Capitolo 28

51 5 1
                                    

Ero sdraiata sul mio letto a guardare il soffitto. Era mezzanotte passata, avevo trascorso tutto il giorno a studiare l'arte del soggiogamento, ma niente, non ero riuscita a ipnotizzare nemmeno Yura, che è una ragazza facilmente suscettibile. Sospirai continuando a guardare in alto. -Perché non mi viene?- mi chiesi innervosita. Volevo liberare Luke a ogni costo. Non era normale che io fossi così interessata a un vampiro essendo per un quarto cacciatrice di vampiri, però io lo amavo davvero e ora lui era lontano da me per colpa mia, stava soffrendo per colpa mia, rischiava la sua vita (se così si può definire, dato che lui è un non morto) per colpa mia. Avevo bisogno di lui, in quel momento più che mai, ma non potevo avvicinarmi, mi avrebbe uccisa. Sentii dei ticchettii provenire dalla finestra. Mi alzai e andai a vedere: Sambriel stava tirando dei sassolini sul vetro. Guardai il cielo, c'era luna piena e lui tra poco si sarebbe trasformato, mi stupiva che non fosse già successo. Corsi giù e notai che la trasformazione era già iniziata. Rimasi a guardarlo mutare, la mole muscolare che aumentava, lui si mise a quattro zampe e cominciò a rischiare. In poco tempo la trasformazione finì e davanti a me comparve un lupo enorme di colore nero. Lui si avvicinò strusciandosi a terra e mi fissò con i suoi occhi gialli enormi. Mi fece segno di salire "in groppa". Esitai un attimo, poi salii e lui partì a velocità incredibile, attraversando i boschi fino ad arrivare a una radura rigogliosa. Scesi da lui e mi sdraiai. Lui si accucciò accanto a me. Guardai le stelle, mentre rimanevo sdraiata tenendomi calda grazie al suo pelo. -Sai- dissi e lui mi guardò uggiolando -Quando io e Luke ci siamo messi insieme era una notte di luna piena, c'erano le stelle, proprio come adesso- continuai ricordando malinconica quel momento così romantico con Luke, la sera in cui ci fidanzammo. Lui strusciò il suo naso umido sulla mia guancia soffiando facendo muovere i miei capelli. -Sai Sam, ho sempre avuto l'impressione di essere fuori posto, di essere in un luogo sbagliato nel momento sbagliato. Ma da quando sono qui questa sensazione si è affievolita, ma adesso, senza Luke, è tornata e anche più forte. Mi sento un peso, un'incapace- gli dissi e lui si alzò, rischiando di farmi cadere dato che ero appoggiata al suo corpo. Si mise davanti a me e mi fissò per poi abbaiare e ululare. -Non parlo canino- dissi io non capendo cosa mi stesse dicendo. Lui abbaiò ancora e ancora. -Non so cosa stai dicendo Sam!- dissi io alzandomi. Lo guardai un attimo, poi provai a vedere se con un incantesimo potevo capire quello che diceva. Lui abbaiò due, tre volte e io riuscii a capire qualche parola. -Non...è...vetro? Cosa c'entra il vetro?- dissi io. Lui scosse la testa e ripeté la 'frase' un'altra volta. -Non è...vero...tu...no io...non sono...un carapace? Che cos'è un carapace?- Lui scosse ancora una volta la testa e provò con un ultimo tentativo a farmi capire quello che voleva dirmi. -Io non sono un...un'incapace!- esclamai quando finalmente lo capii. Lui alzò la testa alla luna a significare 'finalmente' e io gli andai vicino. Lo abbraccia e mi ritrovai a penzolare attaccata al suo collo. -Dovremmo anche tornare sai- dissi io sprofondando nel suo pelo. Lui uggiolò e mi fece segno di salire. -Ma non ho detto che dobbiamo andare ora- dissi io e lui si mise a correre come una saetta mentre io tenevo le braccia aperte stile Titanic. Il vento mi alzava capelli e vestiti, sentivo freddo alle mani e iniziavo a liberarmi dei brutti pensieri. Ad un certo punto, quando l'alba stava sorgendo, Sam si fermò davanti a casa mia e si accucciò nel giardino sul retro. -Dovresti andare, se la mia matrigna o la mia sorellastra ti vedono sei finito- dissi io scendendo. Lui abbaiò, strofinò il suo muso sul mio petto in segno di saluto e se ne andò. Sorrisi e tornai in camera mia. Presi il libro e cominciai a studiare l'arte del soggiogamento per la quinta volta.

Il mattino seguente provai a soggiogare Yura. -Ok, trasforma tuo fratello in un serpente!- dissi io fissando Yura negli occhi. Le sue pupille si rimpicciolirono e le iridi divennero verdi. Lei andò da Damon e lo trasformò in un cobra nero. Battei le mani felice per esserci riuscita. -Damon!- sussurrò Giulia sobbalzando. Si era innamorata di Damon e io avevo il sospetto che lui ricambiasse, dato che quando c'era lei era meno acido. -Ritrasformalo- dissi sbuffando. Era bello stare senza gli occhi glaciali di Damon puntati addosso, perché vederlo mi faceva pensare a Luke. -Zia!- dissi girandomi verso mia zia con un sorriso a trentadue denti. -Aspetta, questo è solo il primo passo. Hai ancora molto da imparare.- mi disse lei seria e io ci rimasi un po' male. Quella sera andai in cortile per annaffiare i fiori e vidi che c'era una persona davanti al cancello. Guardai meglio e vidi che era dentro il cortile, il cancello era alle sue spalle, chiuso. -Mi scusi, posso aiutarla?- chiesi avvicinandomi a lui. -No, non puoi aiutarmi- disse. La sua voce era famigliare, fin troppo famigliare. Lui iniziò ad avanzare a passo svelto verso di me e io gli lanciai contro l'annaffiatoio per poi provare a scappare. Appena arrivata alla porta l'uomo si mise davanti e io feci per urlare, mi trattenni solo per non mettere in pericolo nessuno. -Mi dispiace- disse l'uomo e allora capii, lo riconobbi: era Luke! Era proprio lui ed era venuto per compiere la volontà di Chimera: era venuto per uccidermi!

||

Tan tan tan...vi è piaciuto questo capitolo? Spero di sì. Vi scrivo questo spazio autrice per dirvi che ultimamente sto passando un pessimo periodo e temo che non riuscirò ad aggiornare spesso dato che sto perdendo l'ispirazione per continuare e anche perché non ho tempo. Volevo solo sapere se vi sarebbe dispiaciuto se avessi eliminato la storia. Fatemi sapere. Grazie bacioni ❤️

The DestinyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora