Tra la vita e la morte (parte 1)

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Era calata la sera quando Peter, Lucy e Susan corsero velocemente verso le stanze di Edmund e non appena arrivarono trovaro Nick e Caspian davanti alle stanze, sembrava che i due stessero discutendo, "Nick che cos'è successo?!" chiese Peter interrompendoli, "non lo so" rispose Nick ancora sotto shock, "che diavolo significa che non lo sai! Eri con lui quando è successo!" gli ringhiò contro Caspian, il Marittimo stava impazzendo dalla preoccupazione, non appena lo avevano avvisato era subito corso per vedere Edmund ma il guaritore e Sol glielo avevano impedito, "non lo so! Era tutto normale, io e Scott stavamo controllando Edmund e poi all'improvviso ha iniziato ad agitarsi come un matto e ho cercato di bloccarlo in modo che non si facesse del male e... e lo chiamavo ma niente, era in preda alle convulsioni più totali poi sono arrivati Sol e il guaritore e mi hanno mandato via mentre Scott è rimasto con loro per aiutarlo... e... e sono là dentro da un bel po' e... non lo so... l'unica cosa che so è che sono riuscito ad avvisarvi..." rispose Nick cercando di spiegare quello che stava succedendo, "non preoccuparti Nick, hai fatto tutto quello che potevi" lo tranquillizzò Lucy sorridendogli dolcemente, Nick ricambiò il sorriso ma a stento.

Le ore che passarono furono molte lunghe, tanto che la sera diede posto alla notte, in quelle ore nessuno dei cinque si era azzardato ad allontanarsi da quel corridoio, aspettavano tutti con ansia che qualcuno uscisse da lì e che gli dicesse che cosa stava succedendo, "forse dovreste andarvi a riposare un po'" disse ad un certo punto Peter rivolto alle sorelle, "no, stiamo bene" rispose Lucy, "siamo in piedi da molto e ormai è notte, di sicuro sarete stanche, andate a dormire un po', vi verrò a svegliare se ci dovessero essere delle novità" cercó di convincerle, "no" disse Lucy, "ragazze..." cercò di insistere Peter ma venne immediatamente interrotto da Susan "non ci muoviamo da qui Peter! Non ci muoviamo da qui fino a quando non vediamo Edmund", Peter la guardò e vide come i suoi occhi fossero pieni di determinazione, cercò di obiettare ma non appena vide che Lucy aveva il suo stesso sguardo si arrese "va bene".
Il silenzio ricadde e passò un'altra mezz'ora prima che le porte delle stanze si aprissero e uscissero Sol e il guaritore, "come sta?" chiese Peter non appena li vide uscire, "siamo riusciti a stabilizzarlo" rispose il guaritore, il sollievo travolse i cinque, "sapete che cosa sia successo?" chiese Peter, "ci sono molte cose che possono causare delle convulsioni: delle infezioni, dei disturbi del metabolismo o dei traumi o delle intossicazioni" iniziò a spiegare il guaritore, "ed è dovuto ad uno di questi oppure per altri motivi?" chiese Lucy, "no o meglio pensiamo di no... non siamo riusciti a capire il motivo per cui le abbia avute" rispose il guaritore, "potrebbero ricapitare?" chiese Susan, "no pensiamo di no" rispose il guaritore, "beh questo sembra essere un'ottima notizia" disse Peter sentendosi sollevato, "possiamo vederlo?" chiese Lucy, "si certo... ma prima è meglio che aspettiate un attimo, dobbiamo informarvi di una cosa" disse il guaritore, "va bene ditecela" disse Peter, i due si guardarono e solo ora, solo ora si accorsero dello sguardo che i due avevano, "perché quegli sguardi?" chiese Peter iniziando a capire che c'era qualcosa che non andava, i due non risposero, "è successo qualcosa?" chiese Peter cercando di farli parlare, "vedete... non è facile dirlo... Curo le persone da molto tempo e quando accadono queste cose è difficile comunicarlo, soprattutto quando non se ne capisce il motivo" iniziò il guaritore, con tutti i miei anni di servizio, "comunicare? Che cosa dovete comunicare?" chiese Peter, il guaritore esitò a rispondere, "non teneteci sulle spine! Diteci che cosa sta succedendo!" disse Caspian non riuscendo più ad essere paziente, Sol e il guaritore si guardarono nuovamente e poi li riguardarono.

***

"S-signor Tumnus" disse meravigliato Edmund nel vederlo, il fauno sorrise non appena lo vide "maestà!", Edmund andò verso di lui e non appena gli fu vicino il signor Tumnus l'abbracciò "che bello rivedervi", Edmund sorrise e ricambiò l'abbraccio "lo è anche per me", quando l'abbraccio si sciolse Tumnus gli tenne le mani sulle sue spalle e lo guardò da cima a fondo, "ma guardatevi! Siete molto diverso dall'ultima volta che vi ho visto siete più...", "piccolo?" chiese Edmund, "intendevo più giovane ma si, siete più piccolo dall'ultima volta che vi ho visto" sorrise sorridente e mezzo divertito il fauno, "si è vero... diciamo che è una storia abbastanza lunga" rispose Edmund, "lo è sempre" ribadì Tumnus, "questo è vero" sorrise divertito Edmund per poi concentrarsi su di lui, "non siete cambiato per niente dall'ultima volta che vi ho visto" disse, "diciamo che mi sono tenuto informa" scherzò il fauno allargando ancora di più il sorriso del Giusto, "come state?" chiese Edmund, "bene, voi invece?" chiese Tumnus, "bene" rispose Edmund, "ne siete sicuro? Sembrate perso" notò Tumnus, "infatti è così, non capisco che cosa stai succedendo" rispose Edmund guardandosi attorno mentre sentiva in se una grande nostalgia nel rivedere quel posto, si ricordò di quando lui e i suoi fratelli erano andati a caccia del cervo bianco ed erano finiti qui, "immagino..." disse Tumnus con un piccolo sorriso nel vedere il volto del Giusto pieno di nostalgia e in balia dei vecchi ricordi, Edmund si perse nei suoi ricordi e contemplò profondamente la natura che lo circondava, in quel momento si sentiva bene, si sentiva completo, si sentiva a casa.
"Dobbiamo andare, ci stanno aspettando" disse improvvisamente il signor Tumnus risvegliandolo dai suoi pensieri, "ci stanno aspettando?" chiese Edmund perplesso, "si, coraggio dobbiamo andare" disse Tumnus incamminandosi, Edmund lo guardò andarsene perplesso mentre la confusione tornò nella sua mente, che cosa voleva dire che li stavano aspettando? "venite?!" lo chiamò Tumnus, "si" rispose riprendendosi per poi seguirlo.
Il signor Tumnus camminava velocemente, era così veloce che sembrava che avesse quattro gambe che due, "Tumnus aspettate!" lo chiamò, ma il fauno sembrò non sentirlo e non appena girò l'angolo lo perse del tutto di vista, accelerò il passo per raggiungerlo ma non appena girò l'angolo Tumnus era scomparso, "fantastico!" farfugliò mentre cercava di riprendere fiato, "e ora?" si chiese guardandosi intorno, era passato molto tempo dall'ultima volta che era stato dai castori però si ricordava la strada, doveva solo trovare qualche punto di riferimento che gli dicesse dove si trovava ed era fatta!
Sentì un rumore e si voltò verso i cespugli e vide che c'era qualcosa dietro di essi, incuriosito si avvicinò e non appena fu a tre piedi di distanza da essi uscì una volpe che Edmund riconobbe subito, "mr. Fox!", la volpe lo guardò intensamente per qualche secondo e poi corse via, "aspettate!" lo inseguì Edmund, mr. Fox correva velocemente e si muoveva abilmente nella foresta, Edmund non seppe per qualche tempo gli corse dietro ma improvvisamente si ritrovò fuori dalla foresta, si guardò intorno in cerca di mr. Fox ma non lo vide, sentì il rumore del fiume a pochi passi da lui e si diresse immediatamente verso di esso e non appena ci arrivó si bloccò, non riuscendo a credere chi ci fosse, davanti a lui girata di spalle c'era Jadis, con il suo lungo vestito grigio coperto dalla sua pelliccia bianca, la sua bacchetta e la sua corona di ghiaccio, sentì immediatamente il panico prendere il sopravvento, il cuore iniziò a battergli fortemente e il cervello stava per andare in tilt, chiuse immediatamente gli occhi e cercò di ricomporsi, "è un sogno, è solo un sogno, un'allucinazione, lei non può essere qui, è morta! È morta" si disse mentalmente, ma proprio mentre se lo diceva gli ritornò in mente quello che la strega gli aveva detto quando gli era apparsa sul veliero "non ti libererai mai di me", sentì immediatamente i brividi lungo la schiena e la paura e l'ansia aumentare ma cercò di controllarsi di non lasciarsi trasportare dalla paura, respirò profondamente e poi si calmò, anche se non si sarebbe mai liberato di lei era in grado di combatterla, riaprì gli occhi con l'intento di affrontarla ma si fermò non appena notò che non era da sola, accanto a lei, sempre girti di spalle, c'erano un nano e un bambino in vestaglia, il nano lo riconobbe subito, era Ginarrbrink, mentre il bambino ci mise un po' a capire chi fosse, ma non appena si soffermó sulla vestaglia la riconobbe subito e capì subito chi era quel bambino e ne rimase sorpreso e scioccato allo stesso tempo, quel bambino era lui a dieci anni!
"Fa caldo qui fuori" disse Ginrrbrink nel procinto di togliersi la pelliccia ma si bloccò non appena vide lo sguardo gelido che gli lanciò la strega, "vado a controllare la slitta" disse rimettendosi apposto la pelliccia per poi andarsene, Edmund lo guardò andarsene per poi tornare a guardare lui e la strega, si ricordava bene di  questo momento, lo ricordava perfettamente, come ricordava perfettamente ogni secondo passati con Jadis e della sua prigionia.
Jadis tornò a guardare il fiume, "maestà!" la chiamò una voce maschile, la strega si girò assieme al piccolo Edmund e i due videro i lupi arrivare, Edmund li vide passere proprio di fianco a lui e impallidì non appena vide uno dei loro tenere in bocca mr. Fox, "abbiamo trovato il traditore, stava incitando i vostri nemici vicini al Bosco Tremante" disse Maugrin, "oh! Sei stato gentile a passare" disse Jadis avvicinandosi a lui assieme all'Edmund di dieci anni, "sei stato di grande aiuto ai miei lupi ieri sera, forse puoi aiutare anche me ora" continuò mentre i lupi circondavano mr. Fox, "perdonatemi maestà" disse la volpe chinando il capo, Jadis sbuffò "non farmi perdere tempo con le tue smancerie", "non vorrei sembrare scortese, ma non vi stavo rivolgendo a voi" obiettò, la strega guardando Edmund che ebbe o meglio entrambi i due Edmund ebbero i brividi lungo alla schiena per quella affermazione e per lo sguardo gelido e di collera che la strega gli diede, Jadis continuò a guardare il piccolo Edmund mentre si avvicinava alla volpe, ruotò la bacchetta e poi si girò verso mr. Fox mentre gli puntava in modo minaccioso la bacchetta, "dove sono diretti gli umani?" chiese, la volpe non rispose, il piccolo Edmund guardò impaurito la volpe e poi la strega e quando Jadis alzò la bacchetta per pietrificarlo agì, "aspetta! No, non farlo!" disse mettendosi in mezzo, Jadis si fermò e lo guardò mentre con scocciatura metteva già la bacchetta per ascoltare quello che gli avrebbe detto, "il castoro ha detto qualcosa sulla tavola di pietra e che Aslan aveva delle truppe lì", Jadis lo guardò per qualche secondo prima di chiedere "delle truppe?", guardò verso la volpe e lo stesso fece Edmund che vide come la volpe lo stava guardando con tristezza e delusione mentre scuoteva la testa per poi chinarla con aria sconfitta mentre gli usciva un piccolo sospiro, "grazie Edmund" lo ringraziò la strega bianca, "sono contenta che questa creatura abbia potuto vedere un po' di lealtà, prima di andarsene!" aggiunse infine pietrificando la volpe la quale gemette dal dolore, "NO!" urlarono i due Edmund, Jadis si girò verso l'Edmund di dieci anni e quando i loro sguardi si incrociarono gli diede un forte schiaffo per poi prenderlo, "decidi da che parte vuoi stare Edmund, la mia o la loro" disse infine prendendo con forza il volto del piccolo e girandolo verso la povera volpe pietrificata, Edmund guardò la scena con le lacrime agli occhi mentre Jadis andò verso i suoi lupi "andate avanti, raccogliete i miei fedeli, se una guerra che Aslan vuole, una guerra avrà" disse pietrificando la farfalla che volava accanto a lei, i lupi eseguirono gli ordini mentre lei, assieme al piccolo Edmund, si diresse verso la carrozza.
