CAPITOLO 14

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7 GIUGNO...BUON COMPLEANNO ALY!

Due occhi nocciola e dolci più dello zucchero mi accolgono al risveglio.

"Buongiorno bimba! Dormito bene?" con le dita accarezzo quel velo di barba che delinea perfettamente i contorni del suo volto.

"Una meraviglia grazie a te" posa le sue labbra delicatamente sulle mie.

"Stai forse dicendo che grazie alle mie eminenti prestazioni, sei riuscita a dormire senza stress e i brutti sogni che ti tormentano nell'ultimo periodo? Beh, sai cosa significa, che d'ora in avanti dovrò prescriverti più attività con il sottoscritto onde evitare che tu possa ricadere nel circolo vizioso degli incubi" riesce a passare dalla serietà alla leggerezza in un baleno.

"Davvero dottor Lane? Non vorrei procurarle troppo disturbo e abusare della sua gentilezza nell'offrirsi così con tanto altruismo che quasi mi commuove. Lungi da me essere motivo di affaticamento per lei" sa sempre come migliorare il mio umore in ogni circostanza.

"Mi sacrifico volentieri per lei signorina Jones, o forse è arrivato il momento di chiamarla signora Lane?" si posiziona sopra di me spingendo la turgida erezione tra le mie gambe.

"Come può vedere ha la mia massima attenzione, e per lei sono sempre pronto all'uso" stavolta il suo bacio è sensuale, trascina la mia lingua nel seducente vortice di tentazione.

"Allora dottore faccia di me ciò che vuole" come una calamita crea la forte tensione tra noi.

"Non aspettavo altro che sentirle pronunciare queste parole" repentinamente cambia posizione portandomi a cavalcioni su di lui.
"A proposito...buon compleanno bimba! Adesso che ho assolto il mio compito da bravo fidanzato, a noi...un attimo, cosa hai sulla guancia?" speravo non se ne accorgesse, ieri sono riuscita a nascondere bene il taglio con il make-up.

"Nulla di che, solo un graffio che mi sono procurata in grotta per il mio esagerato spirito di competizione" una mezza verità in fondo.

"Quindi mi sa che le toccherà curarmi come si deve" spero che se la sia bevuta.

"Bene meglio che mi adoperi subito, ho molto...molto da fare" perdo la lucidità mentre con le mani vizia il mio corpo fino a potarlo alle vette estreme del piacere più sublime.
Dopo svariate ore di incessante operosità con il mio instancabile ragazzo, ci separiamo così posso fiondarmi subito in doccia, pensando alla serata e a tutte le emozioni provate con lui.
Mi sento al settimo cielo, ho trascorso il compleanno più bello di sempre, è riuscito a cancellare i miei timori, i tormenti e le paure che mi hanno oppresso in questi giorni.
Ma non potrò evitarle in eterno, dovrò affrontare la questione con papà quanto prima e cercare di farlo ragionare e persuaderlo a farsi aiutare.
Indosso il costume e vengo attirata dal display del cellulare che s'illumina, che sbadata ho dimenticato di toglierlo dalla modalità silenziosa.
Cosa avrà dimenticato di dirmi il mio rompiscatole preferito, vado per rispondere quando noto che non è lui, ma...Chris!
Mi tremano le mani, cavolo datti una calmata Aly!
"Tantissimi auguri angelo! Appena puoi esci, ti aspetto sul terrazzo. P.S. non metterci troppo che tra un po' sarai praticamente sommersa dalle attenzioni dei tuoi cari, mentre io ti voglio solo per me ora" diventa sempre più difficile questa vicinanza di camere.
Esco e vengo penetrata subito dai suoi occhi color cielo, i battiti del mio cuore incedono lesti, devo calibrarli prima che mi esca fuori dal petto.
Sposto subito l'attenzione e mi accorgo che sul tavolo c'è una torta ricoperta di panna con una candelina sopra e un fascio di bellissime rose bianche e nere e....un attimo!
Come ha fatto a scoprire che adoro le rose di questo colore?

"So cosa stai pensando, e no tranquilla non sono uno stalker ma semplicemente un buon osservatore. Ho pensato fossero i tuoi colori preferiti dal momento che sono quelli che indossi la maggior parte delle volte. Ora siediti che devi spegnere la candelina prima che al posto della panna mangeremo la cera" mi siedo mentre lui rimane alle mie spalle.
Accosta le labbra al mio orecchio sussurrando "non dimenticare di esprimere un desiderio".
Ignoro totalmente la scossa che attraversa la spina dorsale e soffio la prima candelina della giornata.

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