capitolo 17

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l'entusiasmo e la solarità del gruppo di amici nel vedere che deku era tornato in agenzia, fece svanire in un attimo l'atmosfera grigia e cupa creata dal cielo particolarmente nuvoloso di quella mattina. Mina, con la sua solita vivacità, corse verso l'omega a braccia aperte e lo strinse in un forte abbraccio. Per quanto volesse essere un gesto affettuoso, però, deku per poco non rischiò di soffocare.

mina: aaaahh!! che bello, sei tornato, sei tornato!

deku: m-mmph! s-shii! m-mi shtai shoffocando!

mina: oh, scusa, scusa!

kiri: è bello riaverti qui con noi!

kami: si, la tua assenza si è fatta sentire! bakugou ci ha detto che sei stato male

l'omega, con la coda dell'occhio, guardò bakugou, mentre quest'ultimo, alzando leggermente le sopracciglia, lo invitò a confermare.

deku: a-ah, si si! ecco.....ho avuto la febbre alta...

kami: così a lungo?

deku: b-beh, si.....m-ma sto bene adesso, davvero!

kiri: capisco un paio di giorni, ma così è un po preoccupante! ti sei fatto vedere da un dottore?

notando l'omega andare leggermente nel panico, che non sapeva come rispondere a tutte quelle domande, bakugou decise di parlare al posto suo.

baku: è solo un po cagionevole di salute, ok?? non rompete i coglioni

mina: ihihi.....scommetto che non hai dormito pur di prenderti cura di lui

le guance di entrambi i ragazzi, presero un leggero colorito. Bakugou, come era suo solito fare per cercare di nascondere l'imbarazzo, schioccò la lingua e spostò lo sguardo. Deku, invece, guardò il biondo e sorrise lievemente al suo viso imbarazzato. Per quanto fosse stato impegnato con il lavoro da eroe, era vero: si era preso cura di lui. Gli aveva rotto le scatole a causa delle sue voglie chissà quante volte, eppure aveva ugualmente continuato a prendersi cura di lui. Nonostante le lamentele, nonostante la stanchezza, lo aveva fatto, e il pensiero di ciò portò al cuore dell'omega a battere forte. 

kiri: e quelle occhiaie lo dimostrano, caspita, sei un mostro, oggi!

baku: e tu sei brutto tutto i giorni, e allora?

mina: ehi, il mio ejirou non è brutto!

disse la rosa gonfiando le guance.

baku: ha parlato il big bubble ambulante

kami: ad ogni modo.....sicuro sicuro di stare bene?

deku: beh, ecco....si

kami: allora devi assolutamente venire alla festa!

deku: la....festa?

baku: oh no....

mina: oh si si! ogni anno in questo periodo, facciamo una festa assieme a tutti i nostri ex compagni di scuola! devi assolutamente conoscerli, sono sicura che ti adoreranno!

un luccichio si manifestò negli occhi di deku. Poter conoscere le persone che erano state accanto a bakugou durante i suoi anni da adolescente, per qualche motivo, lo eccitò particolarmente.

kiri: ed ogni anno cambiamo luogo. Quest'anno la faremo a casa della nostra ex compagna, momo yayorozu!

kami: la sua non è una casa, ma un intera reggia! pensa, è talmente ricca che ha una piscina dentro una piscina!

mina: adoro la sua piscina dentro la piscina!

deku: oh....w-wow!

deku capiva perfettamente cosa voleva dire vivere nel lusso, ma mai lo aveva trovato come un qualcosa che potesse rendere felici, anche perchè lui la ricchezza la associava alla gabbia da cui era stato estremamente difficile fuggire che neito aveva creato attorno a lui. Ciò però, non eliminò la sua curiosità nel vedere quella casa e conoscere i loro ex compagni. A quanto pare, però, a quel ragazzo esplosivo quasi perennemente imbronciato, l'idea non piaceva affatto.

From another world - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora