Sta per grandinare ed io non so tremare più.
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×
×Le due giungono sulla terrazza del grande ristorante e, avvolgendosi nelle loro giacche dato il vento, si prendono qualche tempo per stare in silenzio e analizzare quello che avrebbero voluto dire. Victoria sospira affranta, non sa da dove iniziare per esprimere il suo dispiacere e delle semplici scuse non saranno mai abbastanza per far si che Lia perdoni quel gesto violento e tutta la rabbia che ha sfogato come se fosse davvero colpa sua. O almeno questo è quello che pensa lei. Dalla sua parte, invece, Natalia resta in silenzio perché sa che non avrebbe bisogno di dire niente, anche perché non saprebbe bene da come partire.
-Come.. come vanno le cose?- domanda allora.
-Tutto bene, a te?-
-Non c'è male, almeno credo.- risponde e tenendo sempre lo sguardo basso, sospirando poco dopo. -Senti Lia, sono pentita per quello che ho fatto. Non so cosa mi sia preso, ho sbagliato e non volevo trattarti in quel modo o spaventarti, non ho idea di cosa mi sia passato per la testa. Ti prego, perdonami.- sputa velocemente.
-Hey hey, calmati.- si avvicina quando la vede piangere. -Va tutto bene.-
-È che..- comincia. -Non so nemmeno io come abbia fatto ad innamorarmi di Caleb, ma è successo. È stato prima di tutto quel casino tra lui e Paulo, sentivo che in qualche modo ci fossimo avvicinati e che la mia non fosse solo un'impressione e che ricambiasse davvero i miei sentimenti. Poi l'ho visto farsi in 4 per te, l'ho visto mentre ti guardava e ho sentito la sua gelosia quando tu avevi occhi solo per Paulo. Quella sera mi è sembrata l'ideale per parlargli, pensavo che mi sarei tolta un peso e speravo che lui mi dicesse che, alla fine, mi ha sempre amata, almeno un po'. Speravo che per una volta sarei stata come te ai suoi occhi. Quando mi ha detto di no, non ero delusa, ero più che altro triste e.. arrabbiata, ma non con te o con lui, ma con me stessa. Ho bevuto e mi sono ridotta ad uno straccio, sono tornata in stanza con te che avevi passato un bellissimo momento ed ho dato di matto, ho rischiato di farti male e non so nemmeno cos'altro se non mi fossi fermata. Non penso davvero quello che ti ho detto, per me sei davvero una grande amica e so che quello che ho fatto è gravissimo e non merita alcuna giustificazione e nemmeno un perdono. Ma voglio dirti che sono davvero addolorata per tutto.- singhiozza tra una parola e l'altra.
-Sei davvero una scema.- sospira Lia, attirandola in un abbraccio. -Certo che ti perdono.-
-Dici sul serio?-
-Certo che si.-
Vic la stringe e nasconde il viso nell'incavo del suo collo, sfogandosi con un pianto liberatorio e cercando di farsi scivolare di dosso tutto il dolore che prova.
-Non avevo minimamente pensato che ti piacesse Caleb e.. mi sento in colpa per tutto quello che è successo. Ma lui non è mica l'unico, sei uno schianto e ci sono ragazzi su ragazzi che farebbero qualsiasi cosa pur di uscire una volta con te. Magari poi Caleb aprirà gli occhi e capirà cosa si è perso.-
-Grazie, Lia.- sorride dopo aver tirato su con il naso.
-Non devi ringraziarmi, gli amici servono anche a questo.-
-Ad ogni modo sono davvero felice che tu e Paulo stiate muovendo i primi passi verso il vostro futuro.- dice con tanta gioia. -Da quando sono arrivata poco fa, non ho potuto non notare come ti tenga sempre sott'occhio, come se potessi sparire da un momento all'altro.-
-Stiamo cercando di andare avanti.-
-E fate bene, Lia, davvero. Siete innamorate e vi meritate di stare insieme.-
-Anche tu meriti di essere felice con qualcuno, Vic.-
-Ma non con.. lui.- borbotta.
-E invece è proprio con lui che dovresti stare.-
-Per dirgli cosa? Adesso non mi guarda nemmeno più negli occhi da quanto è arrabbiato.- sospira.
-Ci parlo io con Caleb, non ti posso promettere di farlo stasera ma stai sicura che mentre noi saremo via, riceverai un suo messaggio e parlerete fino a quando non torneremo.- le promette.
-Dici sul serio?-
-Certo che parlo sul serio, puoi prenderti qualsiasi uomo tu voglia.- la accarezza la spalla.
-Grazie! Sei la migliore!- la abbraccia e la bacia sulla guancia. -Ah.. ehm.. mi dispiace anche per quella specie di bacio.-
-Fa niente, non è stato neanche poi così male.-
-Era la prima volta che baciavo una donna.-
-Anche per me, abbiamo fatto questa esperienza. Meglio te che qualche altra ubriaca qualsiasi.- osserva per poi ridere.
-Hai ragione.- sospira. -Quand'è che parlerete?-
-Non lo so, però so che deve dirmi qualcosa. Sono.. tranquilla ma anche terrorizzata da quello che sarà.-
-Hai paura di esserti illusa, eh? Te lo si legge in faccia.- capisce lo stato d'animo dell'amica. -Non hai idea di come ti guardi, per lui sei come.. oro per me, se non è amore questo.- cerca di sdrammatizzare.
-Non pensavo fosse così chiaro.-
-Fino a quando andrai avanti con la paura che finisca di nuovo, non sarai mai capace al 100% di ricominciare. E poi ti assicuro che non è quello che pensi, ti dovrà parlare su cosa fare da qui in avanti. Non siete due ragazzini qualsiasi, siete Paulo Dybala, la Joya, e Natalia Zanetti.- non ci ha mai fatto così tanto caso, anzi, adesso che ci pensa, non sarebbe nemmeno strano se ritrovasse su internet qualche foto loro mentre si abbracciano sul suo balcone o dopo gli allenamenti.
-Chi pensa positivo ha già compiuto la maggior parte del lavoro.- le dice infine. -Torniamo dentro?-
-Tu vai, io prendo un altro po' d'aria fresca per schiarirmi le idee.-
La bionda annuisce e lascia così l'amica sola che, sospirando pesantemente, alza lo sguardo verso il bellissimo panorama che si può osservare da quassù e sente uno strano senso di agitazione smuovere il suo stomaco e dopo anche il suo petto. Incrocia le braccia al petto per cercare di riscaldarsi da quella fredda brezza serale ma, dopo nemmeno 5 minuti, sente delle braccia stringere la sua vita e un sorriso nascere sul suo viso in risposta.
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Una vita non basta // Paulo Dybala
Fanfic"Una vita non basta, non per viverti come vorrei" Sono parole perse tra le stelle, parole pesanti, piene di significati. Lia non si sarebbe mai aspettata di riavvolgere il nastro, di fare un passo indietro per capire cosa aveva lasciato indietro e c...