La vita è tutta d'un fiato, è il tempo sprecato. L'amore infinito che provo
per te. La vita è tutta d'un fiato, vestito sbagliato, è il cielo stellato
stanotte con te.×
×
×-Sei già lì?- domanda Victoria.
-Si, sono fuori.- risponde Lia.
-E sei nervosa, non è vero?-
-Parecchio.- sospira.
-Si sente dal tono di voce, vedi di stare tranquilla e vedrai che andrà tutto bene.-
-Ci provo.- prende un respiro profondo.
-Questo è un giorno speciale, santo cielo non immagino Paulo con indosso un'altra maglia.-
-Credo che nessuno lo faccia.- e come potrebbero dopo 7 anni?
-Sei pronta alla marea di critiche che riceverai per essere lì?-
-Sono pronta da quando ci siamo messi insieme.-
-Ok, era una domanda davvero stupida.- ride. -Allora prendi un bel respiro, entra, siediti, guarda la partita, parla con lui, chiarite, andate a letto, fate l'amore e divertitevi.-
-Santo cielo, Vic.- ride.
-Buona fortuna!-
Dopo quel tocco di coraggio, Lia viene scortata fino alla tribuna dove delle gentilissime hostess mostrano lei quale sia il suo posto. Osserva I ragazzi di entrambe le squadre correre per il campo dello Juventus Stadium e si concentra sul suo numero 10 che non si è ancora accorto del suo arrivo. Dopo pochi minuti, come se avesse sentito il suo nome che si ripete nella testa di Lia, si volta e la intravede subito. Le sorride e la saluta con la mano, venendo ricambiato immediatamente.
-Devo sedermi qui?- domanda una voce squillante a pochi passi dalla tribuna, ma lei si limita a guardare con la coda dell'occhio. Rimane composta come se non avesse notato Mila che, invece, la squadra e si siede. Entrambe hanno avuto la buona idea di coprire i graffi sul viso con del trucco. Si limitano ad ignorarsi fino a quando non inizia la partita ed entrambe puntano la loro attenzione sul pallone.
La Lazio è agguerrita ma la Juve non cambia prospettiva, ha l'obiettivo di vincere. Questa sera poi dovrà contare due stelle in meno: Giorgio Chiellini che si ritira e Paulo Dybala che lascia la squadra. È subito tra i piedi bianconeri quando, con un colpo da maestro, Vlahovic, con un colpo di testa, segna il primo goal al 10', dedicandolo all'amico Paulo con la sua esultanza. Al 18' i tifosi bianconeri salutano il loro capitano con commoventi cori e con lo sguardo innamorato che il giocatore ha quando guarda la sua squadra.
Batte le mani quando Alvaro Morata segna il suo secondo goal, chiudendo così il primo tempo che vede in vantaggio la squadra torinese di due punti. Lia manda un veloce messaggio di risposta a Jing che le chiede come va, subito dopo alza lo sguardo e trova Paulo che la guarda dalla panchina. Sorride e lui fa lo stesso, portando poi l'attenzione alla sua destra dove si trova Dusan.
Mila li osserva e storce il muso per la rabbia, prova a farsi vedere in qualche modo ma non sembra riuscirci: da quando è diventata invisibile? Che la stia ignorando sul serio? Non può crederci, eppure vede che alza lo sguardo verso la tribuna, ma lo fa davvero per prestare attenzione solo a Lia? Perché continua a rubarle così la scena? Perché lui insiste ad essere fissato solo ed esclusivamente con lei? Non lo sa, non lo capisce.
Dal canto suo, la nerazzurra, non riesce a staccargli gli occhi di dosso e ne è ben consapevole, non si stupirebbe se si sentisse a disagio ma deve essere abituato ormai.
Il secondo tempo ha inizio e il pallone è sempre più difficile da giocare, forse perché sono gli ultimi minuti. Immediatamente accade però qualcosa che sconvolge l'assetto del punteggio: Alex Sandro sbaglia e segna un autogol che fa guadagnare un punto alla Lazio. Paulo fa cenno lui di non preoccuparsi, a Lia torna in mente quanto sia tremendamente gentile e generoso, non riesce nemmeno a seguire il gioco e se qualcuno le chiedesse di parlare statisticamente, riuscirebbe solo a farlo circa il suo fidanzato. Gli altri sembrano essere solo di sfondo, non per male ovviamente.
Il cuore le arriva in gola quando vede il tabellone alzarsi per mostrare i cambi e vede il numero 10 in rosso, adesso è davvero finita. Sospira e lo guarda mentre viene circondato dai suoi compagni e sotto i cori dei tifosi che mostrano foto, magliette, sciarpe, striscioni e quanto per mostrare il loro affetto alla Joya che è cresciuta sotto l'ala torinese. Lo guarda mentre sorride, quando i suoi occhi sembrano tristi e leggermente oscurati. Ma alza la testa, alza la mano e manda un bacio al suo pubblico, mimando qualcosa come un "vi amo". Applaude e perde il filo della partita, guarda solo lui nella panchina e sente solo un profondo boato quando, al 95', Milinkovic-Savic segna il goal della parità.
Adesso arriva la parte difficile: tutto è incentrato su quei due, su quelle due leggende che hanno riscritto la storia della Juventus. Giorgio Chiellini e Paulo Dybala avrebbero lasciato la Juventus, ma i loro tifosi non avrebbero mai lasciato loro.
La Zanetti sospira pesantemente quando vede quegli occhi verdi bagnarsi di lacrime, lacrime di tristezza e di commozione, di amore per la maglia, per la squadra e per i tifosi. I suoi occhi cominciano a lasciar uscire delle lacrime e si mette in piedi per applaudire, per unirsi all'amore di quella folla lì presente.
È felice di vedere che ci siano davvero tantissime persone che lo amano così tanto, che stanno addirittura piangendo insieme a lui per la mancanza che già si sente nonostante non abbia lasciato ancora il campo. È per questo che tutti amano lo sport del calcio, perché connette le persone, li costruisce quei legami che non si sfalderanno mai nonostante il dolore o la delusione.
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Una vita non basta // Paulo Dybala
Fanfiction"Una vita non basta, non per viverti come vorrei" Sono parole perse tra le stelle, parole pesanti, piene di significati. Lia non si sarebbe mai aspettata di riavvolgere il nastro, di fare un passo indietro per capire cosa aveva lasciato indietro e c...