[ thirty one ] - Isabella.

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Capitolo Trentuno

Corro immediatamente a chiamare un dottore.

Si è mosso, deve per forza significare qualcosa.

"Dottore! Zayn mi ha stretto la mano, corra!" il dottore mi segue a passo svelto verso la stanza.

Verifica i dati che compaiono sulle macchine a cui è attaccato il mio ragazzo, ma la sua risposta è differente da quella che mi aspettavo.

"Signorina, mi dispiace distruggere la sua speranza, ma al momento la situazione è analoga a quella precedente. Purtroppo non è cambiato nulla. Sarà stato sicuramente un riflesso involontario, succede spesso alle persone in  coma."

L'unico briciolo di speranza che avevo scompare in un baleno. Ci avevo sperato, davvero, ci credevo fermamente che mi avesse sentita.

"Dottore, gli ho parlato con il cuore in mano, piangendo, trasmettendogli tutto l'amore che provo nei suoi confronti, possibile che non sia servito a nulla?" ho gli occhi colmi di lacrime.

"Emily," - mi mette una mano sulla spalla - "non ho detto questo. La vicinanza a Zayn è fondamentale, già l'ho ripetuto a tutti. Solo che, per ora, Zayn non è ancora abbastanza forte per svegliarsi."

"Ho capito." mi rassegno all'idea di continuare a vedere Zayn disteso su quel letto chissà ancora per quanto tempo.


È passato un mese.

Un mese e Zayn ancora non si sveglia.

Ogni giorno io e gli altri ragazzi andiamo in ospedale e, a turno, entriamo nella sua camera e passiamo del tempo con lui.

Ora sono a casa, Harry e fuori a cena con Ally e io sono sola in camera mia.

La paura è la mia migliore amica in questi mesi, non riesco ad andare a dormire serena, a distogliermi dal pensiero che Zayn potrebbe non svegliarsi o a quanto ancora dovrò aspettare per rivedere i suoi occhi profondi e colmi di paure e insicurezze che solo io sono in grado di calmare.

Sono seduta sul letto, rapita dalla nostalgia decido di prendere la scatola con i ricordi di me e Zayn che ho messo via quando ci siamo lasciati.

La apro e mi assale un'ondata di tristezza.

C'è tutto qui dentro: dalla prima maglietta che mi ha regalato alla collana con la macchina fotografica e la sua iniziale.

Inizio a sfogliare delle foto.

Rido quando vedo quella che mi ha scattato il primo giorno che ci siamo conosciuti: io con i baffi di cioccolata mentre sorrido.

Alcune foto insieme al mare, a Las Vegas... le lacrime scendono prepotenti sul mio volto.

"Dio, perché questo?" mi chiedo tra me e me.


"Ci sono novità?" chiedo ad Harry.

"Nulla. Non ce la faccio più, Emily." mio cugino mi abbraccia.

Ho raggiunto gli altri in ospedale. Stare a casa da sola mi avrebbe fatto stare peggio di come già sto.

"Entro un attimo."

Harry mi fa cenno di sì.

Apro la porta e, per la centesima volta nell'ultimo mese, vedo Zayn sdraiato su quel lettino maledetto.

Vederlo così mi fa stare male, malissimo.

"Ehi." mi siedo accanto a lui.

"Ti vuoi sbrigare a svegliarti? Qui non ce la facciamo più senza di te." mi scende una lacrima.

Photograph ||Zayn Malik.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora