IN OGNI TUO RESPIRO

CAPITOLO 2

IL PRIMO BACIO

Eccolo in tutto il suo splendore, bello da mozzare il fiato: occhi intensi di un verde particolare, che si compiacciono di ogni movimento del mio corpo, che avanza verso di lui come se fosse sotto incantesimo.
Mi sorride emozionato almeno quanto lo sono io e si morde il labbro inferiore, senza rendersi conto di quanto questo gesto, lo renda ancora più attraente.

"Finalmente tesoro, non vedevo l'ora" sento mancare la terra da sotto i piedi ogni volta che mi chiama così, con quella voce così calda, sensualmente profonda che non posso far altro che sorridere come un'ebete.
"Vieni qui" mi tende la mano, non posso fare a meno di guardarla, così curata e morbida al tatto.
Le dita affusolate ornate di anelli d'acciaio diversi per forma e particolarità.
Accetto il suo invito porgendogli la mia, mi attira a se stringendomi e lasciandomi senza parole.
"Ti prego stasera non dirmi di no, non hai idea del potere che hai su di me" mi accarezza le labbra disegnandole con il pollice.
"Stare a un respiro dalle tue labbra, sentirne il calore e immaginare il sapore" oddio respiro a fatica, sta succedendo tutto così velocemente e non riesco a oppormi.
"Desidero da morire baciarti" ignoro la paura di deluderlo, dal momento che non ho mai baciato.

"Vedi, io...io ho paura che non possa piacerti" abbasso la testa con il volto arrossato per la vergogna.

"Pensi che non possa piacermi? Mi piace tutto di te e so che la tua bocca è fatta per essere assaporata dalla mia" mi sta mandando in estasi.

"Vedi è che...non prendermi in giro, ma io non ho mai...non ho ancora dato il primo bacio" deglutisco a fatica.
Mi guarda stupito.
Ecco lo sapevo, adesso scapperà a gambe levate, che stupida che sono!
Ma con mero stupore i suoi occhi si illuminano, mi alza il mento sorridendomi dolcemente, e piegando la testa di lato mi fissa con venerazione.

"Come puoi solo pensare che io possa prenderti in giro? Guardami" fa una pausa sfiorandomi il volto con il dorso della mano, provocandomi una miriade di brividi.
"Sono pazzo di te Aly, ho perso la testa da quando ti ho visto la prima volta" mi da un tenero bacio sulla punta del naso.
"Dopo questa tua confessione lo sono ancora di più, sapere di essere il primo per te...Dio Aly mi fa impazzire" i miei sensi sono in delirio, ho perso la lucidità .
Si avvicina adagio posando le labbra sulle mie, con una seducente lentezza le schiude fino a farle diventare un tutt'uno.
Esperto esplora la bocca che segue ogni suo movimento come in una danza.
La sua lingua si intreccia alla mia, riempiendomi con il suo sapore così nuovo e caldo.
"Wow Aly" si stacca ansante da me.
"Meglio prendere una pausa, altrimenti non rispondo più delle mie azioni" sorridiamo cercando di regolarizzare i respiri.
"Mi hai fatto un prezioso regalo stasera" appoggia la fronte sulla mia chiudendo gli occhi, e io mi godo questo contatto.

"Grazie a te, è stato perfetto molto meglio di come lo immaginavo" mi faccio coraggio.
"Sai, dal nostro primo incontro ho sempre desiderato che fossi tu...mi piaci troppo Noah e quando sono con te mi sento al settimo cielo".

"Anche tu mi piaci tantissimo, il sentimento che provo per te è così puro...vorrei gridarlo al mondo intero che mi appartieni. Adesso però tocca a me farti un regalo" si sfila l'anello con la pietra nera che porta sempre al mignolo, il mio preferito.
Si inginocchia mettendomelo sull'anulare sinistro "Aly Jones, vuoi essere la mia ragazza?"
Senza pensarci due volte gli dico di sì e lo bacio, stavolta conducendo io.
Lo assaporo piena d'emozione stupendomi dell'ardore con cui lo faccio.

"Dio mio, direi che l'allieva apprende facilmente, superando il maestro" dice con voce blanda.

"Tutto merito dell'insegnante" mi diverto stando al gioco maliziosamente.
Rimaniamo a coccolarci per un po', parlando di tutto e in particolar modo del mio compleanno, che si avvicina sempre di più.
Quando sono con lui vorrei che il tempo si fermasse invece di scorrere così velocemente.
Di colpo mi torna in mente la scena con papà che smorza il mio idillio, e vengo colta da una strana sensazione.
"Adesso però devo rientrare, non vorrei alimentare il malumore di mio padre. Stasera si è arrabbiato perché non gli ho mai parlato di te" rifletto sulla cosa e capisco di aver sbagliato in fondo.

"Gli passerà vedrai, sarei geloso pure io con una figlia così" ironicamente mi guarda dalla testa ai piedi, strappandomi una genuina risata.

"Vorrei tanto restare, ma è meglio che vada. Ci sentiamo dopo" lo stringo inalando il suo profumo speziato.

"E il bacio della buonanotte non me lo dai?" mi trattiene con fare sicuro.
Come una calamita sono già incollata alle sue labbra, in un ultimo passionale e vorace bacio, almeno per stasera.
"A dopo tesoro mio" mi fa l'occhiolino, poi si mette il casco e se ne va in groppa alla sua kawasaki ninja, lasciandomi sognare sotto al manto stellato.
Mi desto dal sogno ad occhi aperti incamminandomi frettolosamente verso casa, con la strana sensazione di prima che sembra non darmi tregua.
Apro la porta e mi dirigo verso le scale, cercando di non fare il minimo rumore.
Voglio solo andar in camera e telefonare Noah.
Per mia fortuna dormono tutti.
Arrivata fuori la stanza apro la porta richiedendola alle mie spalle, accendo la luce, e trabalzo dallo spavento.
Mio padre è seduto sul letto, con le mani incrociate e gli occhi fissi su di me.

"Co...cosa ci fai qui?" tremo tutta, non mi ero mai successo fino ad ora.
Con lo sguardo più gelido che abbia mai visto e il volto inerme, si avvicina facendomi raggelare il sangue.

"Ti chiedo scusa per prima piccola" dice inespressivamente.
"Non avrei dovuto reagire così" stupita dalle sue scuse, agisco d'impulso e mi butto tra le sue braccia.

"Scusami tu per non avertelo detto prima" crollo, sciogliendo tutta la tensione accumulata.
Dovrei sentirmi più serena, ma non è così.
La sua stretta è diversa, più distaccata e meno calorosa del solito.
Mi stringe forte.

"Tranquilla Aly, ma promettimi che da oggi in poi non ci saranno segreti tra noi".

"Te lo prometto papà " gli dico pentita di avergli mentito.
Esce dalla mia stanza, lasciandomi crogiolare nei ricordi della notte.
Faccio una doccia veloce, infilo il pigiama e mi metto a letto.
Arriva la videochiamata di Noah e parliamo fino allo sfinimento, addormentandoci insieme, separati solo da uno schermo e incontrandoci nuovamente nei sogni.