"Puoi abbracciarmi? Per favore"

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Vivien ha trascorso la notte in quella topaia ma almeno era con Eddie.
Il ragazzo ha dormito beatamente nella barca improvvisata un letto mentre Vivi è stata tutta la notte sveglia
"Hey..uhm potrei usare il tuo walkie-talkie? Vorrei parlare un minutino con mio fratello."
"Si, si si certo" risponde Eddie andando a prenderlo
"Grazie"

"Pronto, casa Byers." risponde Will
"Ehi ciao Will, sono Vivi. Come stai tesoro?"
"Vivien...tutto bene si me la cavo. Sbaglio o stai saltando la scuola questi giorni?"
"Uhm già si...ecco diciamo che ci sono cose più importanti della scuola qualche volta."
"Spero niente di grave giusto?" chiede il ragazzino preoccupato
"Sembra come se stessi parlando con mamma, no Will sta tranquillo stiamo risolvendo tutto" non era del tutto vero ma cosa poteva rispondere? Will guarda probabilmente sei in pericolo per la terza volta, ah e questa volta è una cosa che non si può combattere perché ti maledice e le persone non maledette non la vedono.

"Comunque buon compleanno! E anche se non sono lì e tutti, di conseguenza, si annoieranno a morte ti auguro di trascorrere un compleanno sereno" ridacchia Vivien non appena sente anche la risata di Will
"Ora devo andare. Stai al sicuro!"
"Lo farò. Ciao Vi."

"Vivien, ti senti meglio ora?" chiede Eddie sedendosi vicino a lei
"Si e no. Voglio dire ho parlato con Will e apparentemente sta bene ma sono comunque spaventata per lui..." risponde non distraendosi dagli occhi marroni del ragazzo che le mette una mano sul ginocchio per rassicurarla

"Indossi ancora l'anello?" gli occhi di Eddie si illuminano immediatamente non appena nota il suo anello sul dito di Vivien
"Non l'ho mai tolto" fa Vivi mostrandoglielo meglio

"Uhm...sai non sono così bravo con le parole ma volevo dirti che mi sei mancata e sono felice di passare del tempo con te, sono contento che tu sia venuta qui e...sai che io sono qui per te e se ne hai voglia puoi parlare di qualsiasi cosa, io ti ascolto." a quelle parole le si forma un sorriso sul viso, ma non voleva parlare di quelle cose, non quando era con lui
"Puoi abbracciarmi? Per favore"
Eddie apre subito le braccia e Vivien cinge le sue braccia intorno al busto del ragazzo lentamente poggiando la testa sul suo petto mentre le mani piene di anelli di Eddie accarezzavano gentilmente i capelli corvino ondulati della ragazza
Vivien si sentiva estremamente sollevata a quell'abbraccio, come se tutto per quei pochi secondi fosse scomparso e Eddie si sentiva il cuore battere fortissimo
"Io ti voglio nella mia vita Vivien"
"Se anche io non volessi lo stesso, non sarei qui ora"

"E comunque il nostro appuntamento è saltato" sottolinea Eddie scherzando
"Che ne dici di posticiparlo quando tutto questo sarà finito?"
"Con piacere" ridacchia
"Invece tu sai che sei veramente bello quando sorridi?" aggiunge staccandosi dall'abbraccio e le braccia di Eddie sono ancora sui fianchi della ragazza. A quella frase il cuore di Eddie salta un battito. Lui non l'avrebbe mai ammesso ma a volte può essere molto timido e quando lo è si copre il viso con alcune ciocche di capelli, come ha appena fatto
"Oh wow ho fatto arrossire Eddie Munson. Non vergognarti, è davvero carino!"

Vivien si alza e da un'occhiata fuori dalla finestra "Stanno tornando, li vedo"

"Ehi eccovi ragazzi, novità?" chiede impaziente Vivien avvicinandosi al gruppo

"Si ragazzi abbiamo delle novità" annuncia Nancy
"Nancy? Anche tu qui, ne è passato di tempo" dice sorpresa Vivien
"Già, sono felice di vederti Vivien"

"Allora Fred e Chrissy andavano entrambi dalla Kelley. Accusavano mal di testa, forti emicranie che non passavano. Poi...avevano incubi, dormivano male, si svegliavano in un bagno di sudore e vedevano delle cose...brutte cose del loro passato." fa un sospiro e continua "Queste visioni sono peggiorate sempre di più finché a un certo punto è finito tutto" spiega Nancy

"Abbiamo richiesto al manicomio un incontro con Victor Creel, la prima presunta vittima di questo Vecna, per la nostra tesi sulla schizofrenia." continua Robin

"E Victor ha detto che quella sera è successo di tutto, sbalzi di corrente ma in modo specifico ha parlato della musica. Ha detto che c'era della musica che a quanto pare tocca punti del cervello che le parole non toccano"

"La musica è la chiave"

"Come successe con Will" interrompe Vivien "nel sottosopra continuava a canticchiare 'Should i stay or should i go' la sua canzone preferita ed è sopravvissuto" e una luce di speranza si accende nei suoi occhi.

"MAX!" Vivien la vede avvicinarsi alla casa e le corre incontro. Aveva sentito cosa era successo a Maxine e si è sentita male con se stessa per non esserle stata vicino

"Vivi!"
Vivien la stringe in uno degli abbracci più calorosi che abbia mai dato

"Max...scusa, scusami tantissimo. Sapevo che dovevo venire con voi"

"Ehi Viv, per fortuna si è risolto tutto per il meglio. E poi tu non potevi sapere che sarebbe successo...insomma questo" dice Max, effettivamente Vivi non aveva idea che potesse venire maledetta anche lei.
Ma se ne dava la colpa per qualche motivo.

"Sai una cosa...in verità mi hai aiutato anche se non eri lì."
"Come?" risponde Vivien staccandosi dall'abbraccio e asciugandosi una lacrima dalla guancia

"Ho fatto mente locale e...ti ricordi quella volta quando abbiamo fatto campeggio insieme l'estate è scorsa e ci stavamo raccontando tutto? Tutte quelle cose che mi hai detto, di fare delle mie debolezze, dei miei traumi i miei punti di forza. Di rialzarmi ogni volta che cadevo, anche se diventava ogni volta più difficile. Quando dopo la morte di Billy tu eri sempre lì per me e mi hai detto 'quando non riesci ad andare avanti perché ti capitano solo cose di merda, chiudi gli occhi e pensa a ciò che ti fa andare avanti.'"

"Beh a quanto pare non abbiamo avuto proprio momenti allegri" sorride Vivien per sdrammatizzare la situazione
"Già. Comunque ho scritto una lettera per te, tieni. Leggila quando hai tempo"

Vivien Byers e Max Mayfield sono per certo anime gemelle platoniche.
Con la P maiuscola.

Together, until the end | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora