capitolo 9

1.7K 95 166
                                    

una settimana era volata, e deku si stava abituando all'eccentricità del mondo moderno. Aveva scoperto ed imparato molte cose durante quei giorni e, più scopriva, più rimaneva affascinato. Aveva appreso che non si trattavano di poteri magici ciò che bakugou e gli altri possedevano, ma che si chiamavano quirk e che oltre l'ottanta percento della popolazione ne possedeva uno. Aveva appreso che le bizzarre carrozze prive di cavalli si chiamavano auto e che bisognava avere una patente per guidarne una. Inoltre, aveva finalmente capito cose fosse un cellulare e bakugou gliene aveva comprato uno, ma gli ci era voluto un po per capire come funzionasse e anche ricordarsene il nome.

deku: un cero....un cerul....un cerlo...

baku: un cellulare!

deku: un cellorale!

baku: e che cazzo, chiamalo telefono!

come per ogni singola cosa a lui sconosciuta, le sue reazioni di fronte alle funzionalità del telefono furono esilaranti e tenere agli occhi di bakugou. Non appena aveva appreso cos'era una foto e che il telefono poteva farne di svariate, non aveva fatto altro che fotografare qualsiasi cosa gli capitasse a tiro, persino il biondo, che ovviamente si era lamentato e gli aveva imprecato di cancellarle, cosa che però, l'omega non aveva fatto. Inoltre, testò spesso la sua pazienza, chiamandolo più volte mentre era a lavoro, talmente tanto era il suo stupore nel sapere che con quella scatolina poteva parlare a distanza con un altra persona.

deku: quindi mi senti?? davvero mi senti?? anche da questa distanza?? 

baku: siiii......

deku: è incredibile, vero? tu sei lì, mentre io sono qui e riusciamo a sentirci! pazzesco! 

baku: senti, piccolo rompicoglioni....hai finito di chiamarmi ogni cinque minuti o te lo devo buttare nel cesso quel telefono?

deku: oh, scusa, hai ragione, ti lascio lavorare, ciao!

kiri: ehi ehi ehi! non si parla con il fidanzatino a lavoro, ihihihi!

baku: e tu sta zitto!

ma lo stupore verso la tv e tutto ciò che trasmetteva, fu ancora più grande di quello per il telefono. 

Film, serie tv, documentari, programmi....

un mondo intero dentro uno schermo rettangolare. Con un espressione imbambolata, le mani sulle ginocchia e la bocca spalancata, l'omega rimaneva fisso a guardare la televisione sotto lo sguardo divertito di bakugou che, in disparte, si godeva sempre le sue reazioni.

deku: è come....guardare un libro!

a volte, però, i film o i programmi erano noiosi e, nonostante per deku era tutto estremamente affascinante, finiva anche lui per addormentarsi e non mancò l'occasione in cui si addormentò sulla spalla di bakugou, cogliendo quest'ultimo di sorpresa e lasciandolo con un leggero rossore sulle guance, oltre ad una piccola seccatura nel doverlo adagiare sul divano senza svegliarlo.

era solo da una settimana lì, e non si era mai sentito così bene in tutta la sua vita. L'appetito gli era tornato, soprattutto grazie alla deliziosa cucina di bakugou. Aveva preso un po di peso ed era decisamente più in forma rispetto a prima. Nonostante neito era ancora ben lontano dall'essere solo un brutto ricordo, la presenza del biondo e lo scoprire ogni giorno cose nuove, lo distraevano e lo rendevano più sicuro di se. Era felice. Stava tornando ad apprezzare la vita e il desiderio di vivere, cosa che aveva perso in quei maledetti quattro anni al castello. Ma nonostante si sentisse bene, ancora non percepiva la libertà e l'indipendenza che cercava. Certo, stava imparando tutto ciò che aveva bisogno di sapere sul mondo moderno proprio per essere indipendente, ma restare tutto il giorno a casa mentre bakugou era a lavoro, non gli sembrava l'idea migliore. Quest'ultimo metteva in pericolo la sua vita per proteggere e salvare quella degli altri, ammirava immensamente ciò che faceva. Anche lui voleva rendersi utile in qualcosa, anche lui voleva aiutare bakugou in qualche modo, così come quest'ultimo stava facendo con lui. Così, una mattina, prese coraggio e andò nella camera del biondo per parlargli. Non si aspettò, però, di trovare l'eroe completamente a petto nudo e ciò, per qualche motivo, lo lasciò imbambolato per qualche secondo, con del rossore che si espanse su tutte le sue guance. 

From another world - BakudekuDove le storie prendono vita. Scoprilo ora