Salvalo pt.2

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(I flashback sono scritti in corsivo)

'Salvalo...'
La voce di Dustin le rimbomba in testa.
La ragazza si alza nonostante il dolore della caduta, si morde il labbro e inizia a correre
"Eddie!" urla Vivien guardandosi intorno accelerando il passo "Eddie! Dove sei?"

C'è vento.
Il cielo nebbioso e grigio, l'unico bagliore sono i fulmini rossi. Le particelle bianche fluttuano in aria come fossero neve.
Urla agghiaccianti riempiono l'aria echeggiando intorno. Dio, quanto odia questo posto.
La sua bocca si apre e si chiude mentre cerca disperatamente di aspirare aria. Ogni momento che rimane qui, Eddie si allontana.

Vivien continua ad ammirare l'anello sul suo dito, l'anello di Eddie. Perché l'ha fatto? Perché è dovuto mettersi in questa situazione?

"Sai mi piacciono questi anelli" dico prendendo la sua mano
"Scegline uno" posso sentire il suo sguardo su di me mentre analizzo le sue mani calde che fanno contrasto con il metallo degli anelli. Noto quello sull'anulare della sua mano sinistra
"Questo" indico toccando il metallo freddo di cui è fatto
"Tieni" fa per infilarmelo sul dito anulare della mano destra "Okay forse è troppo largo, mettiamolo qui" ridacchia e lo mette sul medio
"Ah- lo apprezzo tanto, grazie Ed"
Per qualche secondo il tempo sembra essersi fermato ci guardiamo negli occhi quasi ipnotizzati l'uno negli occhi dell'altra.

Ed è lí, un'ondata immensa di pipistrelli, tutti raggruppati in punto. Sono abbastanza lontani per poter capire cosa stia succedendo, ma non promette assolutamente bene.
"EDDIE!" le lacrime iniziano nuovamente a formarsi nei suoi occhi

Vivien accelera iniziando a correre nonostante il dolore alle gambe a causa della caduta. "Ma che cazzo..."
La giovane donna non è mai stata la persona più coraggiosa tra tutti, è una tosta si, ma sotto sotto è fragile. Però in questo momento non importa, sta mettendo da parte tutta la paura. Deve salvare Eddie, il suo Eddie.

I pipistrelli coprono la vista di Vivien, Eddie è li sotto.
Il suo corpo cade a terra trascinato dalla gola da una di quelle creature. Nel mentre altre due lo tengono fermo dalle braccia e dalle gambe.
E urla. Il rumore era sconvolgente.

La ragazza continua, quello che sembrava un'eternità, chiamando il suo nome più forte che può.

Vivien si avvicina alla massa vorticosa di pipistrelli e nonostante i suoi sforzi , un pipistrello è in grado di morderle la spalla e urla, incapace di inclinare correttamente la lancia verso di essa. Fortunatamente lo strappa dal suo braccio prendendolo violentemente per la coda, sbattendolo a terra e schiacciandogli la testa con il piede lo strappa in due. "Figlio di puttana." Il sangue caldo inizia a scorrere lungo il suo braccio a causa del forte morso.

Neanche il tempo di prendere aria che un'altro avvolge la sua coda intorno al collo e alla bocca, tirandole indietro dolorosamente la testa. Soffoca silenziosamente mentre sente che le sue vie aeree vengono schiacciate e, in un momento d'istinto lo morde, affondando i denti nella sua carne stringendo la mandibola più forte che può. "Che schifo" sospira cercando di riprendere aria mentre sputa il sangue rimasto in bocca.

Ad un tratto le ali delle bestie smettono di svolazzare e cadono a terra. Un mucchio di tonfi riempie l'aria. Guarda sbalordita il cielo scuro mentre le creature cadono dal cielo a frotte. Senza vita. Vivien è confusa, respira affannosamente quando i suoi occhi si posano a terra. Rivelando il corpo del ragazzo.
Eddie...

"O MIO DIO!" l'urlo straziante della ragazza rimbomba nell'aria alla vista di Eddie disteso a terra, ricoperto di sangue. Vivien facendo subito una corsa verso di lui si precipita sulle ginocchia. Gli raccoglie le mani sotto la testa, poggiandogliela sul suo grembo.
È impanicata, non sa cosa fare.
Sente di non riuscire più a respirare.
Il mondo si è completamente frantumato sotto di se.

Le lacrime iniziano a rigarle il viso mentre si porta le mani al viso per coprirsi la bocca e cercare di soffocare i singhiozzi
"No, no, no..."

"Hey..." un sospiro gli esce dalla bocca quando i suoi bellissimi occhi si posano su quelli della ragazza.

