Scomparsa

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Le settimane successive furono impegnative: Lucy, assieme a Elis, era sempre in infermeria ad aiutare Sol e il guaritore per curare Peter e per capire a che cosa fosse dovuto il suo malessere; in quanto agli altri re loro si erano rimboccati per bene le mani per poter coprire i doveri del Magnifico e della Valorosa: Susan svolgeva i suoi doveri, metà dei doveri di sua sorella e un quarto di quelli di suo fratello; Caspian era impegnato con i suoi doveri, un quarto dei doveri di Peter e con i resoconti che il professor Cornelius gli mandava; Edmund svolgeva i suoi doveri, l'altra metà dei doveri di Lucy e l'altro un quarto dei doveri di suo fratello; Trumpkin, Drinian, Scott, Harold e Nick si dividevano per aiutarli, soprattutto i due consiglieri che qualche volta prendevano qualche loro incarico per farli riposare un po', a parte quelli del Giusto, il terzo genito si era completamente rifiutato di farsi diminuire i doveri, dopo quello che era successo al lago sotterraneo si era buttato nel lavoro, aveva bisogno di distrarsi e di non pensare a quello che era successo.

***

Caspian camminava per i corridoi esterni vicini ai giardini, aveva appena finito di svolgere una riunione con i suoi consiglieri e ora iniziava ufficialmente il suo giorno libero, era completamente immerso nei suoi pensieri, continuava a pensare a quello che era successo alla grotta, cercava di dare un senso a quello che era accaduto, ogni volta che ci ripensava gli si stringeva il cuore, rivedeva lo sguardo ferito, pieno di lacrime e di dolore che aveva il Giusto, dopo che erano tornati dalla perlustrazione aveva cercato di riavvicinarsi a lui, per scusarsi e chiarire, ma non c'era riuscito,  Edmund lo evitava alla perfezione, in quelle settimane aveva sperato che venisse a trovare suo figlio così poteva approfittarsi della visita per parlargli, non era chiaro cosa fosse successo al lago, ma quello che sapeva era che la rabbia che aveva provato non era la sua, che non voleva dirgli quelle cose e che non voleva allontanarlo da lui, ma il Giusto non era mai venuto.

"Maestà!" esclamò una voce femminile svegliandolo dai suoi pensieri, alzò lo sguardo e vide Linda che portava a spasso Rilian nella carrozzina, nel vederla sorrise, stava per risponderle ma si fermò non appena vide che il saluto non era rivoltò a lui, guardò verso dove stava andando e vide Edmund.

"Linda!" la salutò Edmund, "in questi giorni non vi ho visto" disse Linda raggiungendolo, "perdonatemi, sono stato molto impegnato" si scusó Edmund, "lo avevo immaginato, è bello vedervi! Soprattutto è bello vedervi fare una pausa, eravamo un po' preoccupati del fatto che non vi riposaste" disse Linda, Edmund le sorrise dolcemente, "vostro fratello come sta?" chiese la tata, "sta bene, ma non si è ancora svegliato" rispose amaramente, "di sicuro si sveglierà presto" disse Linda cercando di rincuorarlo, Edmund le sorrise per ringraziarla, un urlò felice proveniente dalla carrozzina attirò l'attenzione dei due, "qui qualcuno si è svegliato!" sorrise teneramente Linda, Edmund sorrise e si avvicinò alla carrozzina, Rilian nel vederlo sorrise, "è molto felice di rivedervi, ha sentito molto la vostra mancanza" disse Linda, "e io la sua" disse Edmund guardando il piccolo sorridendo, allungò una mano verso di lui e immediatamente il principe la prese e iniziò a giocarsi e ad esaminarla, "state facendo una passeggiata?" chiese Edmund guardando la tata, "si, poi nell'ora della merenda faremo un bel pic-nic sotto ad un albero, è una splendida mattina ed è perfetta per uscire fuori, per caso volete unirvi a noi?" chiese, "purtroppo non posso, ho ancora molte cose da fare, magari mi unirò a voi un'altra volta" rispose Edmund, Rilian gorgogliò attirando la sua attenzione, stava guardando curiosamente il suo indice e nel vederlo Edmund sorrise.
"Oh cielo!" disse ad un certo punto Linda attirando la sua attenzione, "mi sono dimenticata la borsa! Potete rimanere con il principe per qualche secondo?" chiese, "certo" rispose Edmund, "vi ringrazio, torno subito" disse Linda correndo di corsa al castello, Edmund la guardò andarsene, l'ammirava molto per la sua devozione e fedeltà alla famiglia reale, per il bene che voleva a Rilian e per come si prendeva cura di lui, ma doveva ammettere che qualche volta era un po' esagerata e drammatica, Rilian strillò attirando la sua attenzione, "che c'è?" chiese, il piccolo allungò le mani verso di lui, "oh vuoi venire su" comprese Edmund tirandolo su e prendendolo in braccio, "e ora che facciamo?" chiese guardando il piccolo che gli sorrise.
Caspian assistette alla scena da lontano con un dolce sorriso sulle labbra, in quelle settimane suo figlio aveva sentito molto la sua mancanza, ogni volta che piangeva o si lamentava, gli dava il fazzoletto che Edmund gli aveva regalato, non appena lo vedeva si calmava subito, lo stringeva a se e iniziava a giocarci.

Voglio solo essere libero e feliceDove le storie prendono vita. Scoprilo ora