capitolo 29

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"mi dispiace, ma il bambino non ce l'ha fatta"

quelle parole stritolarono il cuore dell'omega in una morsa violenta e possente. Era come se l'oscurità fosse improvvisamente piombata su di lui per avvolgerlo nel buio più totale per l'eternità. Il medico di corte gli aveva ricucito la ferita in modo egregio, ma per quella che ora si portava dentro non poteva fare niente. Appena saputa la notizia, ochako e sua madre si erano precipitate da lui per stargli accanto e provare a donargli un po' di conforto, ma deku non sembrava percepire la loro presenza. In quel momento, per lui era come se non esistessero, era come se niente esistesse. Aveva perso un bambino, il suo bambino, il bambino che avrebbe tanto voluto crescere al fianco di bakugou. Si sentiva così perso, vuoto....come se qualcuno gli avesse scavato il ventre e rimosso ogni organo al suo interno. Di tanto in tanto, con la mano, ci passava sopra, dando delle lievi carezze, come a sperare, a credere, che fosse solo un errore e che in realtà quella piccola creatura stava ancora crescendo sana e forte dentro di lui. Ma la realtà era un altra e questo deku lo sapeva perfettamente. Era estremamente dura da ammettere, ma era così: neito aveva vinto. Le due persone più importanti della sua vita gliele aveva portate via. 

inko: izuku, tesoro mio.....non sai quanto mi dispiace

sua madre, seduta sul letto accanto a lui, cercava di donargli un minimo di conforto, ma sapeva che delle carezze sul viso non avrebbero eliminato come per magia il dolore che provava. In quel momento, si sentiva più impotente che mai e si odiava per questo. Aveva lasciato che suo figlio soffrisse e non aveva mai provato a fare nulla per aiutarlo. Che razza di madre era?

quel senso di impotenza, però, non lo provava solo lei. Ochako era stata al fianco di deku per ben quattro anni e si era sempre occupata di lui, ma nemmeno lei aveva mai provato a fare davvero qualcosa per aiutarlo. Non lo aveva mai ammesso, ma aveva sempre provato disgusto nei confronti del principe neito, e dopo quello che aveva fatto, quel disgusto si era trasformato in un vero e proprio odio. Prendendo la mano di deku, disse tutto ciò che si era da sempre tenuta dentro.

ura: forse non mi è concesso dirlo, ma non mi importa. Neito non merita di regnare. Un alpha che fa perdere il figlio al proprio omega non è degno di essere un principe. Gli alpha dovrebbero proteggere gli omega, non sottometterli e farli soffrire! dovrebbe esserci qualcuno di buono e generoso a regnare, qualcuno come te!

lo sguardo spento dell'omega, che fino a quel momento era rimasto immobile a fissare il vuoto, si posò su quello di ochako. Una luce sembrava brillare in quei occhi color nocciola. Qualcuno come lui a regnare? gli stava per caso dicendo che doveva essere lui il principe del regno dei tre mari? un omega? sarebbe stato davvero possibile? ma prima che potesse avere il tempo di rimuginare le parole della ragazza, colui che odiava più di qualsiasi cosa al mondo, si presentò alla porta.

neito: voi due, uscite

sia inko che ochako rivolsero a neito uno sguardo colmo di disprezzo e quest'ultimo, seppur lo avesse notato, non disse niente e si limitò a sorridere. Una volta uscite, l'alpha si avvicinò al letto, dove l'omega stava rannicchiato sotto le coperte e gli rivolgeva le spalle.

neito: e così....hai perso il bambino. Mh.....beh, se non ha sopportato la ferita vuol dire che non era abbastanza forte

chiuse a pugno, le mani dell'omega strinsero aggressivamente le lenzuola.

neito: probabilmente sarebbe nato omega e a me servono eredi alpha, quindi meglio così

quanto avrebbe voluto che quelle lenzuola fossero il suo collo. Voleva stritolarglielo e chiudergli quella boccaccia una volta per tutte.

neito: però sai, un po' mi dispiace che sia andata così. Se solo ti fossi comportato bene....non sarebbe successo nulla. E' colpa tua, lo sai, vero? ma non ti preoccupare.....ne faremo tanti altri

From another world - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora