Capitolo 23

61 6 1
                                    

Eravamo a quota quattro Maghe Non Reclamate. Nel nostro "schieramento" c'erano due lupi mannari e un insopportabile vampiro. Contro Chimera non avrenmmo avuto possibilità, ci servivano più alleati. Mio zio si era offerto di aiutarci in guerra, insieme a tutti gli altri Cacciatori, ma non ne ero sicura. Pochi erano i Cacciatori che avevano affrontato delle streghe e mai nessuna potente come Jane o Chimera, che aveva un potere incredibile. Sambriel aveva detto che avrebbe cercato di contattare la zia, che era una veggente e che aveva degli agganci con il Mondo Magico. Intanto Mac Wolf, il padre di Sambriel, stava contattando i capibranco suoi amici. Nasha e Vanny, le mie ex insegnanti, avevano detto che ci avrebbero aiutato nelle ricerche, ma non avrebbero affrontato Chimera in campo, perchè nel Conciglio delle Maghe lei era la Maga Buia a capo del Conciglio e alle maghe era proibito ribellarsi a lei se non volevano andare incontro alla morte. Damon aveva contattato un suo vecchio amico vampiro, Jeremy, ma lui si era rifiutato, dicendo che aveva degli affari da vampiro di cui si doveva occupare. Tutte le nostre speranze erano riposte in Mac ed Alice, il padre e la zia di Sam e Missy, sperando che lorio ci avrebbero portato più alleati. -Dobbiamo cercare un'altra Maga, prima che Chimera attacchi ancora.- propose sam. -Va bene, io e sam partiremo alla ricerca della Maga blu, voi occupatevi di sistemare la Villa Oscura.- dissi. La Villa Oscura era una villa poco distante da casa Wolf, sarebbe servita come alloggio e base per tutti noi, eccetto me ovviamente, costretta a stare a casa mia per non destare sospetti con mio padre, ma una volta radunate tutte le Maghe sarei andata anche ioa vivere lì, almeno fino alla sconfitta di Chimera. -Andiamo Jenny, non c'è tempo da perdere.- mi disse Sam e io aprii il portale. Ci ritrovammo in Francia a Parigi, alle nostre spalle si ergeva la magnifica Tour Eiffel, splendente e imponente. -Beh, almeno non c'è acqua.- mi disse Sambriel sollevato. -Ma come facciamo a trovarla in mezzo a milioni di persone?- gli chiesi sconcertata. In quella città c'era un via vai di gente incredibile, tra tutisti e abiotanti non si capiva niente. -Non hai detto che il tuo bracciale brilla ogni volta che sei vicina a una Maga?- mi chiese Sambriel. -Oh s' certo Sam, giriamo l'intera parigi aspettando che il Bastone e il tatuaggio prendano a brillare! Gran bel piano genio!- gli dissi agitando le braccia nervosa. Ero stasta troppo dura con lui, voleva solo aiutarmi e io lo stavo trattando come un cane...anche se lui è un lupo... -Se non vuoi il mio aiuto io posso anche andarmene, non ho mai voluto prendere parte a questa guerra tra maghe, l'ho fatto solo perchè volevo proteggerti, ma vedo che non ti serve il mio aiuto. Ci vediamo.- disse e si allontanò. -Sam!- lo chiamai seguendolo. Eravamo tutti stressati, io più di tutti perchè sentivo la responsabilità di tutti pesare sulle mie spalle. -Scusa, è che io...- non sapevo cosa dirgli o cosa fare. Avvertii una forte fitta alla testa e mi accasciai gridando, tenendomi le orecchie. Vidi sam avvolto dal viola che baciava una ragazza, guardai meglio, quella ragazza ero io. L'immagine cambiò, c'ero io mano nella mano con Luke e Sambriel che ci guardava affranto. Capii che stavo leggendo nella sua mente, i suoi pensieri, ricordi, sogni, ero dentro di lui e l'unica cosa che vedevo ero io. -Jenny.- mi chiamò lui, non sapevo dire se ero in me o ero nella sua mente. -Jenny sono qui, calmati- Come se forsi emersa dalle acque più fredde, fui scossa da brividi lungo la spina dorsale e ansimai. -Va tutto bene Jenny?- Solo lui mi chiamava Jenny, per tutti gli altri ero Ninì e a me non piaceva quel soprannome, mentre Jenny, era bello, semplice, non troppo dolce ma nemmeno troppo aggressivo, era il soprannome perfetto. -Stai bene?- mi richiese notando che non gli rispondevo. Mi alzai senza fatica e gli sorrisi. -Scusami, non volevo essere così...indisponente, fastidiosa, odiosa, scegli tu.- Lui si alzò e mi mise una mano sulla guancia. Era così caldo, era un sollievo averlo vicino, dato che l'aria francese era piuttosto fresca e mi dava i brividi, soprattutto dopo la visione nella testa di Sam. -Non importa, avanti, cerchiamo questa Maga.- mi disse iniziando a camminare, seguito da me. 

