LXV

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Dalla sua vita si sarebbe aspettato di tutto.
Si sarebbe aspettata di arrivare a 30 anni da sola, senza una famiglia, un marito, un figlio o qualsiasi cosa che avrebbe potuto definire "realizzata" una donna.
Si sarebbe aspettata di vivere solo del suo lavoro.

Si sarebbe aspettata di vivere da sola in una casa enorme, forse con la compagnia di 2 gatti, 3 cani, 1 pesce rosso e un coniglietto.

Si sarebbe aspettata che, per dare un tocco di vivacità alla sua vita, si sarebbe buttata col paracadute ed urlare come una pazza fino a quando non sarebbe tornata per terra.

Si sarebbe addirittura immaginata di sposare un uomo che non avrebbe mai amato per provare ad illudersi di poter essere come le altre.

Insomma, si sarebbe aspettata di tutto perché ha una fervida immaginazione per le cose che si svolgerebbero in un universo parallelo. Natalia non aveva il tempo di prendersi cura di così tanti animali, non si sarebbe mai permessa di buttarsi con il paracadute, non avrebbe mai e poi mai fatto qualcosa che non voleva solo per sentirsi inutilmente amata o apprezzata dalla società.

Ma mai, proprio mai, si sarebbe aspettata di dover entrare di domenica mattina all'interno di una farmacia a Miami dopo una notte passata a star male, forse per qualcosa di veramente indigesto che aveva mangiato o per quale cocktail che aveva deciso di prendere giusto per tener compagnia a Paulo che non era stato minimamente svegliato per non farlo preoccupare.
Nemmeno i farmacisti si sarebbero aspettati di veder entrare una donna con gli occhiali da sole alle 5 del mattino, con la vestaglia indosso anche se sotto era vestita normalmente che, dopo aver guardato nei vari scaffali inutilmente, si sarebbe avvicinata e con un inglese dalla pronuncia imperfetta chiede: "Can I have a pregnancy test, please?".

Giura di aver passato i primi 15 minuti a fissarlo, sperando che fosse lo stesso oggetto a muoversi da solo. È rimasta chiusa in bagno per un'ora, erano già scoccate le 6 e Paulo ancora dormiva tranquillo nella stanza affianco. Titubante si è messa in piedi, ha urinato e ha fatto in modo che quell'aggeggio cominciasse a funzionare in un modo o nell'altro.
"3 minutes" e che 3 minuti, ha girato avanti indietro per la stanza per quelli che sembrano persino 10 minuti, ma in realtà erano solo 10 secondi. Ha provato a fare di tutto per distrarsi: sistemare gli asciugamani, dividere i panni, sistemare i rotoli di carta igienica e persino contare le mattonelle della parete, ma poco dopo si distraeva e tornava a fissare il test poggiato sul lavandino. In cuor suo sperava solamente che Paulo non aprisse di getto la porta prima che avesse il risultato, prima avrebbe voluto metabolizzare e poi glielo avrebbe detto nel modo più calmo e sensibile possibile. Come? Non le era chiaro, ma sempre meglio che andare troppo diretta.

Ed eccoci arrivati a questo punto: a quando l'orologio segna che sono già passati tre minuti e lei ha lo sguardo perso su quel test che ha colorato ben due linee. Lia è incinta e i suoi occhi lasciano cadere delle lacrime che finiscono per terra. Lo stringe al petto e poggia istintivamente una mano sul grembo, accarezzandolo mentre sorride.

Non si sarebbe mai aspettata che le parole di José, Sara, Alicia e Victoria avrebbero presupposto una cosa del genere, anzi, pensava che ancora ci volesse tempo. Ma adesso che è successo è felice, è incinta e sarà mamma di una bellissima creatura.
Non resta altro che dirlo al futuro papà.

Si prende del tempo per pensare, sono le 07:30 e lei esce dal bagno dopo essersi assicurata di essere in ordine, di non avere gli occhi rossi o qualche altro dettaglio che salti subito all'occhio. Si siede sul letto dopo essersi tolta i vestiti con cui è uscita prima ed accarezza i capelli del fidanzato che, dopo un paio di minuti, sorride ed apre gli occhi.

-Buongiorno.- mormora mentre sbadiglia, avvicinandosi di più alla sua mano.

-Buongiorno.-

-Come mai sei già sveglia?-

-Mi sono svegliato presto.-

-Rilassati amore, siamo in vacanza.-

-Senti Paulo, devo parlarti di una cosa.- dice e lui capisce subito che la cosa è seria.

-È successo qualcosa?-

-No cioè si, non lo so..- sospira e si sbatte una mano contro la fronte.

Lui si mette seduto e prende le sue mani.

-Hey calmati, prendi un bel respiro e dimmi cosa c'è che non va.-

-Non c'è nulla che non va.- inizia e dopo prende quel respiro profondo.

-E?-

-E..- balbetta un paio di volte.

Cala il silenzio, ha già dimenticato tutto quello a cui aveva pensato e adesso si sente una scema a starsene lì in silenzio mentre lui si immagina chissà cosa. Prende un altro profondo respiro, chiude gli occhi e si passa nervosamente una mano sul viso, sentendo il cuore perdere un battito: al diavolo tutti i discorsi, avrebbe scelto la via più diretta.

-E sono incinta.- sputa e per un attimo ha persino paura di guardarlo, si sente pietrificata.

-Sei seria, Lia?-

-Si.-

-Non è uno scherzo?-

-Scherzerei mai su una cosa del genere?- ma quando alza la testa o lo guarda, capisce che non è arrabbiato o deluso. È emozionato.

-Quindi abbiamo un figlio!- esulta e si getta su di lei, stringendola e prendendola in braccio per festeggiare, lasciandola per un attimo senza parole.

-Oddio mi è preso un colpo.-

-Per?-

-Non lo so, avevo paura della tua reazione.- piange dal sollievo.

-No amore mio, no. Sono contento, è il miglior regalo che potessi farmi.-

La mette con i piedi per terra e la bacia, andando ad accarezzare la pancia che è ancora piatta e dentro cui si sta formando una piccola vita. La loro intera vita.
Non si sarebbero mai aspettati una favola.

-Ti amo, dico sul serio.- dice lei, stringendolo tra le sue braccia.

-Ti amo, Lia, vi amo.- le lascia una serie di piccoli baci sulle labbra. -Anche se non mi basterà mai una vita per farlo.- ha come un deja-vù al sentirgli ripetere quelle parole. -Sarà un bel modo di ricominciare, io, te e il bambino.-

×
×
×

I need your voice, I need your lips, I
need you bad, I wanna steal
your kiss 'cause you're all that I've been dreaming. This is just another
song about, another song about love.

Una vita non basta // Paulo DybalaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora