Quella di...

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Per cinque minuti, che sembrarono qualcosa come tre ore, rimasi ferma a guardare fuori dal finestrino del treno, tutto il paesaggio che scorreva veloce. Ero inerme.
Non avevo la forza e la voglia di fare nulla.
Il messaggio di Michele mi aveva un po' destabilizzata. Da un lato ero sorpresa perché mi aspettavo che sarei stata io, come sempre, a fare il primo passo.
Invece quella volta, no.
Tuttavia, non nascondo che, quel dobbiamo parlare, mi faceva preoccupare.
Non volevo rovinare un rapporto per un semplice bacio ma, si sa che, quelle due parole sono il sinonimo di: "é finita non ti voglio più vedere."
Mi misi l'anima in pace, ripresi il telefono e gli risposi:

Carola
Va bene, quando vuoi.

In un modo o nell'altro, avremmo risolto quella situazione, anche se il pensiero di perdere una persona come lui nella mia vita, mi distruggeva.
Gli volevo un mondo di bene e non sapevo se, anche qualcosa di più.

Tornai a casa, mentre ripensavo al messaggio di Michele, mi ricordai anche della storia incriminata.
Riaprii Instagram e il profilo del cantante per vedere se stava ancora lì o me l'ero sognata. Controllai nelle sue storie e non c'era più traccia del mio video.
Mi tranquillizzai, pensai che, forse, mi ero confusa io e il video era sul profilo di qualche altro mio amico.

Mentre posavo la valigia sul letto per disfarla, sentì bussare alla porta in modo frenetico.
Era Serena, tutta agitata, che cercava di dirmi qualcosa urlando e biascicando con le parole.
"CAROLA, cos'è questa cosa? Io non ci posso credere... LUII E NON MI HAI DETTO NIENTE, ma come ti viene in mente, come hai potuto non dirmi niente, io che ti racconto anche quando vado in bagno."
"Sere calmati che é successo, non sto capendo niente?"
"CHE É SUCCESSO? HAI ANCHE IL CORAGGIO DI CHIEDERMELO?" e così urlando mi fece vedere sul telefono mille video di me che ballavo sulla canzone di Luigi.
Cazzo.

"NO MERDA, MA ALLORA É VERO." imprecai mettendomi le mani nei capelli.

"Carola tu ora ti siedi su quel divano li e mi spieghi tutto quello che é successo. Ti stai sentendo con Luigi e non me lo hai detto?."

"Sere ma sei scema, non ci vediamo da mesi e mesi forse, sarà passato addirittura un annetto. "

"E allora cos'è questa storia? L' hashtag caroligi é in tendenza da ore ed ore ci sono oltre diecimila tweet e tutti sono convinti che voi state insieme, anzi che non vi siete mai lasciati."

"MERDA, ma noi non siamo mai stati insieme. Oddio non di nuovo, io non ce la faccio, mi ha tormentato quel hashtag di merda. No no no"
In quel momento ero fuori di me. Non sapevo che fare, che pensare, che dire.

Serena se ne accorse, si sedette accanto a me e con toni più dolci e soavi mi disse:
"Va bene,allora, tu adesso mi spieghi bene bene tutto quello che é successo e poi troveremo sicuramente una soluzione. Lo sai anche tu che questi gossip durano qualche giorno e poi basta "

Sono due anni che vanno avanti questi gossip pensai

Feci un respiro e presi a raccontarle di tutto quello che era successo la sera prima. Del bar, i colleghi, la pista da ballo ed io che come una cretina mi metto a ballare sulle note della canzone di Luigi, ignara di essere stata ripresa.
Poi, tornando a casa, vidi che aveva repostato la storia sul suo profilo ma che pensavo si trattasse di un errore tanto che, ora, la storia era stata cancellata. Non avevo idea del perché l'avesse messa. Non lo vedevo da tantissimo. Avevamo perso i rapporti. Lui viveva soltanto nelle mie cuffiette, nei miei ricordi e nelle mie pagine di diario che avevo gelosamente conservato ma che mai, neanche una volta in quell'anno, avevo deciso di rileggere.

"Ah in più mi ha anche contattato Michele e ha detto che dobbiamo parlare, io giuro non ce la faccio più."

"Mamma mia Carolina, ti lascio da sola due giorni e questo é quello che succede."
Disse avvicinandosi a me e stringendomi in un forte abbraccio, caloroso e rincuorante.

