Ritorno al passato

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Eddie nota che Vivien inizia a diventare ansiosa, i suoi respiri sono veloci e irregolari e fissa intensamente qualcosa fuori dalla finestra "Viv, cosa c'è? Stai bene?" le chiede il ragazzo, la sua voce delicata e piena di preoccupazione "Viv mi stai spaventando" continua ma nessuna risposta da parte sua
"Vivien, parlami" il ragazzo diventa sempre più preoccupato ma Vivien senza una parola esce dalla porticina in legno e guarda uno degli alberi di fronte a lei. È completamente paralizzata.

È un grande orologio a pendolo, attaccato al tronco. La ragazza si porta le mani agli occhi e li sfrega un paio di volte, presumendo di star immaginando delle cose. All'improvviso alcune crepe si riversarono sul vetro come fulmini "No...no- no"
Un attimo dopo i ragni iniziarono ad uscire dalle fessure di legno. Una quantità infinita di ragni corrono giù via dall'orologio e sul tronco dell'albero. Vivien sussulta, inciampa sulla ghiaia e cade all'indietro spaventata battendo la schiena sul terreno.

E Improvvisamente il niente. Buio.
Si ritrova in un grande vuoto oscuro senza niente intorno a lei, in piedi e sola. Si guarde intorno e non vede altro che oscurità, fa freddo ma non c'è vento, non sente altro che freddo. Finalmente la vista le si schiarisce. È nel seminterrato dei Wheeler.

C'è un tavolo e quattro bambini seduti.
Will, Mike, Dustin e Lucas. Sono...piccoli come quando avevano undici anni.

"Arriva qualcosa. Qualcosa che ha fame di sangue." spiega Mike instaurando un clima di suspense
"Un'ombra sul muro alle tue spalle. Ti inghiotte nel buio. Fra poco sarà qui."

"Che cos'è?" chiede Will sporgendosi in aventi verso il tavolo

"E se fosse il demogorgone. Oh Gesù, siamo fregati se è il demogorgone" Dustin si passa una mano sul viso in disperazione

"Non è il demogorgone" Lucas ribatte

"Un'armata di trogloditi attacca il rifugio." fa Mike alzando il tono di voce e gesticolando mentre gli altri ragazzini lo guardano attentamente

"Te l'ho detto!" dice Lucas battendo una mano sul tavolo

"Un'attimo. Avete sentito? Quel...quel rumore. Bum! Bum! Non veniva dai trogloditi. No, quello...veniva da qualcos'altro. Il demogorgone!" urla Mike schierando una pedina raffigurante un mostro a due teste

"OH siamo nella merda! Will tocca a te" sbraita Dustin completamente preso dalla partita

Vivien chiude gli occhi, non comprende cosa stia accadendo, è si ritrova sull'uscio
"Era un sette" fa Will uscendo dal seminterrato dei Wheeler
"Cosa?" chiede Mike confuso
"Il lancio. Era un sette. Il demogorgone mi ha beccato" lo saluta Will salendo in sella alla sua bicicletta "Ci vediamo domani"

La ragazza d'un tratto è nuovamente catapultata in un altro scenario. Dustin e Will sono per strada pedalando sulle loro bici mentre l'aria fredda autunnale riempie l'ambiente.
"Facciamo una gara? Il primo vince un fumetto" propone Dustin alzano le sopracciglia
"D'accordo. Uno qualunque?"
"Hey! Hey! Non ho ancora detto via!" urla quando Will inizia a pedalale più velocemente di prima "Torna indietro? Ti ammazzo"
"Mi prendo il tuo X-Men 134!" urla Will contento di aver 'vinto'.

"No..." sospira Vivien
A questo punto il ragazzino è completamente solo per una strada buia. Nessun rumore. La lucetta della bici inizia a lampeggiare. Una figura strana si piazza nel mezzo della strada, causandogli una terribile caduta dalla bicicletta
Non è un essere sconosciuto. Vivien lo riconosce, è il demogorgone.
Will rapidamente tra la paura si alza e corre, corre più lontano che può, lasciando in terra la bici.

Together, until the end | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora