Capitolo 9

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Dovevo davvero andare al Monte del Diavolo con Luke? Con quell'odioso, antipatico, insopportabile Luke Casciana? Quello stesso ragazzo che, appena mi ha vista, ha avuto la presunzione di dirmi che sono carina? Davvero? Sono costretta davvero a passare l'intera giornata con quell'odioso, solo perché mio zio non si è mai informato su dove fosse il Bastone Spirituale? Giuro che appena mi capita tra le mani Chimera la uccido: se lei non fosse venuta a casa mia non avrei mai dovuto svolgere una missione e non sarei andate con Luke! Lo so che mi sto dilungando e che non faccio altro che lamentarmi di quello che mi aspetta, ma mettetevi nei miei panni: passare il weekend con Luke, cioè il più odioso ragazzo del mondo, non è certo una cosa divertente! Appena sentii suonare il campanello mi precipitai giù e rimasi pietrificata appena vidi gli occhi neri di Sambriel puntanti su di me, come quelli blu di Luke, mentre Michel era lì che mi sorrideva. -Andiamo!- disse Sambriel, prendendomi per il polso e trascinandomi verso la meta. Mi arrivavano delle fitte allo stomaco, non so perché, alle guance mi arrivavano vampate di calore e non riuscivo ad alzare lo sguardo per vedere dove stavo andando. Sambriel si decise a lasciare il mio polso e rallentò il passo, tenendosi sempre davanti a noi. -Perché vuoi il Bastone Spirituale?- mi chiese senza nemmeno voltarsi -Beh, ecco...- E adesso? Cosa faccio? Gli dico la verità? Mi prenderebbe per pazza! Ad un certo punto mi venne un lampo di genio -Se tu mi dici il tuo segreto, ti dico perché voglio quel Bastone!- Ero come un leone alle prese con un cerbiatto, che dovrebbe diventare la sua cena. Avrei scoperto quel segreto e, forse, io gli avrei anche potuto rivelare il mio di segreto. -È fuori discussione! Tieniti pure per te il motivo!- mi ringhiò contro Sambriel -Scusa Sam...- sussurrai, fortunatamente non mi sentì nessuno. -Sambriel, dai, possiamo fidarci!- disse Luke. Aspettate, fermi, ALT! Luke sa il segreto di Sambriel? Non ci posso credere, ma come fa a sapere tutto? -No, non ancora!- disse Sambriel, guardandosi in giro. -Ecco, lì c'è la nostra guida.- mi disse Michel, saltellandomi intorno. C'era un fuoristrada blu enorme che ci aspettava davanti al bar. -Ma è a quattro posti!- dissi, appena aprii la portiera. -Io starò in mezzo a te e Luke, mentre mio fratello davanti, sai, lui è un leader nato e come conosce lui Monte del Diavolo non conosce nessun altro!- disse Michel, molto orgogliosa del fratello, che continuava a guardare tra le nuvole scure del cielo. -Pioverà?- gli chiese Luke e il ragazzo scosse la testa. Tutti salirono in auto, tranne me e Sambriel, non so perché, ma gli misi una mano sulla spalla. -C'è qualcosa che non va?- gli dissi scrutando le nuvole -Ho paura...non per me, sono abituato a quel monte, ma...temo per...- si girò verso di me con degli occhi così pieni di emozione come non glieli avevo mai visti. -Andiamo- gli dissi sorridendogli, capendo che non era il caso di fargli concludere la frase. Salii in macchina e mi misi a guardare fuori dal finestrino, non degnai la nostra guida di uno sguardo, tanto ci doveva solo portare in macchina fino ai piedi della montagna, poi saremmo andati avanti. Michel non faceva altro che parlare e dire che voleva arrivare subito per vivere un'avventura con me, così saremmo diventate ancora più amiche, mentre Luke mi guardava (lo so perché sentivo i suoi occhi blu posati su di me). "Scappa..." sentii questa parola rimbombarmi nella testa, senza capire chi avesse parlato. Era una voce femminile, dolce, melodica, cristallina, aveva un nonso che di famigliare, ma non l'avevo mai sentita prima di quel momento. "Scappa dal Monte..." "Ma si può sapere chi sei?" A quella domanda la voce scomparve senza lasciare traccia. -Ninì, mi ascolti?