La sua maglietta bianca dell'Hellfire è strappata e macchiata di sangue su entrambi i lati dello stomaco. Pieno sangue e segni di morsi sul viso e sul collo, nei suoi occhi iniziano a formarsi le lacrime.

"Perché? PERCHÈ!"

"È grave, eh"

"No, stai bene...io sono qui! Sono qui ora..." balbetta, non sa se sta tentando di confrontare il ragazzo o convincere se stessa che sarebbe sopravvissuto.

"A-aspetta...è sangue? Sei-sei ferita?" domanda debolmente appena il suo sguardo cade sul braccio della ragazza
"Eddie, fanculo il sangue sul mio braccio!"

"I-io non potevo, non potevo permettere che ti accadesse qualcosa. N-non me lo sarei mai perdonato." tossice posando la sua mano su quella di Vivien.
La ragazza non distoglie mai lo sguardo dal suo, asciugandogli il sangue che gli decora le guance. D'istinto lo avvicina il più possibile a sé tanto che una guancia le si sporca di sangue.

"Non sono scappato questa volta, vero? Questa...questa volta sono stato l'eroe. N-non è vero?" le domanda con una scintilla negli occhi
"Si..si si sei sempre stato un eroe Eddie." gli risponde tra i singhiozzi

"Sei bellissima, lo sai?" sussurra e asciuga alcune lacrime sotto gli occhi della ragazza
"Eddie..." Vivien fa del suo meglio per sorridere ma il suo sguardo va sulle ferite.

La maglietta dell'Hellfire club è morbida contro la sua guancia mentre si scioglie nel suo petto. Le braccia del ragazzo le cingono intorno la vita quasi aggrappandosi.
C'è una sensazione nel corpo della giovane donna, un'altra volta quella pesantezza nel cuore.
La stessa che ha provato per suo fratello Will.
La stessa che ha provato per Max quando ha saputo della maledizione.

"Credo che questo sia il mio anno...penso che finalmente sia il mio anno." ridacchia debolmente mostrandole il sangue che gli sporca i denti e la ragazza gli posa un bacio sulla fronte, spostandogli leggermente la bandana e chiudendo gli occhi quando una lacrima cade sul viso di Eddie.
Non può perderlo, non può. "Perché finalmente mi diplomerò..."

"È il tuo anno Eddie. Ti diplomerai e...e vivrai felice. Dustin è lì sopra, ti sta aspettando. Ripuliremo il tuo nome e..." sospira per evitare di continuare a singhiozzare "E...e ce ne andremo da Hawkins, sono sicura che farai carriera con la tua band..."
L'86, il suo anno, il loro anno. "Mi hai lasciata Eddie..." Le sue parole si confondono mentre si dissolve in ​​lacrime e singhiozzi.
"Mi dispiace...per una volta volevo-volevo fare la cosa giusta."
"Ascoltami Eddie, ti tirerò fuori da qui. Te lo giuro Abbiamo un appuntamento..." Vivien lo guarda intensamente nei sui occhi marroni da cucciolo pieni di lacrime non versate prendendogli il viso tra le mani, è spaventato. Rimangono in silenzio per alcuni istanti, guardandosi l'un l'altro. Si sente persa, come se non sapesse cosa fare.

Questi giorni passati lo avevano distrutto. Si sentiva in colpa per Chrissy e per tutto quello che era successo. Vivien vorrebbe solo abbracciarlo e dirgli che non era colpa sua e che tutto sarebbe andato per il verso giusto. Ma è davvero così?

"Dì ad Henderson di badare a quelle pecorelle al posto mio..."
"Eddie...Eddie, per favore." continua Vivien scuotendo la testa e poggiandogli una mano sulla guancia sporcata di sangue "Ti supplico, io...non lasciarmi, non puoi lasciarmi. Non sono abbastanza forte per questo."

A volte le cose semplicemente non vanno nel modo in cui noi vorremmo che andassero.

"Hai...noi, la canzone che abbiamo suonato prima. Ti è piaciuta?" balbetta uno sguardo d'attesa sul suo volto
"Si, si molto metal, non è vero? Abbiamo spaccato." Vivien lotta per mostrare il sorriso. La sua risposta sembra averlo colpito perché si appoggia all'indietro con un sorriso soddisfatto sul viso, ma d'un tratto sussulta leggermente quando una sensazione pungente gli attraversa il busto.

"Ti fidi di me?" gli domanda la ragazza con uno sguardo serio sul volto
"Ti fidi?" ripete e il ragazzo annuisce leggermente chiudendo gli occhi.
"Perché ti giuro sulla mia vita che tu non morirai oggi, in questo schifo di posto. Okay?"

pt.3...

Together, until the end | Eddie MunsonDove le storie prendono vita. Scoprilo ora