Edmund rimase lì, fermo in mobile a guardare mr. Fox con gli occhi lucidi e carichi di lacrime, si avvicinò alla volpe e cadde ai suoi piedi, questo ricordo era uno dei tanti che gli faceva male, era stato uno dei momenti che lo avevano segnato profondamente e che lo avevano distinto da traditore, aveva parlato per poter salvare mr. Fox, per poter evitare che venisse pietrificato ma così facendo aveva ancor di più tradito Aslan e i suoi fratelli e l'aveva capito quando aveva visto lo sguardo triste e deluso della volpe, aveva dichiarato quello che Aslan stava pianificando e per cosa? Per salvare qualcuno che la strega non avrebbe lo stesso risparmiato, aveva lo stesso condannato mr. Fox e tutti i Narniani.
Le lacrime iniziarono a cadergli lungo il volto seguite da dei piccoli singhiozzi, "mi dispiace... mi dispiace tanto" pianse, un piccolo vento gli accarezzò dolcemente i capelli, "io non dimentico" disse una voce, Edmund si bloccò non appena la sentì, alzò lo sguardo e vide mr. Fox in carne e in ossa che lo guarda, "mr. Fox" sussurrò Edmund senza parole, "io non dimentico quello che avete fatto sire, avete parlato, glielo avete detto" disse la volpe, Edmund deglutì e abbassò lo sguardo aspettandosi che la volpe lo accusasse e lo maledisse, era quello che meritava, "avete parlato per salvarmi" disse, Edmund alzò lo sguardo sorpreso, "prima non capivo, non capivo perché aveste parlato ma poi ho capito, avete parlato per salvarmi, per salvare la vita di un suddito, di un vostro piccolo suddito, di un suddito che in passato ha tradito Aslan per la strega e poi viceversa... avete parlato per salvarmi e io ve ne sono grato maestà, non lo dimenticherò mai, non dimenticherò mai che vi siete esposto per me, non dimenticherò mai il vostro sacrificio" finì la volpe, Edmund lo guardò confuso stava per parlare quando improvvisamente si sentì un ramo spezzarsi, si girò immediatamente verso dove proveniva il rumore e vide Tumnus comparire tra gli alberi, "oh eccovi qui!" esclamò non appena lo vide, "signor Tumnus" disse Edmund, "mi sono preoccupato quando non vi ho più visto, cosa ci fate là per terra?" chiese, Edmund si girò verso mr. Fox ma quando lo fece vide che non c'era più, guardò verso la foresta per vedere se lo vedeva ma niente, era come se si fosse volatilizzato nel nulla, come se non ci fosse mai stato, "maestà" lo chiamò Tumnus, Edmund non rispose rimase lì fermò a guardare il punto in cui pochi secondi fa si trovava Fox, era impossibile che fosse scomparso, "dobbiamo andare! Siamo in ritardo" lo esortò Tumnus, "si... Scusatemi... Arrivo" disse peplesso Edmund mentre si alzava ma prima di raggiungerlo si girò nuovamente, "state bene?" chiese Tumnus, "si... sto bene" rispose Edmund, si sentiva confuso e anche perso, che cosa cavolo stava succedendo?! "coraggio, c'è ancora molta strada" lo incoraggiò Tumnus prima di riprendere a camminare, Edmund continuò a guardare per qualche secondo verso il fiume e poi lo seguì.

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