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La vita qui a Londra è frenetica ma credo, dopo due anni, di averci fatto l'abitudine.

Sono Alyx e per qualche motivo non starò a dirvi il mio cognome, altrimenti verrei ricordata come il fallimento della famiglia, oppure la sorella dimenticata, cosa non del tutto falsa.

Qui a Londra quasi nessuno sa da dove vengo o chi è mio fratello e questa cosa mi ha agevolato la vita tanto da permettetemi di diventare, a soli ventidue anni, CMO di un'importante agenzia di moda.

Come dicevo, la vita qui scorre veloce e se non stai al suo passo, beh allora forse dovresti fare marcia indietro.

Qui ho tutto, o quasi.

Ho un lavoro, una casa in centro, un ragazzo e un gruppo di amici, con cui fare le solite stronzate che si fanno alla mia età.

La mia è una routine: mi alzo, mi alleno, vado in ufficio, torno a casa, esco nuovamente. Ma non mi lamento, anzi credo che sia cento volte meglio di quella del mio adorato fratello. Dico adorato perché si, sono onesta, mio fratello è il mio migliore amico; è più grande di me di appena diciotto mesi ma vive con la costante idea di dovermi fare da padre, in particolare da quando il nostro non c'è più.

Come ogni mattina, mi sveglio prima della sveglia e resto nel letto aspettando che i raggi del sole, quando abbiamo la fortuna della loro compagnia, mi illuminino il viso.

Un'ora e mezza dopo sono già in ufficio. Tra documenti da firmare e milioni di cose da verificare e accettare, la mattinata passa così finché Sebastian, un mio collega se non grande amico, bussa alla mia porta.

«Alyx, devi andare al piano di sopra, Kate ti aspetta»
Kate è il mio capo, o almeno il mio mentore; colei che mi affida i vari compiti da svolgere o visionare.

«Va bene, grazie».

Sebastian va via e io resto nuovamente sola, questa volta però accompagnata dall'estrema curiosità di sapere cosa mi aspetta.

Arrivo davanti al suo ufficio e busso attendendo che qualcuno mi risponda.
«Entra cara» è Kate a parlare.

Così abbasso la maniglia e mi preparo per il mio prossimo compito.

Passano i minuti ma questa volta l'unica cosa che riesco a dire è:
«Che cosa?» sono paralizzata.
«Andiamo cara, sei la migliore e poi sei qui da tanto tempo; dovrai pur tornare a casa!»

Kate sa tutto di me. Mi aveva accolto sotto la sua ala tre anni fa e adesso? Adesso vuole rispedirmi da dove sono venuta?!

«Londra è la mia casa, ho tutto qui»
Dico con le lacrime agli occhi.

In fondo so che ormai è tutto deciso, quindi sarà così, dopo due anni tornerò a casa. Tornerò a Monaco.
«Monaco cresce sempre di più e un ufficio lì ci farà comodo, per questo voglio che lo gestisca tu».

Kate mi abbraccia ma io non so a cosa pensare. Non appena mi lascia tornare nel mio ufficio, chiamo mio fratello.

«Ei Alyx tutto bene?»

«Si...porto delle novità» dico con la voce tremante.

«Sentiamo! Ma sei sicura che va tutto tutto tutto bene?»
Mi chiede lui apprensivo, infondo è sempre stato così.

«Tra meno di un mese tornerò a Monaco, Kate vuole aprire un ufficio anche lì e ha deciso di mandare me a gestirlo»

Dico arrendevole e forse anche un pò avvilita. Non che Monaco non mi sia mancata ma Londra è Londra e poi qui ho il mio ragazzo...già il mio ragazzo che non so come la prenderà.
«È meraviglioso! La mamma sarà super felice di averti di nuovo tra noi»

DESTROY ME // max verstappenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora