Ci sono stati tanti momenti no durante i sette mesi in quella scuola. Ma appena uscita, la situazione é diventata ancora più complessa.
Il mondo mi conosceva per Carola Puddu, la ragazza che si è innamorata di Luigi e ha ricevuto il palo. Oppure semplicemente il "caro" in #caroligi.
La ballerina insicura, che annota tutto sul quadernino. La svampita. Quella con la testa fra le nuvole. La ragazza delle galline. All'inizio non mi pesavano molto queste etichette, erano aspetti della mia vita che mi rappresentavano. Ma io sono anche tanto altro e a lungo andare è stato difficile liberarsi da ogni preconcetto.
Era molto emozionante sapere di essere amata e supportata da tante persone però, spesso, sorgeva in me il dubbio che si trattasse semplicemente del frutto di uno studiato programma televisivo. Che io non fossi Carola Puddu, ma un personaggio, una marionetta e ognuno poteva esprimere il proprio parere su tutto quello che facevo.
Tutto ciò che dicevo, rischiava di essere frainteso e adattato come meglio si riteneva. Questo era successo nella scuola, quando i miei sentimenti sono diventati oggetto di discussione quotidiano, ma soprattutto fuori, nel mondo reale.
Se postavo una storia dovevo essere attenta a che non ci fossero dettagli fraintendibili. Non potevo essere libera di mettere un semplice "like" che tutti ne erano a conoscenza.
Anche i social fanno parte del mio lavoro ed eventualmente ho dovuto farci i conti, ma all'inizio è stata dura.Per non parlare del periodo delle interviste, mi veniva sempre posta la domanda :"e con Luigi?" Ed io non sapevo che rispondere perciò preferii l'onestà. Volevo bene a Gigi, davvero tanto. Non sapevo quantificare il mio sentimento né categorizzarlo in maniera precisa. Era stato un punto di riferimento importante nella scuola, un modello da seguire, un artista che ammiravo e da cui imparai molto.
Non sapevo neanche io cosa volevo davvero. Di sicuro, non volevo iniziare una frequentazione dentro la scuola e sotto i riflettori. Ma, purtroppo, non ho avuto molta scelta. La produzione ha deciso di mandare i nostri momenti in puntata e costruire attorno un mondo, quello di "Carola e Luigi", ancora tutto da scoprire.
Poi c'è stato il suo rifiuto, comprensibile e giustificato, ancora una volta la presentatrice che interviene, ed io non ho potuto fare altro se non stare al gioco.
Non volevo che si creasse tutto questo fumo attorno ad una storia che non aveva ancora i presupposti per essere definita tale, perché noi non avevamo ancora deciso di assumere il ruolo di protagonisti.Naturalmente, ci siamo allontanati, e mi andava bene così. Ci ammiravamo a distanza. Ci supportavamo con lo sguardo e quello ci bastava.
Quando sono uscita, sarà stato il contesto e la mia necessità di togliermi un peso dallo stomaco, gli ho parlato con il cuore in mano, non sapendo cosa sarebbe successo di lì in poi. La nostra conversazione fu lunga, complessa, ci chiarimmo su molte cose, le nostre priorità erano altre.
Non volevamo nulla di tutto quello che si era creato. Io volevo ballare e lui cantare. E così abbiamo fatto.Hanno ovviamente mandato in onda soltanto pochi minuti in cui mi sono lasciata sfuggire ad una pura dichiarazione di amore. Era vero, io lo amavo tanto. Era una persona stupenda. Ma ancora una volta è un amore che non si può ridurre a semplici gossip televisivi per fare audience. Non ce lo meritavamo.
Anche questo però faceva parte del tunnel che avevo deciso di attraversare partecipando ai casting e fui costretta ad accettarlo e andare avanti.
Dopo "Verissimo" e dopo la chiamata in casetta, non ci sentimmo più.Luigi non venne a vedermi in teatro, io non andai ai suoi concerti. Ogni tanto ci incrociammo per eventi lavorativi oppure durante le rimpatriate, ma tra di noi non successe mai nulla. Avevamo molti amici in comune, quindi spesso avevo notizie su di lui.
Rimanevo informata in questo modo e lui altrettanto, consapevole che semmai avessi avuto bisogno, avrei potuto chiamarlo.
Ma non volli mai farlo, mi bastava sapere che lui stesse bene.Mantenemmo un rapporto cordiale e professionale.
Nessuno dei due avrebbe voluto che la nostra storia virtuale, frutto dei sogni di milioni di fans, potesse danneggiare il nostro lavoro.C'era stato qualcosa tra di noi, stroncato sul nascere dalle condizioni in cui ci trovavamo a vivere. Ci andò bene in questo modo, si vede che doveva andare così.
Mi ricordo di quando uscita dal programma, ero in macchina e frugai nel mio borsone alla ricerca di auricolari per ascoltare la musica. Nella tasca davanti, trovai una lettera. Era di Luigi. Non scrisse chissà cosa. Mi augurava una buona vita, mi disse di tenere duro perché ora cominciava la parte difficile e poi concluse affermando: "siamo uno spreco di potenziale Carola, ad entrambi va bene così." Sempre nella busta una polaroid di noi due insieme durante Capodanno.
Non facevamo nulla nella foto eravamo soltanto uno accanto all'altro. Lui con i suoi occhiali ed io con un cappello peloso. Due facce imbronciate alla fotocamera.Non so dove siano ora la lettera e la fotografia. Non le ho buttate. Forse, saranno in qualche borsone. Non ho voluto cercarle né trovarle.
Però le sue parole mi rimasero sempre a mente.
Spreco di potenziale .Spazio autrice
Ehehe non potevo non parlare di Gigi. Spero di starlo facendo nel migliore dei modi. Questi primi capitoli sono molto monologanti ma presto ci saranno maggiori interazioni con altri personaggi. Mi servivano per introdurre lo stato d'animo di Carola.
Commentate e fatemi sapere, un kissino.
STAI LEGGENDO
Insostenibile Leggerezza
FanficQuesta è una storia su Carola Puddu. Cosa sarà accaduto dopo la fine di Amici21? Immersa in amicizie, amori, successo, inseguirà il suo sogno di ballerina e alla fine riuscirà ad averla vinta. 💛🖤✌🏻 #carolapudduworlddomination