SANGUE DEPRAVATO
Ancorata alle lerce lenzuola, la mia anima ormai marchiata dalla malvagità e dalla dissipatezza delle sue gesta, si trascina in fondo nell'orrido abisso sempre più pezzi della mia coscienza. Il mio spirito ormai morto, vagabonda in pena trascinandosi il fardello delle catene che lo tengono bloccato qui, nel mezzo tra la realtà e l'aldilà.
Non pensavo potessi mai arrivare a sperimentare pensieri così macabri e gravosi come la morte, ma si, dopo che ha distrutto tutta la sicurezza e la felicità di una vita che credevo perfetta desidero ardentemente di farla finita.
Mi giro meccanicamente verso di lui, che giace appagato sul mio corpo violato.
Non c'è un solo lembo di pelle che non abbia profanato con la dissolutezza della sua cupidigia, ha carpito la pudicizia della mia ragione senza il minimo scrupolo vaneggiando fino all'arrivo dell'alba, parole dissennate sull'amore malato che prova per me.
Come ho fatto a essere così cieca?
Avrei dovuto presagire tutto dai suoi comportamenti eterocliti, invece di giustificare ogni stranezza come una stupida, così non mi sarei trovata ora esanime sotto al peso di un uomo che ha fatto perire ogni traccia della mia vigoria.
Vorrei poter reagire a tutto ciò, ma so che lui troverebbe il modo di farmi arrendere e bruciare tra le fiamme del suo inferno, giocando sulle mie debolezze come ha fatto con il mio povero Noah.
Un rancore orbo e muto mi si irradia dentro, e vorrei poter urlare ma so che non servirebbe a niente, soprattutto adesso.
Non voglio più sbagliare quindi attendo in silenzio, con le lacrime che umettano la carne arida del mio viso cercando di dare sollievo alla mia cute ormai disseccata della sua vitalità.
"Buongiorno piccola" il flusso del giudizio cessa, rabbrividendo mentre stampa scie di baci sulla mia pelle inerte, iniziando a esigere sempre di più.
La sua brusca erezione lascia vaticinare che mi penetrerà senza pudore e vergogna ancora una volta, mai sazio di questo strazio a cui mi sottopone.
Mi lecca ovunque, gustando minuziosamente ogni mia zona erogena, diventando sempre più brutale preso dal più oscuro desiderio.
Si infila tra le mie gambe, e con movimenti efferati si spinge dentro sprofondando inumanamente nel mio sesso, con impeto e ferocia quasi fosse indemoniato.
Non dimenticherò mai questo suo sguardo, sono sicura che se il diavolo esistesse avrebbe le sue sembianze, e questi stessi occhi di ghiaccio, in grado di risucchiare fino all'ultimo soffio vitale nei suoi vortici invernali.
Odio tremendamente il mio corpo che sembra obbedire ai suoi stimoli e come uno schiavo lo soddisfa freneticamente, offrendogli in dono il più violento e turpe orgasmo.
Pago e sfacciatamente eccitato, riversa il seme del disonore esplodendo incontenibile del suo dispotico piacere nel mio ventre.
"Ogni volta è sempre più bella di quella precedente. Oh Aly, sei la donna della mia vita" mi bacia dirigendosi in doccia, e dopo essersi lavato e vestito mi saluta per andare a impersonare il suo impeccabile ruolo.
"Ora vado, l'effetto del sonnifero non durerà ancora molto su tua madre, ma ti prometto che presto saremo più liberi e potremmo godere di più tempo insieme" mi accarezza mentre la gravità delle parole che ha appena pronunciato, valica con una scossa i miei timpani.
La mia povera mamma sta già sperimentando la tua crudeltà, lei che ti ama tanto...come puoi farle una cosa del genere.
"A proposito, non allarmarti troppo per Noah, si riprenderà presto e sono sicuro che il mio piccolo avvertimento gli abbia fatto capire che con me non si scherza." chiude la porta lasciandomi sola.
Vorrei muovermi, ma non ci riesco, non ce la faccio a reagire.
Cosa farò adesso?
