Capitolo dodici
"Allora, dove andiamo?"
"A casa mia." mi sorride ed iniziamo a camminare.
"Da soli?"
"Sì, mia madre e le mie sorelle sono partite due giorni per andare da mia nonna, a Bradfort."
"Perfetto."
Mi accoccolo nel suo petto, quando lui mi mette il braccio intorno alle spalle.
Dopo una decina di minuti, arriviamo davanti l'edificio.
E' una villetta, proprio come quella mia e di mio cugino.
"Dopo di lei, signorina."
Dopo aver lasciato il cappotto nella sala d'ingresso, andiamo verso la cucina, dove la cena è già preparata.
"Beh, ho cucinato io. Spero non morirai."
Rido.
"Scommetto che sei bravissimo." gli lascio una bacio all'angolo della bocca.
Ci sediamo e iniziamo a mangiare; devo dire che non è niente male ai fornelli!
"E' veramente buonissimo, Zayn!"
***
Abbiamo finito di mangiare e ora siamo sul divano.
Sono in braccio a lui, con la testa nell'incavo del suo collo e con le dita che disegnano cerchi immaginari sul suo petto.
Ad un certo punto, il ragazzo moro sotto di me mi tira dolcemente su il mento, lasciando un morbido bacio sulle mie labbra.
"Emily, basta. Tu mi piaci troppo, veramente troppo, e non resisto lontano da te. Cazzo, voglio essere l'unico per te. Stare sempre con te."
Sono spiazzata dalle sue parole, insomma, non me le aspettavo.
Il mio orribile passato con Luke, mi rende difficile fare una scelta come questa. Significherebbe fidarmi di nuovo di qualcuno, e dopo quello che ho vissuto con Luke, mi è davvero difficile.
Zayn non lo si può paragonare neanche minimamente a quel verme, ma mi rimane complicato credere di nuovo in qualcuno avendo la certezza che esso non mi tradirà.
L'unica cosa di cui ho bisogno sono certezze. Sì, certezze.
"Ho bisogno che tu mi guardi negli occhi, che mi dica che va tutto bene, che tu ci sei, che non te ne vai, che va bene essere come sono, che mi porterai lontano, che faremo colazione all'alba sulla spiaggia, che faremo il bagno a mezzanotte, che mi pettinerai i capelli per togliere i nodi, che comprerai i fiori freschi da mettere nelle bottiglie di liquore che svuoteremo la sera prima, che mi terrai la mano anche quando ti respingerò, che nessuno si metterà tra noi, che avrai sempre l'accendino per le sigarette, che se fa freddo mi presterai il tuo maglione, che scriveremo sui muri i nostri nomi, che con le cuffie canteremo a squarciagola, che rideremo di cuore, che respireremo a pieni polmoni dopo esserci rincorsi per metri e metri, che mi toglierai le sbavature di eye-liner sulla faccia, che mi chiederai se hai i segni del mio rossetto, che mi dirai che é ancora presto per tornare a casa, che scatteremo tante foto con una polaroid, che riempirai il muro con le nostre immagini, che ci scriveremo addosso con i pennarelli indelebili, che ci dedicheremo canzoni e poesie.
E va bene litigare, e va bene farci male. Ma poi prometti che ci faremo bene, che ci asciugheremo le lacrime, che non mangeremo finché non faremo pace, che ci urleremo cose orribili e poi cose meravigliose, che ci lanceremo addosso cenere, penne, cuscini, libri, pezzi di cuore.
Poi prometti che riprenderemo i pezzi, li metteremo di nuovo insieme.Dimmi che è ciò che vuoi anche tu, dammi la certezza che non mi tratterai male anche tu."
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Photograph ||Zayn Malik.
Fanfiction"Ehi, ma che stai facendo?!" chiedo, bruscamente, risvegliandomi dai miei pensieri. Un ragazzo dai capelli neri, tiene in mano una macchinetta fotografica con la quale mi ha appena scattato una fotografia. Non appena vedo il suo volto, non ho modo d...