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-Izuku... chiudi gli occhi ok?-
[...]
-questo è stato il vostro errore più grande-
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Inko aveva pensato a quel momento da tutta una vita, rivedere suo figlio per poi andarsene con lui, ma ora vacillava sulla sua idea originaria, Hisashi non le aveva mai fatto del male in alcun modo, e vederlo con Izuku e come interagiva con lui, non pensava più all'uomo che credeva fosse.
Izuku era un bambino vivace, che voleva dirle tantissime cose, e mostrarle cosa sapeva fare, Inko lo ascoltava senza perdersi una sola sillaba, il piccolo le parlò di come i suoi "fratelloni" si prendevano cura di lui quando papà non c'era e delle sue "sorellone" che si occupavano di tenerli a bada, Izuku divenne una piccola ombra ogni volta che Inko si spostava, avendo paura che se ne andasse, Hisashi lo rassicurava, dicendogli che non si sarebbero più separati.
Hisashi aveva fatto molte chiamate quel giorno, aveva l'aria pensosa e nervosa, quasi infastidita.
-papà! Papà guarda-
-fammi vedere piccolo... oh! Ma è bellissimo, dovremmo appenderlo sul frigorifero-
-lo faccio subito-Izuku corse in cucina, sventolando il disegno verso sua madre, che si mise a cercare due magneti per appenderlo sul frigorifero.
-mama guarda questo è mua-nii- indicò la figura vestita di nero.
-davvero? Parlami un po di lui-Il piccolo iniziò a parlarle di Tomura, principalmente di come stavano sempre assieme, mentre Izuku parlava, Inko stava ascoltando anche il tono di Hisashi con cui parlava al telefono, diventava poco a poco più furioso e preoccupato.
-mama? Mi ascolti?-
-eh? Oh si piccolo scusami, ero assorta nei pensieri-
-fa lo stesso, tanto appena Mua-nii finirà tutto, verrà qua e te lo farò conoscere!-Izuku era così felice mentre parlava, come ogni bambino voleva una famiglia unita, e il pensiero che presto sarebbe stato così.
-cosa combini piccolo mio?-
Hisashi domandò entrando in cucina con un grande sorriso, Inko aveva capito che qualcosa lo turbava ma per il momento non volle chiedere nulla, per adesso si voleva godere il momento in famiglia.
Quando arrivò la sera Izuku era talmente stanco che si addormentò subito, fu messo a letto e lasciato dormire in pace.
-Hisashi va tutto bene?-
L'uomo si girò e guardò la moglie con uno sguardo confuso.
-si va tutto bene, perché lo chiedi?-
-mi sembravi preoccupato oggi-
-ah quello... non pensarci troppo-
-se qualcosa ti turba dimmelo ti prego, non devi avere troppo peso sulle spalle-Hisashi le sorrise, passandole una mano sul viso.
-grazie cara, ma non devi temere, ho tutto sotto controllo, come sempre-
Inko non rispose, anche se avrebbe voluto farlo.
-perché non andiamo a dormire? È molto tardi e domani c'è molto da fare-
-io... va bene-
-avviati pure, finisco una cosa e sono da te-Era sicura che qualsiasi cosa dovesse finire non fosse legale, non sapeva cosa aveva in mente, e nemmeno cosa stava facendo.
Inko rimase seduta sul letto, pensava a mille cose mentre era là da sola, non era sicura di niente, l'unica sicurezza che aveva era di tenere Izuku al sicuro, ma era giusto allontanarsi ancora da suo marito? Chiudere gli occhi su quello che faceva veramente? Era questo quello che voleva? Una vita con la costante paura e senso di colpa per quello che Hisashi faceva per vivere?
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Like Home - MHA
Hayran KurguTutto questo era stato un enorme follia, un errore, se lo ripeteva mentre usciva dall'edificio. Ignorava le sirene e le grida dietro di se, ormai non erano piú di sua preoccupazione. L'unica cosa, o per meglio dire persone, che contava era con lui a...