Non ci conosciamo

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Il lunedì era il mio giorno.
Era l'unico in cui non avevo allenamento e potevo godermelo come meglio credevo.
Mentre tutto il mondo ricominciava da capo con una nuova settimana, io avevo un po' di tempo da sola e non desideravo altro.
Di solito trascorrevo queste giornate non facendo nulla di particolare e riposandomi.
Il lunedì aveva una sacralità speciale per me. Era il mio giorno.
Inutile dire che quel lunedì, di inizio Aprile, non fu nulla di tutto questo.
Mi svegliai stanca perché non chiusi occhio.
Agitata, per l'imminente chiamata con Michele dalla quale non sapevo cosa aspettarmi. Ma, soprattutto, un forte senso di rabbia nei confronti di tutta quella faccenda del video e delle storie.
Non so se ero più infuriata con la ragazza che mi aveva fatto il video, con Luigi che lo aveva repostato oppure con tutto il caos che si era creato sui social.
Ripensandoci a mente lucida, forse Luigi neanche se ne era accorto della storia. Forse sarà stato un errore commesso in maniera involontaria.
Il ragazzo che ho conosciuto, non avrebbe avuto piacere a che si creasse una situazione simile. Per la prima volta dopo un anno e mezzo, pensai di nuovo a lui.
Chissà che cosa stava facendo in quell'esatto momento, se era arrabbiato come me o se la stesse spassando. Chissà addirittura se fosse stato messo a conoscenza dell'accaduto. Seguito com'era da staff e personale, forse non aveva neanche dovuto preoccuparsi di aprire i social.

Mi preparai velocemente e presto i miei pensieri si concentrarono su Michele. Volevo che chiarissimo e se quel bacio rubato non fosse stato di suo gradimento, allora avremmo potuto dimenticare tutto e ricostruire il nostro rapporto come quello di un tempo.
Un po' mi dispiaceva.
Michele mi piaceva come persona, come compagno di vita e pensavo che anche lui vedesse qualcosa in me.
Michele era una persona per bene, educata ma aveva anche una sottile ironia che mostrava solo ai più intimi.

Mentre ero assorta nei pensieri, si illuminò lo schermo del telefono. Mi avvicinai un po' nervosa pensando fosse un messaggio di Michele.
Era Serena, che voleva darmi l'in bocca al lupo.
Che scema.
Alle undici, dopo svariati caffè, e varie puntate di serie tv, Michele mi chiamò.
Posizionai il telefono sul tavolo, appoggiandolo davanti a un bicchiere per non farlo cadere.
Mi sedetti sulla sedia e cliccai su rispondi. Si aprì la videochiamata e vidi un Michele sfocato che non riuscivo a mettere a fuoco. Aveva problemi di connessione e si sentiva la sua voce a scatti.
"Pronto Michele, mi senti?"
"Car......sto tent......conness......"
Dopo qualche minuto di attesa, eccolo finalmente. Era all'in piedi e dietro di lui, un terrazzo che non conoscevo. Diverso dagli sfondi a cui ero abituata, dato che spesso ci vedevamo in videochiamata.
Di solito eravamo in sala. Così potevamo anche ammirarci e studiarci mentre ballavamo.
Mi incuriosii e gli dissi:
"Hey, finalmente, dove sei di bello?"
"Scusami non c'è una buona connessione, sono a casa di amici. Ecco il perché della location insolita"
"Vabbè capisco non ti preoccupare proprio, che si dice, tutto bene?"
"Tutto bene " disse lui passandosi una mano fra i capelli.

Ci furono pochi secondi interminabili di silenzio imbarazzante in cui nessuno dei due sapeva bene come reagire. Io aspettavo che lui dicesse qualcosa, d'altronde era lui che aveva chiesto di parlare. Lui non parlava, anzi, vidi più volte il suo sguardo allontanarsi al di là del telefono come se ci fosse qualcun altro con lui.
Così per spezzare il silenzio gli chiesi: "Sei a casa di amici dove? A Napoli?"
E lui mi rispose in maniera criptica, quasi volendo sviare il discorso:
"Caro scusami ma io avrei urgentemente bisogno di togliermi questo peso dal petto."
Cominciai un po' a preoccuparmi e gli dissi: " Michi vai tranquillo, siamo qui per questo."
Così lui cominciò:
"Non sono bravo con queste cose quindi scusami se sono un po' impacciato. Il punto è che, tu mi piaci. Ho tanta stima nei tuoi confronti come ballerina, artista, amica e persona.
Il nostro rapporto è la cosa più vera che possa esistere e quando ci siamo rivisti per il caffè, non ho capito più niente. Ho immaginato tutti questi scenari diversi tra noi due, ho fantasticato a lungo e temevo che, qualsiasi cosa potesse alterare la nostra amicizia, fosse da buttare via.
Dopo la nostra uscita, volevo rivederti, solo perché la tua presenza mi fa stare bene. Non avevo intenzione di dichiararmi o nulla e poi mi hai baciato e vuoto."

Ci guardammo tramite lo schermo del telefono e io non sapevo minimamente che cosa dire. Per mia fortuna continuò lui: " noi siamo sempre stati molto intimi, credo che lavorando in coppia, nella danza, si debba costruire una certa intimità e fiducia reciproca, eppure non sappiamo molto l'una dell'altro. Conosciamo tutti i nostri impegni lavorativi, ma io non ti ho neanche mai chiesto quale sia la tua canzone preferita o i tuoi interessi.
Non so niente di te. E tu non sai niente di me.
Lo sapevi che due settimane fa ho interrotto una relazione che durava ormai da un anno?"

Le parole di Michele risuonavano nell'aria e io tentavo di assimilarle in qualche modo. Aveva ragione su molti punti, non ci conoscevamo davvero.
Mi sorprese molto la sua maturità. Ci aveva riflettuto a lungo sulla nostra relazione.

A quel punto interruppi il mio silenzio:
"Michele, hai detto tutte cose molto vere. Anche io mi sento nello stesso modo. Non ti nascondo che quando sei scappato via, le ho pensate tutte e mi sono dispiaciuta. Il mio è stato un gesto improvviso perché, anche tu mi piaci e ti voglio un mondo di bene."

A quel punto si sentirono rumori di sottofondo e Michele un po' infastidito cercò di fare cenno all'altra persona di stare in silenzio.
"Ma c'è qualcuno con te ?" gli dissi.
"No nulla di importante, non preoccuparti, comunque io penso che questa conversazione debba terminare dal vivo. Che ne pensi di vederci a cena mercoledì?
Sarò a Roma per quell'impegno con la compagnia."
Accettai concludendo la conversazione in questo modo: "magari può essere un occasione per cominciare a conoscerci meglio."
"Senz'altro Caro, buona giornata"
"Ciao Michi "
E concludemmo così quella chiamata.

Mi sorpresero molte delle cose che mi aveva detto. Gli piacevo e mercoledì avrei avuto un appuntamento con lui.
Mi diede molto a cui pensare. Non ci conoscevamo per davvero. La nostra era un'amicizia incentrata sulla danza. Forse neanche ci eravamo accorti che poteva nascere del tenero.
Poi mi ricordai che si era anche lasciato da poco. Forse questo avrebbe potuto complicare un po' la situazione.
Non restava altro che andare a quella cena.

Spazio autrice

Buongiorno o buonanotte data l'ora a cui sto pubblicando. MIKI ESP PEZZO DI CUORE.
Come vi aspettate che sarà questa cena?
Fatemi sapere con un commento.
Un kissino
💛

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