- mi chiese Michel -Non chiamarmi Ninì, comunque sì, ti sto ascoltando.- le dissi senza voltarmi. Per poco non volai giù dal sedile quando Sambriel mi aprì la portiera e sbattei la testa contro il suo petto. -Scusa...- sussurrai ancora e lui mi sorrise, per la prima volta mi sorride, di nuovo quelle pugnalate allo stomaco. Eravamo arrivati in un boschetto buio, non si vedeva niente ed erano solo le 14:00 del pomeriggio. -Allora da qui procedete da soli?- chiese la nostra guida, sporgendosi dal finestrino e Luke gli fece segno di sì con la testa. -Dove si va?- chiesi titubante -Di là...- disse Sambriel indicando il bosco. E così iniziò il nostro bel weekend, da trascorrere con un ragazzo odioso, una hippy che sprizza gioia da tutti i pori e poi c'è lui, Sambriel, così aggressivo, incute timore appena lo guardi, asociale, solitario, ma anche dolce, con un sorriso così bello da farti dimenticare tutto. Involontariamente sorrisi. -Che c'è?- mi chiese Luke sorridendomi a sua volta -Ma tu stai sempre in mezzo?- gli dissi, accelerando il passo per raggiungere Sambriel, solitario davanti al gruppo. Michel aveva ragione, visto da dietro si capiva subito che sapeva cosa fare, è veramente un leader nato. Un maschio alpha direi, di quelli che nel branco comandano. -Ci farai l'abitudine, vedrai.- mi disse -A Luke? Stai scherzando? Non vedi quando è irritante?- dissi scuotendo la testa -Ma lui...- si fermò -È perché non parli tanto che non riesci a finire una frase con più di cinque parole?- gli chiesi ironicamente -No, è solo che...- lo vidi voltare il capo verso le cime delle piante -Che...non lo so, è come se tu mi bloccasi, non ho ancora fiducia in te, ecco.- Quelle parole mi arrivarono come delle lame. Ma perché provavo quelle sensazioni così strane? -Beh, è difficile fidarsi di me, sono una strana...- dissi sfoggiando un sorriso estremamente forzato -Ma no, non sei strana, mia sorella lo è.- 'Se sapessi la verità su di me non lo diresti, credimi' pensai tristemente. Sambriel mi fermò con il braccio. -Nascondetevi!- sussurrò, prima di trascinarmi con lui dietro a un cespuglio pieno di foglie. Mi teneva stretta a lui con un braccio, la sua mano era sulla sua bocca, mentre il suo sguardo fisso sulla strada. Ero rosso fuoco, me lo sentivo, c'era qualcosa in lui che mi sconcertava, era come se avesse una doppia personalità, non so. Era così misterioso, così interessante, così diverso, così...così...speciale, dolce, sconcertante...Non saprei come definirlo. Sentii dei passi, lui mi strinse con entrambe le braccia e mi nascose sotto di lui. Cercai di guardare e vidi due cacciatori vestiti di nero. -Chimera ha detto che la ragazzina sarebbe oggi.- disse uno di loro, prendendo in mano il fucile, nascosto nella fodera attaccata alla cintura. Sambriel si abbassò ancora di più su di me, mi stava proteggendo forse? Cercai di guardarlo negli occhi, ma lui li teneva rivolti ai cacciatori, così mi limitai a guardare il profilo del suo viso. Era bellissimo, così ben delineato, gli dava un aria spaventosa, che si addiceva molto ai suoi occhi che emanavano sempre uno strano senso misto tra dolore e amarezza. Lui portò le sue labbra vicino al mio orecchio destro e mi sussurrò:-Qualunque cosa accada, scappa e non tornare indietro...- Cosa voleva dirmi? Lo guardai, nei suoi occhi vedevo il dolore e poi sentii uno sparo, poi vidi del sangue, gli occhi di Sambriel perdere ogni espressione e divennero gialli, poi lui si voltò di scatto e io vidi una ferita, gli avevano sparato.

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