Come lo spiegherò a Noah cercando di non permettere più che un tale scempio possa accadergli di nuovo?
Un fioco lamento esce dalle mie labbra, ma troppo debole affinché la mia voce possa arrivare al suo orecchio.
Con fatica mi metto a sedere, sono nuda, sporca di sangue e sperma, iraconda davanti alla mia impotenza."No...no...no...perché...perché...perché papà mi hai fatto questo?" libero il pianto soffocato e furiosamente tiro le lenzuola imbrattate lanciandole per terra, dando sfogo alla mia voce che conflagra in urla disperate, facendo sgorgare tutto il dolore nelle mie grida, rimanendomi senza fiato.
Apro gli occhi ormai enfiati da ogni singola lacrima versata, inamovibile come un oggetto ripercorro con la mente gli atti deprecabili di un uomo che mi ha donato la vita, e che me l'ha tolta senza coscienziosità.
Vorrei che la gelida mano della nera signora, portasse con sé quel che resta della mia misera e vuota esistenza, per porre fine alla sua inservibilità.
Ma non posso lasciare il mio Noah da solo, devo essere forte per lui, perché la sua sofferenza supera di gran lungo la mia.
"Noah" mi avvicino strisciando fino ai suoi piedi, ha il capo penzolante verso il basso, è privo di sensi.
Mi metto in ginocchio e con mani pencolanti mi stringo forte a lui, dondolandomi per calmare il mio attacco isterico.
"Amo...re...mio che cosa ti ha fatto? È tutta colpa mia...vorrei non essere mai nata" parte del suo sangue si fissa sulle mie dita, talmente caldo da farmi temere ciò che non oso immaginare.
"Noah svegliati ti prego" è ancora legato devo trovare il modo di sciogliere le corde, solo così potrò aiutarlo.
Inciampo nei miei stessi passi, le gambe sembrano liquefarsi ad ogni movimento ma non posso arrendermi ora che ha bisogno di me.
Scavo ovunque lanciando per aria ogni oggetto inutile che mi capita davanti, rovesciando tutto fino a che mi appare un coltello della colazione, dimenticato chissà in quale angolo remoto della stanza.
Taglio le corde liberandolo e facendo attenzione a non farlo cadere.
Non so dove trovo le energie di prenderlo tra le braccia e poggiarlo sul letto.
Affanno per lo sforzo, ma prendo tutto ciò che mi serve per pulirlo e medicarlo.
Disinfetto delicatamente le ferite e finalmente riprende conoscenza."A...Aly...Aly...pe...perdonami, perdonami" le lacrime zampillano dai suoi occhi gonfi e indolenziti.
"Sono io che devo chiederlo a te amore mio...come potrò mai cancellare quello che ti ha fatto per colpa mia" Noah s'impietrisce, si solleva su un gomito prendendomi per il volto.
"Come puoi solo pensare di assumerti colpe che non sono tue, lui è una bestia schifosa, ieri avrei voluto massacrarlo infliggendogli tutto il patimento che ti ha procurato dentro e fuori, ma ero paralizzato, perché mi ha avvelenato per farmi assistere al suo potere, bloccato su quella maledetta sedia. Mi sentivo perire mentre ero rigido come pietra e lui ti martoriava davanti alla mia incapacità. Avrei preferito che continuasse a pestarmi fino alla morte e non che abusasse barbaramente di te" bacia dolcemente ogni lesione interna, aspersa dalla rugiada salata che scende senza sosta dalle palpebre.
"Devo fermare questa sua pazzia, non posso rischiare che ti tocchi di nuovo, dobbiamo denunciarlo subito e mettere in guardia tutta la tua famiglia, prima che cambi idea e lo uccida finendo io dietro le sbarre" è fuori di sé, ma non posso lasciare che la sua rabbia agisca mettendolo ancora di più in pericolo."No, ti supplico! Questa cosa deve rimanere tra noi, so che può sembrarti assurdo, ma basta un solo passo falso e lui agirà senza premura contro chi lo intralcerà. La situazione è più complessa di ciò che sembra, credimi" lo imploro sperando di stornare le sue intenzioni e invece ottengo l'effetto contrario.
