Capitolo uno
L'inverno qui a Londra è sempre così triste e cupo.
Nuvoloni grigi e pioggia sono, quasi sempre, protagonisti delle fredde giornate del mese di dicembre.
Passeggiare per le stradine della città, fa parte della mia solita routine.
Cammino a passo svelto con una Marlboro rossa tra le labbra, dirigendomi verso una meta non prestabilita.
Mi stringo sempre di più nel gubbino, fa veramente tanto freddo.
Arrivo ad un muretto, mi siedo e continuo a bearmi dell'estasi procurata dal fumo che entra in me.
Indosso delle converse alte di color nero, dei jeans abbastanza chiari ed un maglione bordeaux, che però rimane coperto dal giaccone color panna.
"Ehi, ma che stai facendo?!" chiedo, bruscamente, risvegliandomi dai miei pensieri.
Un ragazzo dai capelli neri, tiene in mano una macchinetta fotografica con la quale mi ha appena scattato una fotografia. Non appena vedo il suo volto, non ho modo di non notare i suoi occhi: sono di un colore particolare, direi color nocciola con delle sfumature a dir poco meravigliose.
Sul suo volto è presente un leggero strato di barbetta, non eccessivamente accentuato.
Indossa dei jeans neri, una maglietta attillata bianca, che si riesce ad intravedere dalla giacchetta di pelle nera lasciata aperta.
Prima di rispondere, fa un mezzo sorriso.
"Ti scatto una foto, non si vede?" risponde, prima di scattarmene un'altra.
"Smettila! Non ti ho dato il permesso!" ribadisco, leggermente incazzata, scendendo dal muretto, buttando la cicca a terra e avvicinandomi a lui.
"Non volevo importunarti, ma eri un soggetto perfetto per la mia foto." dice, con molta tranquillità.
"Grazie, ma questo non ti autorizza a scattarmi foto." incrocio le braccia.
Ecco che me ne fa un'altra.
Ride lievemente.
"Cosa non capisci di quello che ti ho appena detto?" sbotto, infuriata.
Non amo particolarmente le fotografie, specialmente se me le scattano degli sconosciuti.
Ripone la macchina nella borsa, avvicinandosi e accendendo una sigaretta.
"Per qualche foto, fai tutto questo macello?" è tranquillo, come se scattare foto a perfetti sconosciuti fosse normale.
"No, però potevi avvisarmi e chiedermi il permesso."
Porta la sigaretta alle labbra, per poi inspirare profondamente.
"Posso offrirti una cioccolata calda?" interrompe il silenzio che si è creato.
"Umh, va bene.. ma non azzardarti a farmi altre foto!"
Rise e s'incammina verso la caffetteria, affiancato dalla mia figura che continua a stringersi nel cappotto.
Una volta arrivati a destinazione, ci sediamo ad un tavolo accanto al camino.
"Che bel calduccio che c'è qui." dico, sfregando le mani una contro l'altra e levandomi il soprabito.
"Due cioccolate, per favore." chiede il moro ad una biondina.
"Arrivano subito." la ragazza si allontana.
"Beh, come ti chiami?" mi domanda.
"Emily. Tu?"
"Zayn. Quanti anni hai?"
"Diciotto, li ho compiuti il mese scorso. Ma cos'è questo? Un interrogatorio?" gli chied, sorridendo.
"No, era solo per conoscerti. Comunque, io ho diciannove anni."
"Ah, okay. Quindi, dato che mi stavi fotografando, fai il fotografo?"
"Veramente non ho un lavoro. Faccio foto per pura passione, il lavoro può ancora aspettare. Tu, invece? Studi?"
"No, o meglio, ho lasciato l'anno scorso. Mi ero stufata." sospiro.
"Wow, i tuoi te l'hanno lasciato fare?" mi chiede, sbalordito.
"No, infatti è da quando ho abbandonato gli studi che non ci parlo più. Ora vivo con mio cugino Harry." mi rattristo al ricordo.
"Mi dispiace."
"Tranquillo." sorrisi.
"Ecco le cioccolate." la bionda di prima torna con due tazze fumanti.
Inizio a sorseggiare la bevanda.
Non appena scosto la tazza dalla bocca, vedo Zayn ridere e tirare fuori la macchinetta fotografica.
"Stai ferma." mi dice, con tono scherzoso.
Non mi muovo e intanto mi scatta un'altra foto.
"Ehi! Avevi detto che non me ne avresti più fatte!" mi lamento.
Gira la macchina verso di me, facendomi vedere il mio viso immortalato in una posa alquanto buffa: ho i baffi di cioccolata ed un sorriso meraviglioso.
"In questa foto i tuoi occhi azzurri sono ancora più belli." confessa, sorridendo.
"Grazie." rispondo, semplicemente."Ti ringrazio per avermi offerto la cioccolata, ne avevo veramente bisogno." lo ringrazio, come giusto che sia.
"Figurati, è stato un piacere."
"Beh, quindi.." mi blocca, prima che finissi la frase.
"Potrei avere il tuo numero? Ci terrei a mandarti quelle foto, sei venuta veramente bene." si accende una sigaretta.
Sorrido.
"Dammi il telefono."
Mi porge il telefono e velocemente scrivo il numero, lo salvo in rubrica e gli restituisco il cellulare.
"Allora, ci sentiamo presto." mi dice, scostando una ciocca dei miei capelli mossi e castani dalla guancia, per darmi un bacio.
"A presto, impiccione!" gli faccio la linguaccia.
"A presto." mi fa l'occhiolino.N/A
Spero vi piaccia come inizio, ho fatto del mio meglio.
A presto!
Flavia. xx
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Photograph ||Zayn Malik.
Fanfiction"Ehi, ma che stai facendo?!" chiedo, bruscamente, risvegliandomi dai miei pensieri. Un ragazzo dai capelli neri, tiene in mano una macchinetta fotografica con la quale mi ha appena scattato una fotografia. Non appena vedo il suo volto, non ho modo d...