"Serena, non so che fare. Se mi esprimo sulla "questione Luigi" sui social, rischio di peggiorare solo la situazione. Ma poi non capisco con che coraggio, quello stronzo abbia deciso di pubblicare una cosa simile. Mi sembra quasi una presa in giro, come se avesse bisogno dell' hashtag virale per poter vendere più copie. Neanche ha avuto le palle di lasciarla, l'ha pure cancellata ti rendi conto?"

"Eh, me ne rendo conto. Davvero non so cosa consigliarti. É proprio strano però concordo con te che in fondo sarà solo una strategia di marketing "

"Sto pensando, magari, di mettere un tweet divertente in cui ironizzo sulla cosa ma forse la migliore strategia é il silenzio" conclusi la discussione che non avrei mai voluto intraprendere.

Serena stette un altro po' con me e le raccontai di tutto quello che avevo fatto, della compagnia, Nikiya. Poi si fece tardi e lei doveva tornare a casa.
Mentre usciva dalla porta si girò e disse "Parla con Michele, vedrai che andrà bene."
Ed io che me ne ero quasi dimenticata di lui le risposi :" Lo farò, tvb. A domani"

Michele mi aveva riscritto in quell'arco temporale dicendomi che la mattina seguente mi avrebbe videochiamata.

Non avendo null'altro da fare e sperando di trovare un po' di pace, misi sulla TV, the office che era la mia serie preferita e sapeva sempre tirarmi su il morale. Amavo Michael Scott. E poi la delicatezza del rapporto tra Jim e Pam era qualcosa di incredibile.

Presto, però, il pensiero di tutto quello che si diceva su di me, sui social, non mi permise di godermi la serata.
Di solito quando nel passato si erano verificate situazioni simili, cercavo di fare tutto purché vedere il telefono. E ci riuscivo, ma la sera, prima di andare a dormire, mi trovavo inesorabilmente a guardare tutto quello che gli altri pensavano che fosse accaduto, i loro sogni su una relazione inesistente. Era strano perché mi dava terribilmente fastidio ma non riuscivo a staccarmene perché tramite loro, vivevo qualcosa che non era mai accaduto e che avevo desiderato, tanto tempo fa.

Così, anche quella notte. Aprii direttamente Twitter con un profilo diverso dal mio ufficiale, poiché temevo che potessi lasciare dei mi piace improvvisi e che si creasse "fumo più fumo".
Oltre a una ripetizione immensa di io che ballavo sulle note di Luigi, riemersero mille nostri video dentro la casetta, fotomontaggi, storie inventate, Fanfiction. Lessi mille complotti diversi in cui noi stavamo insieme ma avevamo nascosto tutto per privacy e cose simili.
Alcuni insinuavano una gravidanza, altri un matrimonio. E si sa, la gente purtroppo parla.
Mentre scrollavo non sapevo bene come mi sentivo. Nostalgia? Rabbia? Tristezza? Non saprei. Sicuro un senso di malessere.
Pensai che forse non mi sarei mai liberata del peso di Luigi. Che il mio nome e il suo sarebbero sempre stati accostati. Ma, soprattutto, ero delusa da lui. Non capivo come avesse potuto fare una cosa del genere.
Orgoglioso com'era, non credevo che avesse avuto piacere al reiterarsi periodico di quella storia e di quell' hashtag.
Pensai anche di scrivergli per chiedere spiegazioni. Il numero in fondo lo avevo e sapevo mi avrebbe risposto senza esitazione. Ma non volevo sentirlo, ne vederlo.

E poi ero stufa. Non capivo perché una ragazza non potesse essere libera di divertirsi con i propri amici in modo così innocuo e subito deve essere protetta.
Molti tweet recitavano: "Luigi, stai attento che te la rubano". Oppure " Hai capito a Carola come si muove per il suo Luigino" e altri commenti simili che mi facevano perdere ogni speranza nel genere umano.

Non sarò mai Carola e basta. Solo Carola, la *inserire parola offensiva e potenzialmente machista* di Luigi.

Io non volevo essere "quella di" Luigi.
Non volevo essere "quella di" nessuno.

Spazio autrice:

Sono davvero molto contenta per come "Insostenibile Leggerezza" stia andando, davvero non me l'aspettavo. Quindi, volevo prendermi queste due righe di spazio, per ringraziare tutti coloro che hanno deciso di dare una possibilità a questa storia.
Grazie. Vvb🖤💛
Fatemi sempre sapere che ne pensate.
Un kissino

Twitter: @joannawater13

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