"Come puoi chiedermi una cosa simile? Ieri il mio mondo è stato distrutto quando davanti a questi maledettissimi occhi ti ha violentato svariate volte. Sono svenuto dalla collera che mi squarciava in petto e il patimento tacito che pregava per uscire dalle mie corde vocali, capisci Aly? E le parole che diceva, putride come la sua anima, sono ancora in circolo nelle mie orecchie che echeggiano fino a darmi il tormento, sento che sto per impazzire! Se solo rivivo il tuo sguardo innocente di bimba, distrutto dal terrore di quelle mani che hanno infranto tutte le tue certezze, non rispondo più delle mie azioni. No, mi dispiace ma merita di marcire in galera fino al resto dei suoi ultimi giorni!" è accorato per la mia richiesta, le sue parole sono affilate lame che sbranano gli ultimi brandelli del mio coraggio, ma per quanto vorrei semplicemente rifugiarmi nel suo amore, devo lottare, perché so fin dove oserebbe spingersi se agissimo di conseguenza.
"Amore mio tu non sai fin dove è capace di arrivare, nessuna forza dell'ordine potrà fermare il suo scopo, ha soldi e giuste conoscenze a sufficienza per comprare il silenzio e qualsiasi cosa possa mantenere la sua buona reputazione, ma la cosa che mi spaventa maggiormente è ciò che potrebbe fare a mia madre o addirittura a tuo padre, e soprattutto a te. Ti scongiuro, non fare nulla, è difficile ciò che ti sto chiedendo me ne rendo conto, ma stammi solo vicino, non lasciarmi mai e sono sicura che insieme troveremo il modo di chiudere questo brutto capitolo della nostra vita. Ti amo e non posso accettare l'idea di perderti." lo stringo fino a diventare un tutt'uno con lui.
"Ti amo anche io e sai che voglio passare tutta la vita con te, va bene non voglio contraddirti, però promettimi una sola cosa che d'ora in poi mi racconterai tutto, non muoverò un passo senza di te, e farò l'impossibile per far sì che ciò non avvenga più. Adesso dobbiamo solo inventare una buona scusa per giustificare la nostra assenza di oggi, e i lividi che domani compariranno sul mio volto, con Clare e Livia" prende l'antidolorifico che ho rimediato dalla cassetta di pronto soccorso e si stende.
"Conoscendolo avrà già rifilato lo sgravio perfetto per continuare a nascondere i suoi demoni. Meglio, così non dovremmo sforzarci più di tanto a interpretare come due bravi attori, il ruolo che ci spetta." contrae la mascella mettendo a nudo la sua lotta interiore.
"Bene! Adesso vieni vicino a me, abbiamo bisogno di recuperare le forze, non hai chiuso occhio per tutta la notte e hai bisogno di dormire. Veglierò sul tuo sonno, cerca di rilassarti." sapere di non essere più sola in questo incubo mi solleva da un lato, ma dall'altro ora che Noah si è esposto cadendo nella sua reproba botola, mi fa temere il peggio.
"Aspetta prima devo lavarmi e togliermi il suo odore di dosso" entro in bagno, ma non voglio usare la doccia dove nei giorni precedenti ha abusato oscenamente di me; quindi, mi metto in vasca e con la spugna strofino ovunque con prepotenza fino a irritare la pelle, ma per quanto io provi a insistere il lerciume dell'incesto non va via.
Mi sento svigorita e pesante, mi stendo e guerreggio per rimanere vigile ma il calore e il riparo che avverto tra le braccia di Noah è soporifero; quindi, mi affido al battito regolare del suo cuore che culla la mia mente liberandola per il tempo necessario di chiudere gli occhi, dalla sostanza tossica più letale al mondo...Erick Jones!
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IN OGNI TUO RESPIRO
RomanceAly Jones è una bellissima ragazza di ventidue anni. Vive una vita da sogno nell'imponente e lussuosa villa di famiglia Jones, ha tutto ciò che ogni ragazza della sua età desidera incluso l'amore dell'avvenente Noah Lane, ma un viaggio nella paradis...