Sentii il polso bruciare. Era più di un'ora che stavamo girando per la città senza risultati. -Che c'è?- mi chiese Sambriel. Lo presi e lo trascinai in un vicolo buio. Il Bastone Spirituale si materializzò davanti a noi, brillando di blu. Nella pietra si vedeva una ragazza dai capelli neri e le punte blu, gli occhi neri con pagliuzze blu chiaro. Era pallida e magra, con i corti capelli che le mostravano il collo, su cui si vedeva il tatuaggio di un'angelo blu. -E' lei, andiamo.- dissi iniziando a camminare, mentre il tatuaggio brillava di più. Il Bastone, tornato a essere un braccialetto, illuminava la strada di un blu intenso. Arrivammo a una piazza, dove c'era una chiesa diroccata e una fontana che nemmeno funzionava. La piazza sembrava abbandonata, ma si vedeva una ragazza seduta sui gradini della chiesa che si teneva il collo. -Eccola, aspetta qui!- dissi e andai dalla ragazza. -Ciao- dissi sorridendo -Jennifer, finalmente.- disse lei alzandosi, lasciando ricadere la mano lungo il fianco. -Come sai come mi chiamo?- chiesi sorpresa -Me l'ha detto una mia amica, lei è una fata e conosce dei veggenti che hanno previso il tuo arrivo.- mi disse fissandomi con quegli occhi di uno scuro inquietante. -Posso sapere come ti chiami?- le chiesi e lei sorrise, fece per aprire la bocca, ma una piccola luce grande poco meno di una mano mormorò:-Lei è Estelle e io sono la sua fata, mi chiamo...- -Astrea, la fata del cielo.- disse Estelle sbuffando -Siate più educata signorina Estelle, per cortesia!.- si lamentò la fata -Ehm...piacere di fare la vostra conoscenza.- dissi un po' imbarazzata -Prendete esempio dalla signorina Jennifer, guardi com'è posata e...oh ma quello è un licantropo!- disse Astrea, partendo veloce verso Sambriel. -Se non vuoi che venga schiacciata ci conviene andare.- dissi ridendo e Estelle mi seguì, iniziando anche lei a ridere. -Ho sempre desiderato fare la conoscenza di un licantropo, potrei vedere la vostra forma di lupo?- chiese Astrea e Sam mi guardò con uno sguardo che chiedeva aiuto. -Magari più tardi, siamo qui per chiedervi se potreste prendere parte a una guerra. Uno schieramento magico vuole distruggere l'umanità e tutti i loro oppositori, noi Maghe Non Reclamate siamo le uniche che possiamo affrontarlo. Vi unirete a noi?- chiesi io ed Estelle accettò su due piedi. -Contate anche su di me e sulle altre fate.- disse Astrea -E a questo proposito, signorina Jennifer, vorrei presentarle una mia amica, aspetti un attimo.- disse e poi scomparve in una nuvola di scintille blu, per comparire due minuti dopo con affianco un'altra fata che emanava un'aura viola scuro. -Lei è Egle, una fata Esperide, figlia della Notte. Sarebbe la tua fata, se la accetterai come compagna.- disse Astrea -Certo, ho sempre desiderato una fata.- dissi euforica. 

Ritornati a casa Astrea ci presentò tutte le nostre fate: Rosa fata del mare per Yura, Blare fata del fuoco per Bree e Zarina fata del vento per Giulia. Missy ci disse che il branco di White Chappel ci avrebbe affiancati nella battaglia. Ora eravamo in cinque Maghe, undici licantropi, cinque fate e un vampiro, forse una possibilità di vincere l'avremmo avuta, mi sentivo speranzosa.  


The DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora