
-Anche io.- sussurra, ma lui riesce comunque a sentirla.
Si salutano dopo altri 15 minuti ed entrambi sentono un vuoto dentro, è come se la mancanza li stesse affogando sempre più. Lia non ce la fa più, vorrebbe correre da lui e dirgli quanto lo ama, quanto vorrebbe averlo accanto ogni giorno, ogni momento ed ogni istante della sua vita fino alla fine, donandogli tutto l'amore che può, quel sentimento che cresce ogni giorno un po' di più. Lascia perdere il telefono e si alza dal divano, camminando verso la sua camera da letto; apre l'armadio e sposta tutti i vestiti piegati in ordine, afferrando qualcosa che è nascosto infondo: una scatola. La prende e si siede sul letto a gambe incrociate, sospira prima di togliere la parte superiore e mostrare tutto quello che ha deciso di mettere via per evitare di soffrire ancora, tutto quello che avrebbe potuto ricordarle quei due anni. Ma è stato inutile, la sua mancanza si sente comunque. Tira fuori le loro foto e le osserva una ad una, le analizza con gli occhi e ricorda ogni singolo momento immortalato, poi tira fuori la maglia che ha lasciato da lei e che lei non ha mai più messo prima di andare a dormire. La stringe a sé e sente ancora il suo profumo, il suo bellissimo profumo. Trova poi i biglietti lasciati quando usciva prima, dove scriveva che si sarebbero rivisti ad una determinata ora e che la amava da morire, tutti i biglietti di ogni singolo regalo o mazzo di fiori, qualunque cosa. E poi l'anello che ha tolto, quel regalo di compleanno che le ha fatto battere il cuore e che sperava di togliere solo quando avrebbe dovuto indossare la fede. Prova ad indossarlo ed immagina che sia lui a metterlo, proprio come la prima volta e, senza che possa trattenersi, una lacrima scende giù dai suoi occhi, venendo seguita da tante altre.
-
-Lia? Hey Lia? Mi stai ascoltando?- Victoria si fa insistente quando non sente più dire una parola all'amica.
-Eh? Scusa, scusa, mi sono persa. Dicevi?- scuote la testa.
-Dico che dovresti sul serio farti avanti, ormai è ovvio che tutti e due siete ancora innamorati.-
-Ma cos'avete tutti? Ripetete sempre le stesse cose.- sbuffa.
-Perché è la realtà dei fatti, amica. Non puoi aspettare che siano sempre gli altri a fare tutto, devi anche saper reagire.-
-Lo so, lo so.- chiude gli occhi per un istante.
-Tornerete a casa per un po' per il ritiro, magari è la vostra occasione di avvicinarvi almeno un po'.-
-Saremo entrambi impegnati, Vic.-
-Ci risiamo, FREGATENE! Quando pensi di dirglielo? A fine campionato? No, perché poi dovrete prendere la questione dei mondiali in maniera seria? E allora quando? Quando ricomincerà tutto?-
-Hai ragione, scusa.-
-Non ti riconsco più, perché sei così giù di morale?-
-Perché mi manca.- risponde e trattiene le lacrime.
-E sono sicura che anche a lui manchi, per questo dovreste ricominciare. Almeno a piccoli passi, per la felicità tua e anche sua.-
-Vedremo quello che riesco a fare.-
-È così che ti voglio, adesso però smettila di essere così triste. Non c'è niente che possa fermarvi, è stata una pausa che vi ha insegnato quanto vi amate e quanto volete stare insieme nonostante tutto quello che avete vissuto prima. C'è sempre una soluzione, basta cercarla. Dovete trovarla e vivere serenamente felici e contenti.-
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Una vita non basta // Paulo Dybala
Fanfic"Una vita non basta, non per viverti come vorrei" Sono parole perse tra le stelle, parole pesanti, piene di significati. Lia non si sarebbe mai aspettata di riavvolgere il nastro, di fare un passo indietro per capire cosa aveva lasciato indietro e c...