Capitolo 27

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Mio padre era lì! Non potevo crederci. Non riuscivo a vederlo perché Luke mi teneva fissa a terra. Ad un certo punto il vampiro cacciò un urlo di dolore. Notai che aveva una freccia nella spalla poco distante dal cuore. Mi allontanai quanto bastava per liberarmi dalla presa. Vidi mio padre in una tenuta da combattimento con un paletto di legno in mano mentre si lanciava contro Luke. L'avrebbe ucciso, era ovvio. -Papà no!- lo fermai con un urlo e lui si bloccò a mezzo metro da me. -È il mio ragazzo- provai a spiegare. Luke mi fu ancora addosso. -Oh adesso basta!- dissi esasperata. Non volevo fargli del male, era pur sempre il ragazzo che amavo. Aprii la mano destra e generai delle camere lucenti che lo tennero fermo, ustionandogli i polsi per via del calore. -Tutte nel castello!- urlò mio padre e noi ci precipitammo nella struttura, mentre Chimera provava a bloccarci. -Il tuo ragazzo?- mi chiese mio padre chiudendo la porta. -È stato tipo ipnotizzato- dissi io -Soggiogato, è stato soggiogato da una maga- mi spiegò lui. Sentimmo dei forti battiti sulla porta. -Correte!- disse mio padre -Nelle segrete!- continuò. La porta si stava scardinano. -Jennifer!- mi sentii chiamare: era Luke che stava buttando giù la porta. Mi fermai a guardare la porta frantumarsi, ma una mano mi trascinò sulle scale della segreta. -Vuoi farti uccidere?- mi chiese una voce famigliare. Mi voltai e vidi la donna di Camelot che mi teneva il polso mentre mi trascinava giù dalle scale. -Io...- provai a dire, ma le parole mi morivano in gola. -Tu chi sei?- le chiesi dopo un po'. -Tua zia Margaret- si presentò. -Mia zia Margaret? Ero convinta che il mio unico zio fosse Matt!- dissi io mettendomi le mani nei capelli. Stavo odiando quella vita più di ogni altra cosa. -Tuo padre non voleva che tu conoscessi la magia, ma sei una Maga Non Reclamata, è impossibile nasconderti il mondo magico.- mi spiegò Margaret. -Jennifer allontanati dalle segrete!- mi disse Luke, camminando lungo il corridoio che portava alle scale delle segrete. -Perché mi dice queste cose?- chiesi seguendo gli altri. -Il soggiogamento non è proprio ipnosi, il soggetto mantiene sentimenti e può dire ciò che vuole, ma segue tutti gli ordini di chi l'ha soggiogato.- mi spiegò mio padre -Come possiamo liberarlo?- chiese Estelle, inciampando e raddrizzandosi subito. -Uccidendo la maga- rispose zia Margaret. -Un metodo meno improntato all'omicidio?- chiese Giulia con Zafrina nascosta nel cappuccio per evitare di emanare troppa luce gialla e dare segnali a Luke a agli altri. -Bisognerebbe soggiogare di nuovo Luke, ma questo li manderebbe in tance eterna- disse mio padre -No!- dissi io quasi urlando -No no e no! Non c'è un terzo modo? Senza effetti collaterali?- chiesi svoltando l'angolo. -Potresti provare a soggiogare Chimera, ma ti servirà molto allenamento!- disse Margaret. -Tutto pur di riavere Luke!- dissi io con determinazione. -Aspettate!- Jane ci fece fermare davanti a una cella. -Sono i miei genitori!- disse lei spingendo la porta con forza. -Levati!- dissi io generando una sfera di energia e lanciandola contro la porta in ferro che cigolò sotto il colpo e si aprì definitivamente con un calcio. Jane corse ad abbracciare i suoi genitori emozionata. Non assomigliava a nessuno dei due, ma nemmeno io assomigliavo a mio padre. -Attenti!- Urlò Bree. Mi voltai e vidi Chimera e Luke. -Uccidila e non provare a parlarle!- disse Chimera e Luke mi fu addosso per l'ennesima volta in quel giorno. -Fermo Luke!- gli dissi guardandolo in quegli occhi che non erano i suoi, così verdi e diversi dai suoi veri occhi azzurri e luminosi. Alzò la mano sinistra, mentre con la destra mi teneva schiacciata al muro. Chimera aveva bloccato gli altri con una specie di gabbia magica, mentre Jane e i suoi genitori erano stati rinchiusi nella prigione. -Così impari a tradirmi!- aveva detto Chimera a Jane, che batteva violentemente le mani sulla porta in ferro nella speranza di aprirla. Luke fece per colpirmi, chiusi gli occhi e sussurrai qualcosa, ma nella confusione non sentii le miei stesse parole, che non volevo nemmeno pronunciare. Luke fermò la mano a qualche centimetro dal mio collo e la ritrasse, riportandola lungo il fianco. Tuttavia non voleva lasciarmi andare e io stavo cominciando a soffocare. Sentivo mio padre urlare non so cosa a non so chi, Bree e Giulia che provavano ad abbattere la barriera, Yura che si lanciava contro Chimera insieme a Margaret nel tentativo di farle ritrarre l'ordine e di lasciar libero Luke, Estelle provava in continuò a teletrasportarsi dall'altra parte della gabbia magica, ma senza risultati. Non respiravo quasi più, le mani mi facevano male dal tanto che le stringevo intorno ai polsi di Luke. -Basta Luke, lasciami andare- gli dissi e lui allentò leggermente la presa. -Basta- gli dissi guardandolo negli occhi cercando di sostenere il suo sguardo. -Lasciami- dissi io in un sussurro e sentii le sue mani allontanarsi dal mio collo. Appena i miei piedi toccarono il pavimento vidi tutto buio e caddi.

Aprii gli occhi tossendo e vidi che ero in camera mia. -Luke!- urlai mettendomi seduta di scatto. -Chimera se l'é portato via con sé- mi disse Giulia, seduta sulla mia scrivania. -Scendi da lì!- le ordinai alzandomi. Mi affacciai alla finestra e vidi che c'era Sambriel con il branco che parlava con mio padre. -Ma dove vai?- mi chiese Bree -Devo parlare con un amico- dissi io e corsi da Sam. Lui mi afferrò subito per le braccia e mi trascinò in un caldo, dolce, fraterno abbraccio. -Mi hai fatto prendere un colpo!- mi disse stringendomi i capelli. Allacciai le mie mani dietro il suo collo e posai la testa sul suo petto caldo. -Scusa- gli dissi -Ti prometto che libereremo Luke!- mi disse lui tenendomi le spalle dopo aver sciolto l'abbraccio. Liberare Luke...dovevo imparare l'arte del soggiogamento e anche alla svelta, dovevo liberare il ragazzo che amavo.

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